Classici della letteratura inglese: 3 capolavori senza tempo da conoscere e analizzare per avvicinarsi e scoprire la società dell’epoca.
Il bagaglio culturale della letteratura inglese è molto più vasto di quel che si può pensare poiché essa designa proprio l’insieme di capolavori e testi scritti, non solo dell’Inghilterra stessa, ma che comprende anche sfumature scozzesi e irlandesi.
Non è possibile definire la letteratura inglese con un singolo concetto perché ha attraversato numerosissime fasi come il Rinascimento, il periodo neoclassico, il Romanticismo, l’età vittoriana, l’avvento della poesia americana e tante altre. Tutte queste fasi, così diverse tra di loro, hanno però in comune il fatto di essere state guidate da autori che con le proprie opere hanno scritto la storia dei grandi classici della letteratura inglese e non solo. Tra i molteplici autori che hanno contribuito a scrivere un pezzo importante di storia abbiamo sicuramente figure come Geoffrey Chaucer (considerato il padre della letteratura inglese), William Shakespeare (il più celebre poeta inglese di sempre, soprattutto nel contesto teatrale) oppure Daniel Defoe conosciuto come il padre del romanzo inglese.
In un’epoca e in una società dove prevaleva costantemente la figura maschile, dove non c’era spazio e considerazione per le donne (quelle che ora noi conosciamo come celebri scrittrici inglesi), si è giunti ad un completo ribaltamento grazie a quelle autrici che hanno percorso insidiose vicissitudini fino a farsi strada in uno scenario maschilista, affermando con una potente genialità la loro voce o, meglio, la loro penna. Virginia Woolf, Mary Shelley, Charlotte Bronte e Jane Austen sono solo alcune delle scrittrici inglesi (che insieme a tanti altri autori già citati) hanno creato magnifici capolavori che oggi noi conosciamo come classici della letteratura inglese. Numerosissimi sono i testi che hanno viaggiato nel tempo, entrando a far parte di molteplici generazioni, ma almeno 3 sono quelli da conoscere e da inserire nella propria libreria.
1. Orgoglio e pregiudizio
Pride and prejudice (titolo originale) è uno dei romanzi più conosciuti e discussi della scrittrice inglese Jane Austen, pubblicato nel 1813. La storia è ambientata nell’Hertfordshire (Inghilterra) alla fine del Settecento. Il celebre romanzo si concentra sulla narrazione delle vicende che accadono nella famiglia Bennet composta dai coniugi e dalle loro cinque figlie. La signora Bennet agisce secondo un unico scopo, ovvero quello di sistemare le figlie con un buon matrimonio attraverso la scelta di uomini di una certa portata. L’arrivo del giovane benestante Charles Bingley e del suo amico Fitzwilliam Darcy in una tenuta vicino agevola indubbiamente la risoluzione dello scopo della signora Bennet. Questo arrivo crea un forte scompiglio nella società, ma soprattutto scatena la curiosità e l’attrazione delle ragazze locali. Il signor Darcy, in particolare, emana una sorta di scia attraente non solo grazie alla sua posizione sociale, ma anche per il suo misterioso fascino che ammalia numerose ragazze, tranne una: Elizabeth, la seconda delle sorelle Bennet e protagonista di questo incantevole romanzo.
Elizabeth è proprio l’incarnazione di come dovrebbe essere una donna secondo Jane Austen; intelligente e spiritosa, ma soprattutto colei che non si perde nelle frivolezze che la società di quel tempo impone. Proprio dietro una spiccata ironia si cela una forte critica alle convenzioni sociali dell’epoca, ma allo stesso tempo l’autrice racconta una storia d’amore concreta in mezzo ad effimeri doveri imposti. Riuscirà, però, la protagonista a mettere da parte l’orgoglio, i dubbi e pregiudizi per credere nel vero amore? Per scoprirlo non resta altro che tuffarsi in questo brillante capolavoro.
2. Cime tempestose
Si tratta dell’unico romanzo che ha prodotto la scrittrice dell’età vittoriana Emily Bronte nel 1847. Il fulcro di quest’opera è l’amore di Heathcliff per Catherine, il quale però avrà conseguenze distruttive dovute al senso di gelosia e vendetta che si mischiano continuamente. Siamo senza dubbio di fronte a un romanzo senza tempo perché il significato che si cela dietro questo racconto non smette di essere attuale, soprattutto quando mette in evidenza la conflittualità e la dipendenza come facce di una stessa moneta, la quale, rappresenta un amore malato che non può fare altro se non raggiungere l’autodistruzione. Quella che inizialmente era una dolce storia d’amore tra i due protagonisti diventa ostile quando inizia a sgretolarsi a causa dell’enorme differenza sociale tra di loro. Da qui parte una catena di insidiosi avvenimenti che porteranno solo ad alimentare una malsana gelosia e uno spiccato senso di vendetta, i quali, saranno il trampolino di lancio di un amore che finirà per autodistruggersi. Tormento e sofferenza sembrano essere la colonna sonora di un rapporto che non è stato in grado di trovare un compromesso se non la distruzione intrinseca di esso.
3. Robison Crusoe
Si tratta del primo romanzo di Daniel Defoe, conosciuto come il padre del romanzo moderno inglese, pubblicato nel 1719. Il racconto in forma epistolare (quasi come se fosse una sorta di diario di viaggio) è ispirato alla reale storia di un naufrago scozzese, Alexander Selkirk disperso per ben quattro anni su un’isola deserta del Pacifico. Il protagonista Robinson, reduce da uno spaventoso naufragio, si ritrova così a dover ricostruire la propria vita e lo fa attraverso l’impronta della realtà inglese da cui proviene. Pur vivendo una situazione sfavorevole, dimostra come con impegno, intraprendenza e razionalità si possano superare gli ostacoli che la vita ci pone annotando il tutto nel suo diario. Quella che sembrava essere un’isola completamente deserta, in realtà, dopo anni fa scoprire a Robinson la presenza di un gruppo di cannibali che lui stesso attacca e uccide per liberare la vittima che avevano preso di mira, ovvero un selvaggio che il naufrago ribattezza col nome di Venerdì e a cui insegna la civiltà. Venerdì sarà per Robinson un vero compagno di viaggio o semplicemente uno schiavo del suo modo di pensare e agire?
Quella che sembra una semplice narrazione per bambini in realtà cela preconcetti molto più profondi e per comprenderli bisogna cimentarsi in quello che è uno dei grandi classici della letteratura inglese, intorno al quale girano molti più significati di quelli che si possano mai pensare.
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