Laura Esquivel vive a Città del Messico, dove è nata nel 1950. Scrittrice e sceneggiatrice cinematografica, è autrice de La legge dell’amore, Veloce come il desiderio, La voce dell’acqua e Dolce come il cioccolato, bestseller internazionale tradotto in 33 lingue.
Edito per Garzanti editore, Dolce come il desiderio è l’attesissimo seguito del bestseller di Laura Esquivel. Qui incontriamo Maria, una discendente di Tita, protagonista di Dolce come il cioccolato, con la quale condividerà ben presto le stanze di quella che fu la sua casa, ritrovandola nel diario conservato dalla nonna Lucia nel baule di famiglia e, tra una ricetta e l’altra, troverà le risposte che cerca per superare il pregiudizio e vivere liberamente le proprie emozioni.
Dolce come il desiderio di Laura Esquivel
Maria crede di essere felicemente sposata quando il marito l’abbandona, accusandola di tradimento; il figlio che aspettavano infatti ha la pelle nera. Maria è disorientata, ben presto è ostracizzata dall’intera famiglia; la madre muore. Nel pieno della disperazione, la nonna Lucia è come un’apparizione salvifica; invita la nipote nella sua tenuta di campagna, un luogo magico, distaccato dal caos della città e dalle mille distrazioni del mondo moderno, ricco di tradizioni segrete e di un passato del quale Maria conosce ben poco. Il distacco dalla realtà precedente è un toccasana per Maria, un ritorno alle origini, un percorso a ritroso; ricordi struggenti e dolorosi si disvelano, rivelandosi ben presto però salvifici.
I ricordi della nonna Lucia si muovo tra sensualità, note di ballate jazz e un sapere culinario che trasuda passione e profonde conoscenze del mondo, che Maria imparerà a conoscere e ad assorbire per eliminare le abitudini deleterie della sua vita precedente.
Un baule pieno di foto di famiglia farà da madeleine proustiana per Lucia, riconducendola su una strada già percorsa, ma tutta ancora da metabolizzare. Il marito Felipe, che Maria ricorda a stento, sarà la sua chiave di volta.
La passione voluttuosa è intervallata da lampi di inquietudine che ridestano un’oscurità volutamente sepolta, che non può non riemergere. Ma nella tranquillità della tenuta di campagna della nonna, Maria sente che quella stessa passione che muove i corpi e che, come in una danza, li porta ad attrarsi, avvicinarsi, unirsi è la stessa che muove le stelle, qui finalmente visibili, quasi palpabili.
E come legati da un filo invisibile, la storia degli antenati di Maria si srotola e si compie nel frutto del suo ventre, suo figlio Horatio; come una luce nelle tenebre, che riporta a galla segreti e verità nascoste.
Proprio quando tutto sembra aver trovato il suo posto, Maria dovrà compiere una scelta fondamentale, che la spingerà a decidere tra istinto, corpo e cuore e razionalità.
E anche nella morte c’è rinascita, se la vita è stata piena di amore e di scelte consapevoli e libere, lontane dai tanti stereotipi e pregiudizi che portano al distacco e alla solitudine. La fine non è mai compimento, le storie continuano e il succedersi delle generazioni con il tramandarsi di geni non sempre così evidenti ne è la prova. Ciò che sembrava aver portato Maria ad isolarsi sarà esattamente ciò che la ricondurrà in vita, quella vera, verso una realtà senza più segreti oscuri, ma fatta solo di luce.
Il futuro non può prescindere dalle origini, e spesso conoscerlo è l’unico modo per abbattere stereotipi e pregiudizi, verso il compimento dei propri desideri che dalle stelle traggono la propria origine.
Dolce come il desiderio è un racconto scorrevole e coinvolgente, che spinge il lettore a immergersi nelle atmosfere tipiche del Sud America; tra ballate jazz e sapori tipici, i protagonisti mettono a nudo il proprio mondo interiore, incantando il lettore fino alla fine.
Fonte immagine: ufficio stampa.