Edward mani di forbice diventa una graphic novel NPE

Edward mani di forbice diventa una graphic novel NPE

Edward mani di forbice diventa una graphic novel NPE

Chi l’ha vista non può dimenticare la pellicola firmata Tim Burton Edward mani di forbice, uscita nelle sale nel 1990 e interpretata da un magistrale Johnny Depp e una giovanissima Winona Ryder.

È la storia di un automa per il quale il suo creatore ha la pretesa di creare un vero e proprio uomo con tanto di cuore e cervello. All’inizio Edward è costituito interamente da parti meccaniche e ferraglia; successivamente queste vengono sostituite da componenti umane: l’unica eccezione è per le mani, dato che lo scienziato muore prima di aver completato la sua migliore opera.

Un essere buono Edward, che viene però visto con estrema diffidenza dall’intera cittadina data la sua natura mostruosa e l’aspetto inquietante. L’unica persona che riesce a vedere in lui molto più del suo aspetto è l’adolescente Kimberly Boggs, che alla fine – pur di proteggerlo – lo costringe a rimanere confinato nel castello dove è nato.

Edward mani di forbice: il sequel a fumetti

La graphic novel è ambientata negli stessi luoghi, forse in chiave più moderna, e si riallaccia propria alla scena finale del film, quando un’adulta Kim racconta dell’uomo rinchiuso nel suo castello e di come ogni anno cominci a nevicare grazie alle sue sculture di ghiaccio. A raccogliere la sua eredità è la nipote Megan. La madre della ragazza ormai ha rifiutato le storie raccontate dalla nonna, vedendo – come il resto della cittadina – in Edward un assassino.

Di lui non si sa più nulla e il castello sembra disabitato. Kim, ormai defunta, viene adorata dalla nipote, che si è accorta che dalla sua morte non nevica ormai più. Intenzionata a scoprire la verità Meg trova le chiavi per raggiungere Edward, ma la sparizione di un bambino aizza nuovamente la cittadina contro l’uomo. Quello che non sanno è che Edward non è l’unica opera dello scienziato né l’unico abitante del castello: dopo moltissimi anni Eli è attivo e drammaticamente spietato.

I disegni sono perfettamente in tema con l’ambientazione gotica e burtoniana, ma hanno anche quella dolcezza tipica del mondo Disney. L’artista è Drew Rausch mentre i testi sono opera di Kate Leth, con la traduzione di Gloria Grieco. L’opera, edita dalla Nicola Pesce Editore, è quindi perfetta per i nostalgici, ma anche per coloro che sentono il desiderio di accostarsi al mondo di Tim Burton in maniera leggera e sensibile: Edward è lì, malinconico e triste nonostante siano passati ormai molti anni dalla perdita di Kim. Ancora una volta ci spinge dolcemente a schierarci al suo fianco, per lottare contro il pregiudizio che lo vede colpevole.

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A proposito di Francesca Paola Esposito

Napoletana. Già laureata in Lettere Moderne alla Federico II, attualmente iscritta a Scienze storiche allo stesso ateneo. Vivo nel sospetto di aver imparato prima a leggere, poi a camminare. Certo è che da quel momento non ho più smesso.

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