Tutte le ragazze avanti! è un libro edito da “add”, ideato e curato dalla scrittrice ed insegnante Giusi Marchetta.
Il libro nasce dall’esigenza contemporanea di chiedersi cosa sia il femminismo e quanto sia importante essere femministe nella società odierna, che vede alla donna come figura dedita alla famiglia, con un salto vertiginoso nella società del passato.
Insieme all’autrice di “Tutte le ragazze avanti!” compaiono altri undici nomi di donne: Giulia Gianni, Giulia Perona, Maria Marchese, Giulia Cavaliere, Marta Corato, Lucia Brandoli, Marina Pierri, Claudia Durastanti, Giulia Sagramola, Marzia D’Amico e Giulia Blasi: insegnanti, scrittrici, ricercatrici che si sono unite al grido della Marchetta per spiegare in parole cosa significhi, ad oggi, crescere da femministe e cosa questo comporti.
E così ci ritroviamo nelle pagine di “Tutte le ragazze avanti!” ascoltando voci di donne che nel corso della loro vita si sono chieste cosa significasse effettivamente essere donna: pensieri contraddistinti dalla forza della figura femminile che vuole prevaricare sulla figura di un uomo il quale tutto poteva.
Analisi psicologiche, storiche, letterali, morfologiche delle parole che… “al contrario si poteva dire Presidente, architetto, ingegnere, sindaco, meccanico, e in certi casi, trovare specificato sul giornale che si trattava di una femmina come una piccola stortura o un imprevisto”.
Ed ecco che il viaggio di queste donne, la battaglia come la chiamano loro, parte dal linguaggio, spesso denigrante per la donna con parole del tipo “acida”, “maestrina” ed ancora “troia”, una battaglia che si sposta alla società che vuole la figura della donna magra, in forma, sempre dolce per poi proseguire con il mondo del lavoro dove la donna è costretta al doppio della gavetta di un uomo, dove ancora oggi deve sfilare per la parità di salario.
Una battaglia singolare che unisce più voci al fine della liberazione delle donne; liberarle dal genere e dagli stereotipi sempre presenti. Una battaglia, che in “Tutte le ragazze avanti!” è raccontata, per capitoli, da storie personali, “ma è l’insieme quello da guardare” afferma l’autrice.
Una battaglia parte da mille e mille altre voci messe insieme: è il coro a farsi sentire, non una sola voce sommessa.
Perché il femminismo è questo, è sorellanza (non esiste parola più bella): quando tutte le voci insieme combattono ogni forma di oppressione, di discriminazione e di prevaricazione.
“Non è una battaglia contro e non è finalizzata a togliere dei diritti altrui: solo ad estenderli a tutti in modo che non restino dei privilegi». Scrive Giusi Marchetta. Ecco perché tutti dovrebbero essere femministi. Perché rifiutare il femminismo scrive invece Marzia D’Amico: «Vuole dire decidere che si è comodi nella propria posizione, a discapito di altri»
Non esiste lotta più bella di una denuncia pacifica, di una battaglia che quotidianamente viene “armata” da tutte le donne che incontriamo nel nostro cammino: “Tutte le ragazze avanti!”, come urlava Kathleen Hanna prima di un suo concerto, è una storia di storie e nella parte finale, quando il libro sembra essersi concluso, lasciando nel nostro bagaglio emotivo la consapevolezza che la strada da fare sia ancora lunga, ci sono ancora delle pagine con alcune domande e gli spazi vuoti per rispondere, da una fantastica idea della casa editrice “add”: perché la prossima storia, sarà la tua!
Fonte immagine: ufficio stampa add editore