Ippocorno e altri racconti di Vincenzo Barone Lumaga | Intervista

“Ippocorno e altri racconti” di Vincenzo Barone Lumaga | Intervista

A Ricomincio dai libri, domenica 29 settembre 2024, l’editore Officina Milena ha inaugurato la sua nuova collana intitolata Pensiero Oscuro e destinata alla letteratura gotica con Ippocorno e altri racconti di Vincenzo Barone Lumaga, con i disegni dell’illustratrice,  Diana Daniela Gallese.  Ecco la nostra intervista. 

Il palco di Ricomincio dai libri

Nel corso della decima edizione della fiera del libro di Napoli, Ricomincio dai libri, alle ore 18.00 di domenica 29 settembre 2024, nello Spazio Fiammetta dell’Archivio storico di Napoli, l’editore Officina Milena ha ufficialmente inaugurato la sua nuova collana intitolata Pensiero Oscurodi Pensiero creativo, destinata alla letteratura gotica.

 Ippocorno e altri racconti

Così, a fare da capostipite e apripista alla nuova collana della casa editrice napoletana è stata la neo-raccolta Ippocorno e altri racconti, il nuovo libro dell’autore Vincenzo Barone Lumaga, che contiene al suo interno anche i disegni dell’illustratrice e direttrice della medesima collana, Diana Daniela Gallese.

Vincenzo Barone Lumaga e Diana Daniela Gallese e il loro apporto a Ippocorno e altri racconti

La relatrice della presentazione di Vincenzo Barone è sempre Diana Daniela Gallese che illustra nel vero senso della parola l’intento della silloge e ne chiarisce il contesto, aiutata e supportata nella sua esposizione dal contributo dell’autore, non solo scrittore, ma avvocato, batterista e di recente, dedito anche al linguaggio comico performante della stand up comedy.  Si dibatte, in questa piacevole discussione, prima del vero e proprio firmacopie dell’autore, di “luci e ombre”, dello “ scenario gotico connaturato alla metropoli partenopea”, della “lotta continua all’interno della natura umana tra l’abisso dell’inconscio e la superficie  della coscienza”.

La quarta di copertina di Ippocorno e altri racconti

Tra l’altro, nella quarta di copertina della raccolta in questione è possibile leggere la seguente descrizione: «Un flusso. Un flusso come la vita che scorre inesorabile, lenta o veloce che ci appaia, ma costante, immutabile. Non è di certo usuale definire un testo “un flusso”, non sarebbe collocabile nelle collane editoriali; eppure, questo testo, non è definibile in altro modo. Racconti intimissimi e brevi di persone che sentono il mondo altro. Flussi di coscienza, paranoie, ansie e angosce aggrappate scure e pesanti sulla schiena di chi le vive. Inquietudine e turbamenti, paure e confusione sono ingredienti necessari del testo. Una lettura quasi sospesa, che lascia il lettore vibrante a percepire le storie che legge, a Sentire ciò che i protagonisti vivono. Un magone che rimane incastrato sul petto, alza gli occhi dal libro, si guarda intorno turbato, un sospiro dopo ogni lettura, a cui segue un’inevitabile e necessaria, interminabile riflessione. Racconti intimissimi e brevi di individui comuni che si ritrovano in contesti e circostanze altre, come appartenenti, per metà, a un mondo altro».

L’intervista 

Ciao Vincenzo, oggigiorno, ti dedichi a tante attività. Sei laureato in Giurisprudenza, svolgi la professione di avvocato penalista a Napoli e oltre alla scrittura, ti dedichi alla musica e alla “stand up comedy”, esplorando nuove forme di espressione artistica, insomma, puoi essere considerato una personalità poliedrica e sfaccettata a tutto tondo, quale è però l’attività che senti di più affine a te o quella che ti rispecchia di più?

Come dicevi, da qualche anno ho intrapreso un percorso nella stand up comedy, iniziato molto per provare, in un periodo in cui cercavo forme di scrittura orientate alla performance live. E che al momento mi piace molto perché oltre ad avermi dato belle soddisfazioni mi consente di unire le due mie passioni, ovvero la scrittura creativa e la musica, e pure di recuperare il mio vecchio amore per la recitazione e il teatro. Inoltre è meno sedentario dello scrivere racconti, ma meno faticoso del suonare il basso, perfetto compromesso per un pigro con i sensi di colpa come me.

Che evoluzione ha subito il tuo stile di scrittore e come è cambiata la sua prospettiva a partire dai racconti “Le ore buie”, la tua prima opera, arrivando sino all’ultima Ippocorno e altri racconti secondo te?

Le ore buie raccoglieva racconti scritti nei primissimi anni, in cui stavo ancora acquisendo i cosiddetti “ferri del mestiere” e spesso ricalcando, volutamente o meno, lo stile dei miei autori preferiti all’epoca. I racconti di questo nuovo libro invece, tutti scritti dopo il 2013, a parte le ulteriori influenze di altri autori conosciuti e assimilati nel frattempo, spesso vanno un po’ al di là delle strutture e degli stili narrativi tradizionali. E, sotto il profilo del personale vissuto esperienziale, secondo me parametro essenziale per valutare qualsiasi scrittore, da Lovecraft a Barone Lumaga, è stato un decennio molto intenso e pieno di snodi cruciali della mia esistenza.

Prima di Ippocorno e altri racconti per Officina Milena hai già scritto sul tema horror i racconti Le ore buie, il thriller soprannaturale Lame di tenebra e il saggio sulla cultura weird Com’era weird la mia valle. Di cosa tratta il tuo ultimo lavoro e quale nuova consapevolezza e valore aggiuntivo porta con sé a tuo avviso?

