Il Guaritore, di Renzo Brollo, pubblicato da Diastema Editrice, è una storia lunga, che ha inizio tanti anni fa. Una narrazione apparentemente semplice che coinvolge e si caratterizza per una forte delicatezza, come una raffica di vento che s’alza improvvisamente, mutando carattere e scatenando sensazioni diverse.
Renzo Brollo ha immaginato l’esistenza di un bambino predestinato, la cui voce sembrerebbe fatta apposta per guarire le ferite dell’anima di chi lo ascolta.
Il Guaritore: la trama
È una storia liberamente ispirata alla vita di uno dei più famosi cantanti del Settecento: Carlo Broschi detto Farinelli la cui voce, bianca e fortemente coinvolgente, allietò la nobiltà per lunghi anni. I cantanti come Farinelli, ebbero una esistenza piuttosto sofferente, che li portò a condurre una vita fuori dall’ordinario.
Partendo dalla vicenda di Farinelli, che alla corte dei reali di Spagna guarì il re malato di depressione cantandogli ogni notte le stesse quattro arie, l’autore ha immaginato un piccolo Carlo moderno, che diventerà guaritore e rappresentante, a tratti felice e tratti infelice, così come la propria condizione, presumibilmente non desiderata, prevedeva.
La struttura del romanzo: sensazioni ed emozioni contrastanti
Il romanzo Il Guaritore è costituito da un preludio e sette movimenti, racconta un lungo processo di formazione che inizia da un trauma; il protagonista della storia, Carlo, avrà (inconsapevolmente) un compito importante e faticoso al tempo stesso, quello di ripulire, grazie alla propria voce, i “drammi” di coloro che portano segni e ferite nei propri cuori. Un compito di certo non semplice, che porta con sé numerose implicazioni, non sempre positive.
Un libro profondamente melodico nella narrazione e nella stesura della storia, colpisce sin dalla copertina, sulla quale è raffigurata una figura circondata da piume bianche di pavone, candide e con sul viso una maschera argentata dal lungo becco.
La vicenda narrata è esemplare, poiché fa riferimento ad un aspetto chirurgico che affonda le proprie radici nell’antichità, ma è volta a preservare l’identità e la funzione del protagonista, Carlo, il quale inevitabilmente sarà sottoposto a quello che può esser definito un vero e proprio trauma, che probabilmente lo segnerà per sempre.
Al centro della vicenda inevitabilmente ci sono i temi dell’arte e della musica, ma anche la psicologia che si nasconde nelle pieghe dell’essere, dell’identità di una persona e di conseguenza le emozioni che essa può suscitare.
Oltre al protagonista principale, si susseguono una serie di personaggi inseriti in un insieme di caratterizzanti tensioni emotive, che trascinano il lettore in una dimensione nella quale si celano numerosi aspetti, tutti diversi.
Il Guaritore, così come il suo personaggio principale, è un libro dalla scrittura accorta e sinergica al tempo stesso, a volte sbrigativo, altre volte dettagliato. Renzo Brollo ha saputo creare l’immagine di un bambino sulle cui spalle pesano le scelte degli altri, naturalmente non dettate dal suo cuore o dalla sua mente- si potrebbe quasi affermare che si tratti di “scelte non scelte”- di una consapevolezza amara che gli si ritorcerà contro; il protagonista rappresenta un filtro che ha il compito di guarire con la propria voce, emozionando o semplicemente suscitando sensazioni, così come si ripropone di fare un autore quando scrive un libro.
Immagine in evidenza: Ufficio stampa Diastema Editrice