Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio è un recente testo scritto da Alessandro Agostinelli (scrittore, poeta, storico delle arti visive) e pubblicato per la casa editrice Exorma.
Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio: il testo
Come evincibile a chiare lettere dal sottotitolo scelto da Alessandro Agostinelli per il suo testo, Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio tratta di Leonardo Da Vinci in una maniera inconsueta: un libro “itinerante”, odeporico, un viaggio nei luoghi – e attraverso i luoghi – di Leonardo da Vinci in sella a un ciclomotore: «Ho deciso che avrei compiuto un viaggio con uno scooter sulle orme di Leonardo da Vinci […] Oltre un anno fa mi sono messo in testa di ripercorrere le tappe importanti della vita di Leonardo da Vinci. Avevo deciso di fare il viaggio con uno scooter e un camper al seguito, con sopra la troupe per girare i video che avrebbero composto il docufilm sul viaggio di Leonardo», ci informa l’autore già dalle prime pagine del suo racconto.
Narrazione odeporica, dicevo: si descrive minuziosamente il viaggio, si narrano le vicende occorse, si descrivono in dettaglio i luoghi visitati (naturali, antropici, di ristoro), si ripercorrono con dovizia di particolari gli incontri avvenuti in itinere; «Il viaggio è stato una lunga passeggiata in scooter nel senso della storia, della fama e della fortuna di questo personaggio», ricorda Agostinelli.
Le fotografie a testimonianza della sua impresa, sembrano inequivocabilmente suggerire la passione per le moto (di fianco a quella per l’arte), così come i numerosi passi dedicati dallo storico dell’arte ai ciclomotori stessi.
Il viaggio di Alessandro Agostinelli lungo i luoghi di Leonardo da Vinci è un viaggio a prima vista molto particolare, inconsueto, in sella al ciclomotore «MP3 500 hpe business» della Piaggio, (percorrendo chilometri su chilometri fra Italia e Francia, andata e ritorno) e con al seguito il suo gruppo di teleoperatori ed assistenti a bordo di un autoveicolo; lo stesso autore di Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio ci spiega il motivo di questa scelta, rintracciando un personale tratto d’unione fra Leonardo da Vinci e il costruttore Corradino D’Ascanio: «Se è vero che sappiamo riconoscere un avvertimento, sapremmo stabilire altrettanto bene cosa passa tra una invenzione e un inventario? Difficile dirlo, perché spesso quella che sembra una nuova creazione di un fatto è un inventario di cose messe assieme che in apparenza non sembravano stare assieme. Quando l’ingegnere Corradino D’Ascanio creò la Vespa prese in prestito un pezzo del motore di un elicottero e disegnò una scocca che ricordava il corpo di una vespa. Ne venne fuori – è proprio il caso di dirlo – un miele di scooter. Anche Leonardo da Vinci aveva questa capacità, cioè quella di mettere insieme in maniera performante cose inventate da altri, macchinari e ingranaggi che altri avevano pensato e fabbricato, ma che nella sua inventiva venivano composti insieme in maniera più efficace, erano assemblati finché non diventavano un più utile e ingegnoso meccanismo. E magari un attrezzo creato da altri per l’edilizia diventava nel progetto di Leonardo una perfetta macchina da guerra o un oggetto di impiego per costruzioni idrauliche. Era dunque un genio Leonardo? E D’Ascanio?».
Sicuramente Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio è un punto di vista alternativo, attento al contesto e alle sfumature della storia, che offre aperti spunti di riflessioni e di pensieri.
Fonte dell’immagine in evidenza: http://www.exormaedizioni.com/catalogo/da-vinci-su-tre-ruote/