Elmet, l’esordio di Fiona Mozley (recensione)

Il 27 settembre Fazi Editore ha dato alle stampe un nuovo romanzo: Elmet, frutto della penna esordiente di un’autrice inglese, Fiona Mozley. Il romanzo, giunto finalista al Man Book Prizer, ha conquistato editori e lettori, al punto che ad oggi conta più di 70.000 copie vendute ed è stato tradotto in diversi paesi.

Elemt, che dà il titolo al romanzo,è il luogo in cui è ambientata la storia. Un tempo, durante l’Alto Medioevo, era un regno celtico e sorgeva nel nord dell’Inghilterra, nella campagna dello Yorkshire e, infatti, l’ambientazione della storia è propriamente silvestre.

Elmet: la trama del romanzo di Fiona Mozley

Cathy e Daniel, dopo la morte della nonna che si è presa cura di loro a causa dell’assenza della madre, e in seguito ad alcuni episodi di bullismo vissuti a scuola, si trasferiscono insieme al padre John in campagna, lontano da tutti. Il padre, uomo dall’aspetto gigante e bruto, costruisce una casa in un bosco remoto per proteggere i suoi figli dai problemi e dalle sofferenze del mondo esterno. Così Daniel, di quattordici anni, e la sorella Cathy, di quindici, trascorrono le giornate in un’atmosfera boschiva e solitaria, tra tiri con l’arco e passeggiate nella natura. Molto simile a suo padre, Cathy ha l’atteggiamento di un “maschiaccio” nel modo di fare, va a caccia e ama il tiro con l’arco, ha uno spirito combattente che si rivela sin dalle prime pagine del romanzo e si manterrà tale fino alla fine. Daniel, invece, si preoccupa di cucinare,  tenere pulita la casa e coltivare frutta e verdura. Il loro unico contatto con il mondo esterno è Vivian, una vicina di casa, che impartisce loro lezioni pomeridiane, affinché l’assenza da scuola non influisca sulla loro cultura. 

Ma vivere in una casa isolata in un bosco remoto, non vuol dire essere immuni dall’esterno, non sempre almeno: il signor Price, proprietario di molti lotti di terra della zona, inizia a causare problemi a molti inquilini, tra cui  John, il quale finisce per accordarsi con gli altri della zona per intraprendere una lotta contro Price.

Da questo momento in poi diventano parte centrale del romanzo l’ingiustizia e l’avidità, la lotta tra ricchi e poveri, il desiderio di far trapelare la giustizia. 

Lo stile di Fiona Mozley

Fiona Mozley utilizza una scrittura scorrevole e fluida, sin dalle prime pagine della storia riesce a calare il lettore nell’ambientazione e nell’atmosfera della campagna inglese. I temi del nido e del bisogno di appartenere ad un qualche luogo si intrecciano con i conflitti sociali. La narrazione scorre attraverso il punto di vista del quattordicenne Daniel, per cui conosciamo i protagonisti attraverso il suo sguardo, e questo è evidente soprattutto nelle descrizioni della sorella e del padre, che non perdono mai quel tratto di tenerezza. La parte conclusiva del romanzo assume delle fattezze a tratti eccessive, che si discostano un po’ dalla vicenda verosimile del romanzo, ma indubbiamente questo romanzo d’esordio è un piccolo capolavoro che denota le doti straordinarie della scrittrice.

[amazon_link asins=’B0087387ZM,8893252740,B07DFKYPSX,8876255567,B07C267DLC,B07FSVQVPH,8893250020′ template=’ProductCarousel’ store=’eroifenu-21′ marketplace=’IT’ link_id=’af74cade-c24c-11e8-b357-11979f220c99′]

 

Altri articoli da non perdere
Non dimenticarlo mai di Federica Bosco: la nostra recensione

"Non dimenticarlo mai" (edito da Garzanti) è il nuovo romanzo di Federica Bosco, la scrittrice di "Pazze di me" (Mondadori, Scopri di più

8784, il libro d’esordio di Chiara Primavera | Recensione
8784

Chiara Primavera debutta con il suo romanzo 8784. Non esiste amore a Napoli… o sì? Si chiede la scrittrice Chiara Scopri di più

Pietro Grasso: Paolo Borsellino parla ai ragazzi | Recensione
Pietro Grasso: Paolo Borsellino parla ai ragazzi | Recensione

In occasione del ventottesimo anniversario della strage di via D’Amelio, Pietro Grasso riprende metaforicamente in mano la penna che Paolo Scopri di più

Roberto Quesada e un sognatore honduregno: Big Banana
Roberto Quesada e un sognatore honduregno: Big Banana

Il 2019 ha assistito all’uscita di Big Banana di Roberto Quesada, nuova perla della collana I Selvaggi della Alessandro Polidoro Scopri di più

Eshkol Nevo e il romanzo Tre piani | Recensione
Eshkol Nevo

Tre piani di Eshkol Nevo: presentazione Tre piani è un romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, edito da Neri Pozza Scopri di più

Le madrine di Monica McInerney | Recensione
Le madrine di Monica McInerney I Recensione

Le madrine è un romanzo di Monica McInerney edito da Fazi e tradotto da Sabrina Terziani. L’autrice è nata e Scopri di più

A proposito di Claudia Esposito

Per ora ho una laurea in Filologia Moderna, un inizio di precariato nell'insegnamento e tante passioni: la lettura, la scrittura, le serie tv americane, il fitness, il mare, i gatti.

Vedi tutti gli articoli di Claudia Esposito

Commenta