Oggi, come ieri, nella mia narrativa mi interessa non tanto la paura intesa in senso tradizionale o superficiale, ma un concetto più impalpabile, che è l’inquietudine. Alcuni racconti contengono elementi e sviluppi che sconfinano nel soprannaturale, altri scenari distopici; la presenza, pressoché costante nelle storie, è un rapporto conflittuale del protagonista con la sua realtà, che spesso gli appare anche oscura e difficile da decodificare. A livello tematico si riflette il mio essermi ormai da anni insediato a Napoli nella zona del centro. Se in molti dei miei primi racconti la localizzazione geografica era sempre lasciata sul vago, in molte storie odierne soprattutto il centro antico della città è a tutti gli effetti protagonista, con tutte le sue vivide peculiarità e le paradossali contraddizioni

Perché i nostri lettori dovrebbero leggere la tua ultima opera?

Beh, intanto perché il mio editore, Moreno, ci ha tenuto tanto a pubblicarli, vincendo ancora una volta la mia pigrizia e ritrosia, e sarebbe un peccato non cogliere l’opportunità che lui ha voluto dare a queste storie per farle arrivare al grande pubblico;  poi, perché scriverli, oltre a darmi piacere, mi ha consentito di sostenermi e autoanalizzandomi in molti snodi cruciali della mia esistenza vissuti in questi anni, aiutandomi a superare molte mie inquietudini, e magari leggerli potrà dare diletto, sollievo e sostegno anche a voi. Poi, vorrei ricordare che in questo, a differenza dei libri che ho in precedenza pubblicato, c’è un valore aggiunto: le illustrazioni di Diana Daniela Gallese, un’artista che conosco e apprezzo dall’epoca della pubblicazione del suo adattamento in graphic novel di Sleepy Hollow, e con la quale desideravo da tempo collaborare. Lo stile di Daniela pesca da varie fonti e suggestioni ed è ricco di ombreggiature, chiaroscuri e gradazioni monocromatiche; per le illustrazioni del libro si è ispirata oltre che alle atmosfere dell’espressionismo tedesco anche agli input pittorici che ho suggerito in alcune storie (e che riconoscerete facilmente) e ho trovato il suo tratto perfetto per sottolineare visivamente le atmosfere delle varie storie.

Presenterai il tuo libro a breve nell’occasione della fiera dei libri di Napoli Ricomincio dai libri: una splendida piazza per proporre le proprie opere a un pubblico attento curioso rispetto alle novità del settore. Sei d’accordo?

Sono assolutamente felicissimo di presentare il mio nuovo titolo in anteprima proprio a Ricomincio dai libri, una manifestazione che conosco e sostengo sin dalle sue primissime edizioni che si svolgevano a S. Giorgio a Cremano, per iniziativa di un piccolo gruppo di appassionati e operatori del settore editoriale capitanati da Miriam Gison: è bellissimo vedere come questa idea, nata su piccola scala grazie all’impegno di un manipolo di sognatori e amanti della cultura, sia divenuta in pochi anni un evento editoriale tra i più importanti in Campania tra quelli dedicati all’editoria indipendente. Quindi sì, sono assolutamente d’accordo con te e non avrei potuto desiderare uno spazio migliore.

 Fonte immagine: copertina del libro 

 

A proposito di Clelia Moscariello

Clelia Moscariello nasce il 13 aprile nel 1981 a Napoli. Nel 1999 consegue la maturità presso il Liceo Classico Vittorio Emanuele II della stessa città e nel 2008 ottiene la Laurea in Scienze della Comunicazione con il massimo dei voti: 110/110 con lode. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, nel 2008 ottiene il diploma di consulente letterario e redattrice di case editrici da qui lavorerà fino a diventare giornalista pubblicista e collabora con le testate Periodico italiano magazine (www.periodicoitalianomagazine.it), Laici (Laici.it), “Il Giornale del ricordo” (www.ilgiornaledelricordo.it), “Il quotidiano nazionale indipendente L’Italiano news” ( https://www.litalianonews.it/), “Pink magazine Italia”, (https://pinkmagazineitalia.it/), "Eroica Fenice" (https://www.eroicafenice.com/)“Leggere: tutti”" (https://leggeretutti.eu/) ed il blog “Border Liber” (https://www.borderliber.it/) . Nel 2010 pubblica con Davide Zedda La Riflessione la prima silloge di poesie e racconti intitolata “L’ultima notte da falena”. Nel 2017 esce la sua seconda raccolta di poesie intitolata “Questa primavera” per Irda Edizioni. A luglio 2018 esce la raccolta di ballate, “Battiti”, per le Mezzelane Casa Editrice. A novembre 2021 esce la sua nuova raccolta di ballate e racconti, intitolata “Io non amo le rose”, pubblicata dalla “Pav Edizioni”. Attualmente, oltre al suo lavoro di giornalista, Clelia Moscariello collabora con diverse agenzie pubblicitarie ed editoriali come copywriter, tra le quali la DotGhost. Dal 2018 si dedica come autrice, blogger e come social manager alla sua pagina social “Psico Baci” riguardante le citazioni letterarie e la fotografia d’autore e al blog ad essa collegato: https://frasifamose.online/. È recente il suo esordio come conduttrice radiofonica presso diverse web radio, tra le quali “Radioattiva” ed “Extraradio”. Di recente, infine, ha conseguito una certificazione di recente in web marketing ed in social media marketing presso la scuola di Milano Digital Coach e collabora con il progetto “Amori.4.0” nel team di professionisti come giornalista e scrittrice, specializzata nelle tematiche di consapevolezza ed empowerment femminile, di mainstreaming di genere, di abbattimento degli stereotipi riguardanti l’educazione e di sensibilizzazione culturale relativa all’essere donna.

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