Diamante di Giovanna Ventrella è un libro avvincente, edito da IoScrittore.
Diamante di Giovanna Ventrella: trama e caratterizzazione
«Il 1928 è un anno particolare, in bilico tra lo slancio verso una modernità che pare a portata di mano e le conseguenze delle tragedie appena passate. Ma in un piccolo paese della provincia pugliese è soprattutto un anno bisestile, dove una bambina che nasce deve fare i conti con superstizioni e credenze ancestrali, radicate nell’anima collettiva della comunità. Se poi la piccola rimane da subito orfana della madre, morta di parto, e soprattutto se nasce prematura con sei dita nella mano sinistra, la mano del demonio, una sentenza inappellabile…che la porterà ad essere emarginata da tutti.»
Diamante di Giovanna Ventrella è un libro avvincente, soprattutto per chi è appassionato di storia. La narrazione si snoda attraverso vari episodi e contraddizioni, radicate nella coscienza e nel tessuto sociale di coloro che etichettano le persone basandosi su credenze e supposizioni che si perdono nella notte dei tempi.
Sicuramente i due personaggi femminili: Genesia, la nonna, e Suor Marcolfa, sono i cardini della narrazione, si potrebbe dire ancor prima della protagonista stessa che spesso è in ombra. Le due donne incarnano il bene e il male, le due facce di una sola medaglia, fedeli alle proprie convinzioni, difficili da sradicare.
In Diamante, Giovanna Ventrella seleziona bene le argomentazioni e le caratteristiche da attribuire ad ogni personaggio, come è giusto e normale che sia. Tra il bene e il male, c’è anche spazio per altri sentimenti, tra i quali l’amore. Con il trascorrere del tempo infatti, pagina dopo pagina, Diamante cresce e s’innamora, arriva la stagione della Resistenza, e… sarà tutto un divenire.
Diamante è un romanzo ben scritto, appassionante, intenso, a tratti spaventoso, che dosa bene le emozioni dei personaggi senza mai esagerare.
Tutto viene fuori in modo graduale, donando intensità e particolarità alla vicenda.
Giovanna Ventrella in Diamante riesce a creare un vero e proprio “rapporto di fiducia” tra scrittore e lettore, (intento per niente facile) sul quale si regge un universo che prende forma proprio grazie all’interconnessione di elementi, temi, caratterizzazioni e identità differenti.
Così facendo ansia, stupore, terrore ma anche fascino e intensità emotiva prendono il sopravvento, e Diamante si configura come una lettura da non perdere, perturbante ed intrigante al tempo stesso. Ciò si concretizza attraverso un linguaggio semplice e diretto, che coinvolge anche chi non è appassionato al genere.
Immagine in evidenza: IoScrittore