La bambina venuta dalla foresta è il nuovo romanzo di Glendy Vanderah, edito da Newton Compton.
Si tratta di un libro che sta riscuotendo una grande fama mondiale, tradotto in ben quattro lingue.
Trama e presentazione del romanzo
Con il cuore a pezzi per la perdita di sua madre, Joanna Teale decide dedicarsi nuovamente ad una delle sue passioni, ossia la ricerca universitaria sugli uccelli che nidificano nelle foreste dell’Illinois. Una sorta di sfida con se stessa, con la quale dimostrare che un ostacolo non può fermarla.
La protagonista si getta a capofitto in questa nuova ed interessante impresa, che però viene improvvisamente interrotta dall’apparizione di una misteriosa bambina, che si presenta alla sua porta a piedi nudi e coperta di lividi. La piccola afferma che il suo nome è Orsa, e dice di essere stata mandata dalle stelle per assistere a cinque miracoli.
La trama è ricca e suggestiva, misteriosa e fantasiosa al tempo stesso, nulla è lasciato al caso: parola dopo parola, pagina dopo pagina, il mondo reale, spesso doloroso e difficile da comprendere, si mescola con qualcosa di estremamente straordinario, ispessendosi di significato e bellezza.
Jo e Orsa, le due protagoniste, sono due essenze segnate da cicatrici e dolori. Jo in cerca di dimostrare a tutti e a se stessa che, nonostante tutto, al di là del dolore, può ancora vivere in modo normale; dal canto suo, Orsa, alla ricerca di miracoli e meravigliosamente ammaliata.
La bambina venuta dalla foresta è un libro molto interessante, profondo, che tocca gli angoli più nascosti del cuore, riuscendo a tenere alta l’attenzione. Con stupore, meraviglia e anche un alone di mistero, la protagonista “accompagna” il lettore in un vero e proprio viaggio esistenziale e personale, costituito da tanti tasselli, uno diverso dall’altro.
Tutto confluisce in una narrazione ricca di elementi di risonanza, belli e a tratti tristi.
La protagonista darà prova della propria forza dopo la perdita della mamma. Il dolore che prova non ferma il suo lavoro di etologa a contatto diretto con la natura, nella quale si immerge senza remore.
Tanti i temi trattati, di notevole spessore, sui quali l’autrice si sofferma con una particolare sensibilità, che arriva dritta fino al lettore.
Toccare i cuori e al contempo accarezzarli non è facile, e farlo attraverso le parole ancor meno. In questo riesce bene Glendy Vanderah in un romanzo che sprigiona emozioni, ammaliando e alimentando ragionate riflessioni di forte spessore. L’impasto linguistico che l’autrice crea, ha la capacità di descrivere ed identificare in modo coinciso e chiaro i luoghi ed i personaggi dello splendido romanzo, coinvolgendo emotivamente ma anche razionalmente, il lettore.
È un po’ il “miracolo della scrittura”, così come il quinto miracolo con il quale familiarizza il lettore, scorrendo tra le pagine del romanzo.
Ovviamente il finale sarà tutto da scoprire, ma presenta delle ottime premesse.
Immagine in evidenza: ufficio stampa