I giorni più belli è l’avvincente romanzo d’esordio di Giancarlo Melosi, edito da Newton Compton Editori.
Trama de “I giorni più belli” di Melosi
“La famiglia Di Segni è una delle molte famiglie che abitano a Roma, nel serraglio degli ebrei, dove la sera si chiudono i cancelli e nessuno può più entrare né uscire. Michael, nonostante la giovane età, è un ottimo capofamiglia; è un cerusico, specializzato nella cura delle malattie curabili con elementi naturali, ma, a causa delle pesanti difficoltà economiche, vive in una casa fatiscente insieme alla moglie Ruth e la loro piccola Ariela.
Un giorno, Michael viene convocato dal banchiere Agostino Chigi detto il Magnifico, da tempo affetto da una patologia che non gli dà scampo, tormentandolo giorno e notte. Il potente e ricco mecenate vive nel fasto di Villa Chigi con la moglie Francesca Ordeaschi, ex cortigiana, e pur di guarire è disposto anche ad ignorare che il giovane sia ebreo”.
Si comprende quasi subito che in realtà, all’interno di quel serraglio, con tantissime persone ammassate, le cose non andavano bene.
Il lettore, sin dalle prime pagine, ascolta pianti della piccola protagonista, Ariel, figlia di Michael, affamata.
Un romanzo affascinante, in una Roma antica, ai tempi di Michelangelo e Raffaello, una città affascinante all’interno della quale una famiglia ebrea lotta contro i pregiudizi e le maldicenze di una società nefasta.
Un mondo nel quale gli ebrei non possono vivere liberamente in una quotidianità pullulante, dinamica, vivace che, però, la famiglia protagonista dell’interessante romanzo intitolato “I giorni più belli” non può vivere.
“Bastarono pochi minuti per arrivare a destinazione”. Così si legge in un passo di questo intenso romanzo: in realtà, tale frase, apparentemente semplice, esprime pienamente un concetto importante che richiama un parallelismo nel libro. In pochi minuti si comprende la grandezza narrativa dell’autore Giancarlo Melosi che, con grande padronanza linguistica, riesce a descrivere luoghi, personaggi, dinamiche interpersonali, quotidianità, storie.
I giorni più belli: riflessione su ciò che è stato
Sicuramente si tratta di un libro fluttuante e in perenne evoluzione, realistico, terribilmente vero. La lettura spesso lascia senza fiato, soprattutto per le tante informazioni in ciascun capitolo, ognuno con un titolo fortemente eloquente.
L’esperienza degli ebrei, in questo caso “al Serraglio”, è certamente di fondamentale importanza per comprendere la fitta trama, apparentemente semplice, ma in realtà notevolmente acuta.
Le vicende che coinvolgono il protagonista rappresentano il fulcro strutturale e tematico del romanzo, il vettore compositivo che orienta la lettura, scatenando innumerevoli emozioni e riflessioni.
L’autore Giancarlo Melosi, riesce a trasmettere lo spirito proprio dei protagonisti, ma anche le relative condizioni sociali (piuttosto precarie) attraverso dettagli realistici, mescolando realtà ed invenzione.
I giorni più belli è un romanzo con una forte identità storica, che accompagna il lettore in descrizioni accurate tra vita quotidiana, ingiustizie e tasselli apparentemente mancanti che si congiungono in un finale che sicuramente sorprenderà.
Immagine in evidenza: www.newtoncomptoneditori.com