Recensione del romanzo di Iona Grey Il giardino dell’amore inaspettato
Pubblicato durante l’estate da Newton Compton Editori, Il giardino dell’amore inaspettato è un romanzo emozionante e delicato di Iona Grey, il secondo pubblicato in Italia dopo il successo di Lettere a un amore perduto, edito Giunti. Anche questo romanzo è ambientato in Inghilterra, ma negli anni tra la prima e la seconda Guerra Mondiale. Protagonisti delle vicende, una donna, un uomo ed una bambina, che alternativamente si scambiano voce e punto di vista, nel corso del romanzo, disseminando e raccogliendo misteriosi indizi di una particolarissima caccia al tesoro che ricongiunge passato e presente: la caccia al tesoro organizzata da Selina, la madre di Alice, per intrattenere in via epistolare la figlia Alice, che attende presso la tetra dimora dei nonni, che la ospitano malvolentieri, il suo ritorno da un lungo viaggio in Birmania in compagnia di suo marito.
La narrazione, nel romanzo di Iona Grey, si svolge su due binari paralleli che, contrariamente ad ogni legge matematica, arriveranno a congiungersi: la giovinezza di Selina Lennox, raccontata a partire 1925, e la caccia al tesoro organizzata per Alice, una bambina dolcissima ed acuta che comunica le sue emozioni attraverso la pittura, nel 1936.
Selina racconta, in una serie di lettere che serviranno a fare sentire alla figlia la sua presenza, anche se è lontana, e rivelarle il segreto della sua nascita attraverso una serie di indizi nascosti nella dimora di Blackwood, dove la bambina l’attende, la sregolata giovinezza di una donna dell’alta società, una donna splendida e piena di vita ma con un terribile dolore che cerca di offuscare con i suoi eccessi, una giovinezza vissuta tra feste, alcol, follie in compagnia di una comitiva di giovani annoiati ed eccentrici e discutibili avventure che spesso l’hanno condotta sulle pagine scandalistiche dei giornali londinesi, tali da far impallidire gli austeri genitori, preoccupati che, con una simile condotta, la loro secondogenita potesse non contrarre un buon matrimonio; l’incontro fortuito con Lawrence, un talentuoso artista squattrinato, inaccettabile negli ambienti che Selina è solita frequentare, con il quale la donna scopre, ciononostante, di condividere molto più di quanto può con gli uomini compassati, ricchi e viziati del suo ambiente, di essergli nel profondo immensamente più vicina che a loro, nonostante l’imperdonabile -agli occhi di una società classista- differenza di ceto; ed il matrimonio, già nell’aria da tempo, nonostante l’atteggiamento ribelle di Selina, con Rupert Carew, un gentiluomo serio e posato, vicino alla sua famiglia fin dai tempi della morte in guerra dell’amato fratello di Selina, Howard.
La caccia al tesoro organizzata per la piccola Alice dissemina il romanzo di indizi utili al lettore per comprendere i segreti del passato e le conseguenze che questi hanno avuto sul presente, segreti rimasti, fino ad allora, inconfessati ed inconfessabili finanche alla propria figlia, per le complesse ricadute che questi hanno avuto sul presente, le scelte difficili e sofferte che la giovane donna ha dovuto prendere per tutelare sé stessa e sua figlia e che verranno improvvisamente messe tutte in discussione. L’espediente letterario della caccia al tesoro ed il continuo cambio di punto di vista nella narrazione, inoltre, rende il romanzo avvincente, emozionante e ricco di colpi di scena.
Il romanzo di Iona Grey si avvale di uno stile scorrevole, una trama ben costruita e personaggi ben caratterizzati, che vivranno nel corso del romanzo una vera e propria evoluzione rispetto agli esordi, preciso nella resa storica degli ambienti, delle abitudini e della quotidianità dell’alta società londinese tanto quanto di quelli bohémien, apparentemente incompatibili, che tuttavia trovano un loro equilibrio nel romanzo.
Una romanzo appassionante, emozionante e dal finale commovente, consigliato ai sognatori ed ai romantici.
Fonte immagine: Ufficio Stampa