“La bambina sputafuoco” di Giulia Binando Melis è un romanzo edito da Garzanti e pubblicato lo scorso febbraio. “La bambina sputafuoco” non è un semplice romanzo per ragazzi ma è la storia di una bambina che grazie alla fantasia riesce ad affrontare la sfida più difficile di tutte per grandi e piccini: la malattia.
Giulia Binando Melis, scrittrice esordiente con una laurea in tasca in filosofia, è una ventottenne piemontese che, attraverso “La Bambina sputafuoco” ha deciso di condividere un pezzetto doloroso della sua vita, quando all’età di 9 anni, le viene diagnosticata una brutta malattia che la costringe a trascorrere lunghi mesi in ospedale.
La bambina sputafuoco – la sinossi
Siamo in un ospedale di Torino, reparto pediatrico. Mina, diminutivo di Martina, è una bambina di 9 anni, affetta da una brutta malattia; deve fare le chemioterapie, trascorrere lunghi mesi in ospedale, stare lontano dalla sorellina Olivia, dai nonni e dal suo paesello Campo San Giorgio, dove vive in campagna insieme ai suoi cavalli. Ma Mina è una bambina tosta, è un drago sputafuoco: ciò le permetterà di affrontare tutto con grande coraggio. La sua forza è l’amicizia che la lega al piccolo Lorenzo, un bambino ricoverato come lei per un brutto male. Mina è una grande amica anche del sacerdote che viene a far visita ai bambini di tanto in tanto: lei lo chiama “Signore del Tonno” perché le porta sempre il tonno in regalo, visto che lei lo ama molto. La fantasia aiuterà Mina e Lorenzo a vivere in mondo parallelo dove non ci sono siringhe, il Briovac (che lei ha battezzato con il nome di “Phil”), le medicine schifose, una fuga dalla realtà decisamente migliore di quella che i due amici provano a fare ma senza successo.
“Sono un drago verde, con gli occhi rossi e le pupille strette, ho delle lunghe punte su ali e coda e posso vedere ai buio per sputare fuoco sul dottor Guglielmo Tozzi sia di giorno che di notte. Il Signore del Tonno chiacchiera col papà di qualcuno, stanno seduti sui divani vicino alla macchinetta del caffè”
“La bambina sputafuoco” è un romanzo forte da leggere, per il tema che affronta, la malattia oncologica pediatrica. Il romanzo è scritto in prima persona dalla protagonista e usa un linguaggio infantile e leggero: il lettore vivrà la malattia di Mina attraverso i suoi occhi, quella di una bambina di 9 anni. La narrazione è fluida e la trama estremamente coinvolgente. Da leggere assolutamente.
Fonte immagine: Ufficio Stampa