Gli sdraiati di Michele Serra è un libro pubblicato nel 2013 che offre un ritratto satirico della generazione dei giovani dei nostri anni, presentata attraverso un’amplificazione caricaturale dei suoi aspetti più negativi.
L’autore del libro Gli sdraiati, Michele Serra, è un giornalista, scrittore e autore televisivo celebre nello scenario italiano, autore ad esempio del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio, ma anche del programma Quello che (non) ho, condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Il romanzo mette in luce alcuni temi tipici dell’età giovanile, quali la mancanza di responsabilità e il rispetto nella convivenza con l’intera società, ma anche l’estraneità a ogni regola, la difficoltà nella comunicazione con gli adulti, il culto del consumismo e la chiusura in un mondo a sé. Il romanzo d’altra parte presenta una critica anche all’atteggiamento dei padri che l’autore riconosce come responsabili della condizione in cui i figli vivono, esatta conseguenza della mancanza di autorevolezza da parte dei padri. Proprio gli stessi, secondo l’autore, dovrebbero imporsi sui ragazzi, esercitare il loro ruolo di educatori e fornire una guida per i figli in una fase così delicata come quella della loro formazione.
Gli sdraiati di Michele Serra si presenta sotto forma di discorso di un padre separato, un cinquantenne borghese di sinistra, che deve esercitare anche il ruolo di figura materna, a un giovane figlio e il racconto si snoda ricostruendo vari episodi caratteristici della quotidianità di quel tipo di vita familiare. Il padre appare preoccupato per come il figlio adolescente sta trascorrendo la sua vita, caratterizzata da apatia nei confronti di ciò che lo circonda. Nel salvare suo figlio da una vita apparentemente di distacco dalla realtà, ma anche nell’intento di recuperare un rapporto con lo stesso e dare vita a una forma di comunicazione, il padre si rende conto di molti aspetti della sua personalità che fino ad allora non aveva mai preso in considerazione. Il libro Gli sdraiati infatti si conclude con la presa di coscienza da parte del cinquantenne sull’importanza dell’osservare i figli e non fare troppo pressioni perché col tempo troveranno la loro strada. Al fondo di tutto il discorso dell’autore si avverte la presenza di un quesito importante e cioè quando e a cosa è dovuto il processo di degenerazione dei giovani. Gli sdraiati non si conclude con una risposta al quesito, l’autore infatti preferisce lasciare ai lettori, adulti o adolescenti che siano, la libertà di trovare la risposta e giungere a una riflessione sulla propria esistenza.
Gli sdraiati di Michele Serra è caratterizzato da un ritmo comico, al di là del quale l’autore propone un tema alquanto profondo: che tipo di cittadini adulti saranno gli adolescenti di oggi nelle cui mani sarà il nostro futuro? Da qui deriva un senso di amarezza nascosto dietro l’humor che attraversa l’opera. Ciononostante il messaggio che l’autore, ricorrendo alla sua vena satirica, vuole lasciare non è negativo ma al contrario colmo di speranza: per tutta la vicenda infatti il padre incita senza successo il figlio a una passeggiata in montagna, considerando ciò come l’ultimo modo possibile per ristabilire una linea comunicativa tra loro, ma proprio sul finale, quando inaspettatamente quella passeggiata ha luogo, il padre capirà l’importanza di lasciare spazio ai figli.
Fonte immagine: Feltrinelli editore