Dentro la vita di Luciana Boccardi | Recensione

luciana boccardi

Luciana Boccardi è da poco in libreria per la Fazi editore con “Dentro la vita“, il proseguio de “La signorina Crovato”, una saga autobiografica che assomiglia tanto ad un romanzo di formazione.

Ne “La signorina Crovato” (qui la recensione del primo capitolo della saga) avevamo lasciato una Luciana poco più adolescente con il suo primo importante incarico alla Biennale di Venezia. In questa seconda parte, ritroviamo Luciana in un momento di cambiamento e di grande crescita personale: stakanovista, donna febbrile, sempre pronta alla ricerca di un miglioramento sotto tutte le sfere della sua vita, in special modo quella professionale. 

In “Dentro la vita”, a differenza del primo capitolo, c’è una maggiore consapevolezza di se stessa ed è questa la maggiore differenza tra la Luciana Boccardi adolescente e la Luciana Boccardi sulla soglia dell’età adulta

Il romanzo comincia anche facendo notare un altro grande cambiamento, che non è solo interiore. Si tratta del cambiamento che la Venezia del dopoguerra subì come tutte le grandi città italiane. Il fervore degli anni Cinquanta prende possesso tra le pagine autobiografiche della Boccardi, in un mix di stravolgimenti personali e storici.

Ma una cosa rimane identica al primo capitolo della saga; ed è la passione, quanto il perseverante impegno, che Luciana possiede sul lavoro, una perseveranza, una costanza, uno spirito di sacrificio senza mai battere ciglio, che l’hanno portata ad essere la donna di successo che poi è diventata. Come giornalista, scrittrice e esponente di spicco del mondo della moda.

Infatti, il romanzo racconta delle vicissitudini lavorative e episodi curiosi che Luciana dovette affrontare non solo nel suo impegno alla Biennale, ma anche quei piccoli lavoretti incastrati negli spazi vuoti di tempo libero che le permisero di sostenere la famiglia e il desiderio del fratello Giorgio di continuare a studiare, a differenza di se stessa.

Una costante tra i due romanzi rimane anche l’importanza che per Luciana ebbe la sua famiglia di origine. Un po’ meno però disincantata nei confronti del padre Raoul ormai sull’orlo del precipizio a causa della sua condizione di alcolizzato e la sua malattia, molto più protettiva verso la madre che, indifesa e sempre gentile, subisce le continue angherie del marito. Inoltre, l’amore eterno verso i nonni materni, fonte di ispirazione e purezza.

In “Dentro la vita” emerge un altro personaggio, Virgilio Boccardi, suo futuro marito scelto per convenienza, in cui dimostra come l’amore è sempre stato scelto da Luciana come parentesi secondaria alla sua esistenza e alla sua carriera professionale. Come vedremo poi più avanti la vittoria di un Premio Letterario che fu una consacrazione bellissima per la futura giornalista.

Oltre agli incontri che Luciana ebbe alla Biennale, molti sono i personaggi che l’autrice ricorda con ammirazione e anche orgoglio. La cerchia artistica dei suoi anni a Parigi, oppure ai numerosi eventi importanti di cui lei si è potuta dire spettatrice: l’incontro con Montale, ad esempio.

Così, la maturità di Luciana Boccardi si svela in tutto il suo femminile spirito: quello di una donna forte, moderna sotto molti punti di vista, un’intramontabile figura dalla quale attingere.  E il finale lascia intendere ancora qualcos’altro di straordinario da raccontare.

Altri articoli da non perdere
Il richiamo di Alma: alla ricerca di sè
Il richiamo di Alma

Il richiamo di Alma, testo scritto da Stelio Mattioni e pubblicato per la prima volta nel 1980 dalla casa editrice Scopri di più

Bartleby lo scrivano di Herman Melville | Analisi
Bartleby lo scrivano di Herman Melville | Analisi

Bartleby lo scrivano: una storia di Wall Street è un racconto del 1853 pubblicato dall’autore statunitense Herman Melville, conosciuto soprattutto Scopri di più

L’elemento del diavolo, di Dan Egan | Recensione
Dan Egan

L’elemento del diavolo. Il fosforo e l'equilibrio precario del ciclo della vita è un testo scritto da Dan Egan e Scopri di più

L’ultima estate: l’attesissimo ritorno di André Aciman
L'ultima estate di André Aciman

L'ultima estate: l'ultimo, avvincente romanzo di André Aciman, noto per Chiamami col tuo nome André Aciman è uno scrittore egiziano Scopri di più

Il folle (Gibran Khalil Gibran) | Recensione
Il folle di Gibran Khalil Gibran | Recensione

"Mi chiedi come sia io diventato un folle. Accadde così. Un giorno, molto prima che molti degli dèi fossero generati, Scopri di più

Domenico J. Esposito e la sua ultima creatura: “Il Romanziere”
Domenico J. Esposito

Domenico J. Esposito è uno scrittore di Cervinara (AV), con all'attivo numerose pubblicazioni. Ha esordito con "La Città dei Matti" nel 2009, Scopri di più

A proposito di Ilaria Casertano

Nata a Napoli, laureata in Filologia moderna alla Federico II, giornalista pubblicista, social media manager. Ama i libri insieme alla scrittura, il giornalismo che pratica da anni, il disegno, ma più di tutto il cinema. Sogna di viaggiare, dovunque.

Vedi tutti gli articoli di Ilaria Casertano

Commenta