Il Tempo della Guerra di Andrzej Sapkowski | Recensione

Il Tempo della Guerra di Adrzej Sapkowski | recensione

Il Tempo della Guerra, pubblicato per la prima volta nel 1995, è il quarto volume della celebre saga fantasy che segue la storia del witcher Geralt di Rivia, scritta dallo scrittore polacco Andrzej Sapkwoski, che ha saputo catturare l’immaginazione e l’attenzione di milioni di lettori sparsi in tutto il globo. Il libro si inserisce come il secondo romanzo vero e proprio della saga e segue le vicende de Il Sangue degli Elfi. 

Trama

Nonostante il romanzo che lo precede non sia uno di quelli che si distinguono per essere una favoletta felice, in Il Tempo della Guerra, la storia, oltre a prendere una piega decisamente più oscura, finisce per diventare ancora più intricata. L’equilibrio del mondo che Geralt e compagni abitano, viene profondamente scosso dall’esplosione di un conflitto su vasta scala in cui i protagonisti della saga non si limiteranno solamente ad esserne coinvolti in veste di individuo singolo, ma, finiranno anche per divenire delle vere e proprie pedine di un gioco politico decisamente più grande di loro. Geralt continua il suo viaggio volto a proteggere Ciri che, oltre a diventare una figura sempre più centrale per lo sviluppo della trama, matura a vista d’occhio. Infatti, se nel primo romanzo questa si presentava come una bambina impaurita, adesso è una giovane donna determinata ad affrontare il suo destino che la porterà a scontrarsi con forze più grandi di quanto potesse mai immaginare. Geralt, invece, si ritrova a realizzare quanto limitante e limitato sia il codice morale dei witcher, in un mondo che sta cambiando a vista d’occhio e in cui la linea che divide il bene dal male si va assottigliando sempre di più. Infatti, durante un ricevimento che viene tenuto presso la scuola di Aretuza, Geralt, che si trovava lì su richiesta della maga Yennefer, capisce che gli stregoni vogliono coinvolgerlo nelle loro trame.

Conclusioni

Come già dimostrato nel volume precedente, Sapkowski veste nuovamente i panni di abile tessitore di una trama ricca e intrigante, andando a stuzzicare la curiosità del lettore per tenerlo incollato alle pagine del romanzo. Se nel primo capitolo che dà il via alla saga l’autore aveva introdotto un nuovo arco narrativo con una struttura più ampia rispetto a quella delle pagine dei racconti, in Il Tempo della Guerra non fa altro che consolidare questa sua scelta stilistica. Uno degli aspetti positivi del romanzo si conferma essere il linguaggio che si ripresenta semplice ma allo stesso tempo incisivo portando l’utilizzo dell’ ironia ai limiti del sublime. Tuttavia, nonostante la lettura risulti essere più che piacevole, la parte finale del libro può far storcere il naso in quanto non vi è una vera e prioria conclusione alla sottotrama de Il Tempo della Guerra e, proprio questo elemento, può lasciare il lettore più esigente con un po’ di amaro in bocca. Concludendo, nonostante questa pecca, il secondo romanzo della serie si conferma comunque essere un capitolo ben costruito al punto da spingere subito i lettori ad iniziare il volume successivo.

Fonte immagine in evidenza: nuova copertina del libro pubblicato da Editrice Nord

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Qui si innamora del suo datore di lavoro, il misterioso Mr. Rochester, ma la loro storia d'amore è ostacolata da segreti e colpi di scena. Un classico tra i romanzi del 1800. Trama, temi e significato di Jane Eyre: un'eroina indimenticabile Jane Eyre è molto più di una semplice storia d'amore. È un romanzo che affronta temi importanti come la condizione femminile nell'epoca vittoriana, la ricerca dell'indipendenza e dell'autonomia, la lotta contro le convenzioni sociali, il conflitto tra passione e ragione, e il significato della moralità e della religione. Jane Eyre è un'eroina forte, indipendente e appassionata, che sfida le convenzioni del suo tempo e lotta per affermare la propria identità. È sicuramente uno tra i romanzi del 1800 più significativi. L'Educazione Sentimentale di Gustave Flaubert: amore e disillusione nella Parigi del XIX secolo L'Educazione Sentimentale, pubblicato nel 1869 da Gustave Flaubert, è uno dei romanzi del 1800 più importanti della letteratura francese. È la storia di Frédéric Moreau, un giovane di provincia che si trasferisce a Parigi per studiare legge, ma che si lascia coinvolgere dalla vita mondana e dalle passioni amorose. Frédéric si innamora di Madame Arnoux, una donna sposata, e la sua ossessione per lei lo porterà a trascurare i suoi studi e le sue ambizioni. Uno tra i più importanti romanzi del 1800. Analisi e contesto storico de L'Educazione Sentimentale L'Educazione Sentimentale è considerato un romanzo realista, che offre un ritratto accurato e spietato della società francese del XIX secolo, in particolare della borghesia parigina. Flaubert descrive con maestria le illusioni, le delusioni, le ambizioni e le frustrazioni di una generazione che ha vissuto i rivolgimenti politici e sociali del 1848. Il romanzo è anche una riflessione sulla natura dell'amore, dell'arte e della vita stessa. Tra i romanzi del 1800, questo si distingue per la prosa. 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Temi, struttura e importanza di Middlemarch nella letteratura inglese Middlemarch è un romanzo ambizioso e complesso, che offre un ritratto dettagliato e realistico della società inglese del XIX secolo. George Eliot analizza con profondità psicologica i suoi personaggi, esplorando le loro motivazioni, i loro conflitti interiori e le loro relazioni. Il romanzo è anche una riflessione sulla natura umana, sul progresso, sul cambiamento sociale e sul ruolo dell'individuo nella storia. È uno dei romanzi del 1800 più importanti per la sua completezza e profondità. I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij: un capolavoro russo Tra i romanzi del 1800 più importanti e influenti, non si può non citare "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij. Pubblicato nel 1880, è l'ultimo romanzo dello scrittore russo, considerato da molti il suo capolavoro e uno dei vertici della letteratura mondiale. 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Diviso tra l'ammirazione per Napoleone e il desiderio di ascesa sociale, Julien intraprende la carriera ecclesiastica e quella militare, intrecciando relazioni amorose con donne potenti. Approfondimento su: Il rosso e il nero "Il rosso e il nero" è un romanzo di formazione, ma anche un'acuta analisi psicologica e una critica della società francese della Restaurazione, con le sue ipocrisie e le sue rigide gerarchie sociali. Stendhal, attraverso il suo stile asciutto e analitico, delinea un personaggio complesso e affascinante, diviso tra l'ambizione, l'amore e l'ideale di grandezza. Il titolo stesso, "Il rosso e il nero", è emblematico di questa ambivalenza, rappresentando le due possibili carriere di Julien (quella militare, in rosso, e quella ecclesiastica, in nero) o, secondo altre interpretazioni, la passione e la morte. Fonte dell'immagine in evidenza: Pixabay.

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