Domenico Notari: un giallo del commissario Donnarumma

Domenico Notari

Domenico Notari è un architetto e scrittore che vive a Salerno. Ha pubblicato racconti su «Nuovi Argomenti», «Linea d’ombra», «Achab», «Webster Review», «TriQuarterly», «Viola». È autore del documentario a puntate Salerno, un archivio della memoria, per Radio RAI, e dei romanzi 9, la rabbia del rivale e L’isola di terracotta. Ha fondato il laboratorio di scrittura “L’officina del racconto”. Ha insegnato Scrittura creativa all’Università di Salerno. Con Newton Compton ha pubblicato Breve storia del Regno di Napoli La misteriosa morte dello scrittore Egidio Valdés.

La misteriosa morte dello scrittore Egidio Valdés di Domenico Notari è un romanzo poliziesco che narra le vicende del commissario Filippo Donnarumma, commissario capo della Polizia Mobile, personaggio frutto della fantasia dell’autore. Donnarumma si ritrova a indagare sulle vicende che riguardano un assassino dedito ad impiegare dita mozzate come segnalibro all’interno di una serie di libri scelti non a caso. Infatti i libri in questione sono libri di Tolstoj, Stanislao Nievo e due scrittori contemporanei di Salerno, città in cui è ambientata l’intera vicenda. Gli autori salernitani sono Lucio Cambiani ed Egidio Valdés. I libri vengono ritrovati in diversi punti della città, in una Salerno che è ben diversa dall’immaginario comune. Infatti ci ritroviamo di fronte ad una città ricca di contraddizioni, poiché se di giorno appare calma, pacata, di notte si trasforma al contrario  in un luogo in cui la malavita la fa da protagonista e in cui lo spaccio e l’usura sono all’ordine del giorno.

La misteriosa morte dello scrittore Egidio Valdés di Domenico Notari

Le indagini del commissario svelano ben presto che le dita mozzate appartengono tutte alla mano sinistra dello stesso malcapitato. Donnarumma comincia a svolgere le indagini rivolgendosi inevitabilmente al mondo letterario ed è per questo che l’autore cita alcune librerie salernitane, che appaiono al lettore differenti rispetto a ciò che sono in realtà: librerie inventate che sorgono però ai numeri civici di due librerie reali di Salerno. Il commissario Donnarumma appare come un personaggio dall’animo complesso e talvolta contraddittorio e spesso i dolori passati sono tangibili attraverso le vicende che si susseguono nel racconto. Nonostante sia un uomo dedito al lavoro e il suo desiderio più grande sia quello di portare al termine l’indagine, allo stesso tempo è facile preda della sua passione più grande: le donne e l’amore per la fidanzata Teresella.

La lettura del romanzo è piacevole, scorrevole, fluida, carica di ironia, di suspense, di colpi di scena. La presenza dei dialoghi è notevole, così come lo è il susseguirsi di termini dialettali. L’autore descrive alla perfezione, con ironia, ogni singolo personaggio presente nel racconto, portando così il lettore a conoscere pregi e difetti, usi e costumi di ognuno di loro. In questo modo colui che legge viene travolto dal racconto, dalla vita di Donnarumma e da tutto ciò che concerne la vicenda.

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