I Malandrini sono alcuni tra i personaggi più amati della saga di Harry Potter, nonostante siano poche le cose che i film ci raccontino sulla loro storia. Andiamo dunque a scoprire cosa sappiamo sui famosi Marauders.
Tutti i fan di Harry Potter conoscono la famosa Mappa del Malandrino, uno degli oggetti magici più belli all’interno della saga. Veniamo a conoscenza di questo oggetto nel terzo volume, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, quando Fred e George Weasley la regalano ad Harry per consentirgli di uscire dal castello senza farsi notare. La mappa mostra non solo tutta Hogwarts e i suoi passaggi segreti, ma rende possibile vedere gli spostamenti di tutte le persone al suo interno. Già in questa occasione scopriamo che la mappa è stata creata da quattro persone: Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso. Solo più tardi Harry scoprirà chi sono veramente i Malandrini, un gruppo di amici formato da James Potter (lo stesso padre di Harry), Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus.
Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.
Cosa sappiamo sui creatori della mappa
Non sono molte le notizie certe che J. K. Rowling ci fornisce su questo famoso gruppo di amici. Sappiamo che i Malandrini erano quattro Grifondoro, divenuti amici nel corso dei loro anni ad Hogwarts. Gli autori della mappa erano molto popolari durante gli anni scolastici, soprattutto per la loro capacità di combinare guai e organizzare scherzi, soprattutto dei Serpeverde. I Malandrini che arriviamo a conoscere meglio grazie ai libri e ai film sono due: Sirius e Remus. Il primo, soprannominato Felpato, viene introdotto dopo essere scappato da Azkaban, accusato ingiustamente di aver collaborato con Voldemort per uccidere i genitori di Harry. Sirius è un vero e proprio caso anomalo: proveniente da una famiglia di Serpeverde purosangue, finisce inspiegabilmente all’interno dei Grifondoro, diventando la pecora nera della famiglia Black e rinnegando tutte le convinzioni sulla purezza del sangue che i suoi genitori avevano cercato di inculcargli. La storia di Remus è invece molto diversa; divenuto un lupo mannaro a soli cinque anni, fu costretto a mentire sulla sua condizione per poter frequentare la scuola di magia. Dovette trasformarsi ogni mese in solitudine, subendo atroci sofferenze, fin quando i suoi amici trovarono il modo di aiutarlo. Fu probabilmente James ad avere l’idea di diventare Animagus insieme a Sirius e Peter, per aiutare Remus durante le sue trasformazioni sottoforma di sembianze animali. Ramoso era probabilmente il più amato, descritto da tutti come estremamente in gamba, gentile e bravo nello sport del Quidditch. James si sposò molto giovane con Lily Evans e si unì subito dopo la scuola alla lotta contro Voldemort, entrando a far parte dell’Ordine della Fenice. Lo stesso fecero anche gli altri Malandrini, incluso Peter Minus, colui che tradì i suoi amici e passò al lato oscuro. Codaliscia era il più timido tra i quattro, particolarmente legato a James, divenuto poi uno dei cattivi della saga per eccellenza. Peter divenne il servitore più fedele di Voldemort e condannò tutti i suoi amici a un terribile destino.
I Malandrini: come li vedono i fan
Nonostante ci vengano tutti presentati come adulti, ciò che molti fan vedono osservando i Malandrini è un gruppo di adolescenti cresciuti negli anni ’70. La storia dei loro anni ad Hogwarts non ci è mai stata raccontata dalla scrittrice, dando quindi modo di spaziare con la fantasia. Gli anni che vanno dal 1971 al 1978 sono stati immaginati nei modi più svariati, spesso anche andando in contrasto con ciò che la Rowling ci afferma nel corso della saga. La loro storia è pian piano diventata una storia corale, realizzata dai fan, fatta di supposizioni e teorie che si sono lentamente sedimentate nell’immaginario collettivo. Forse Sirius non è sempre stato l’uomo traumatizzato che conosciamo nei libri, forse era un ragazzo divertente e spavaldo che amava indossare una giacca di pelle e ascoltare David Bowie. Magari Remus non è sempre stato pacato e composto, magari era un adolescente estremamente problematico che ha avuto un’infanzia terribile, finché non ha trovato la sua salvezza nello studio della magia e nel suo gruppo di amici. Peter certamente non è sempre stato cattivo, forse era solo un giovane pieno di paure che amava i suoi amici, fino a quando non ha deciso di mettere sé stesso e la sua salvezza prima di chiunque altro. James forse era davvero presuntuoso e arrogante, come ci viene affermato da Severus Piton, ma era anche dolce e generoso, disposto a tutto pur di aiutare coloro in difficoltà. La loro storia è ricca di “forse”, ma è proprio questo il bello: poter immaginare storie d’amore che non ci vengono mai mostrate, ipotizzare possibili scherzi realizzati dai ragazzi, vedere questi quattro personaggi come delle persone a tutto tondo e non solo accontentarsi delle poche caratteristiche che ci vengono mostrate nei libri e nei film.
Fatto il misfatto.
Tra certezze e teorie, la storia di questi amici è riuscita ad entrare nel cuore di molti appassionati di Harry Potter, suscitando un affetto che a volte supera quello nei confronti dei personaggi principali. È proprio il mistero che ruota intono a loro a consentire che i Malandrini vivano ancora nelle storie raccontate dagli stessi fan, anche anni dopo la conclusione della saga principale di cui fanno parte.
Fonte immagine per l’articolo “I Malandrini: storia dei creatori della mappa in Harry Potter”: archivio personale