Cuore, di Edmondo De Amicis | Una riflessione

edmondo de amicis

Cuore è un romanzo per ragazzi scritto da Edmondo De Amicis, pubblicato dalla casa editrice milanese Treves nel 1886. Tale opera ha largamente rivoluzionato il panorama editoriale ed ha ispirato anche tante risoluzioni cinematografiche. Cuore è interamente scritto sotto forma di diario e narra la storia di un bambino che ha appena iniziato la scuola elementare. Questo bambino, Enrico Bottini, vi appunterà tutto ciò che accadrà nella sua giornata scolastica: i commenti, i giudizi, le riflessioni dei genitori. Enrico riporterà anche i racconti che ogni mese il maestro propone ai suoi studenti. Il bambino fornisce un’ampia narrazione dell’anno scolastico 1881-1882, partendo dal 17 ottobre per poi terminare il 10 luglio. La scelta dell’anno 1881 fu un’incredibile strategia editoriale da parte della casa editrice, dal momento che Cuore fu fatto uscire esattamente quando iniziava la scuola nell’Italia unita.

Cuore è stato un romanzo utile per il contesto storico di partenza, è servito a formare i ragazzini italiani ed è un romanzo pieno di valori (valori che dovevano essere condivisi nell’Italia umbertina post-unitaria). Quelli proposti sono il valore del rispetto della gerarchia tra le classi e della collaborazione reciproca tra le stesse. Tale prospettiva sociale di differenza di classi si vede molto chiaramente nel racconto proposto dal protagonista.

L’opera è stata ristampata in 41 edizioni, nonché tradotta in 25 lingue. Fa la sua apparizione agli esordi dell’anno scolastico in modo da essere un testo di riferimento per gli scolari stessi. Cuore immortala la sacralità del mondo che si era appena formato, basato sul rispetto sociale e sulle sue differenze, sul patto generazionale, sul patto tra le classi. Non solo: vediamo anche una realtà basata sul senso del dovere, sul sacrificio, sull’impegno, sulla dignità; in definitiva, il romanzo per ragazzi ingloba una condivisione di elementi che sarebbe servita per formare la coscienza degli italiani.

Edmondo De Amicis arriva a questo libro dopo aver compiuto molte altre esperienze: fu coinvolto nella vita militare, fu giornalista e scrittore. Dapprima si occupava di libri di viaggio; solo in seguito decise di scrivere qualcosa per i ragazzi, quindi di occuparsi di un libro fatto “col cuore”, in particolare per i ragazzi più poveri. Lo storico Villani nota che in De Amicis c’è una religiosità laica; l’autore, infatti, in questo libro indulge poco nel riferimento alle festività cristiane o ai sacramenti. Si tratta di una visione risorgimentale laica dell’Italia, per cui la letteratura obbedisce perfettamente a quest’impostazione. Tutto questo, ovvero la creazione di una letteratura per ragazzi, avvenne nel cuore dell’Europa, e dunque anche nel cuore dell’Italia, in cui ci si avvicinava sempre più al periodo del decadentismo e dell’estetismo. In sintesi, non si tratta di una corrente che si sviluppa e si esaurisce solo nel nostro contesto nazionale: è fluttuante in tutta la corrente europea.

Fonte immagine: Wikipedia

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