La casa delle sirene di Valeria Galante | Recensione

La casa delle sirene di Valeria Galante | Recensione

Valeria Galante è lo pseudonimo utilizzato da Diana Lama e Diego Lama, due scrittori napoletani, nonché fratelli, i quali hanno lavorato insieme alla stesura del romanzo La casa delle sirene. I Morelli, una famiglia napoletana, pubblicato nel giugno 2023. Tuttavia, i fratelli Lama hanno svelato la loro identità soltanto quest’anno, con la pubblicazione del secondo romanzo della saga che racconta la storia della famiglia Morelli, uscito sul mercato nel giugno 2024 e intitolato La casa della colpa.

La trama

Napoli, 1850. Elvira, accompagnata da suo marito Giuseppe, percorre in carrozza via Caracciolo per raggiungere il quartiere di Chiaia, dove l’attende la sua nuova dimora: casa Morelli. Elvira è una giovane donna originaria del centro di Napoli, la quale ha dovuto sposare un uomo ricco, Giuseppe Morelli, per aiutare la propria famiglia in seguito alla morte del padre. Così, il matrimonio, la sua unica via di fuga dalla povertà, la conduce in una parte della città totalmente diversa dalla sua e che non può fare a meno di ammirare. Il romanzo segue le vicende della famiglia Morelli nel corso degli anni, composta dal capostipite Amedeo e i suoi tre figli Antonio, Giuseppe e Luigi, che hanno trovato la ricchezza grazie all’apertura di un negozio per la vendita di stoffe pregiate. Dal matrimonio tra Elvira e Giuseppe nasce Angela, la quale avrà una sorella più piccola, Giuseppina. Dopo Elvira, prima Angela e poi Giuseppina diventeranno le protagoniste della storia, la quale viene raccontata dal punto di vista delle donne Morelli.

La donna nel XIX secolo

Questo romanzo rispecchia a pieno il ruolo che la donna ha sempre ricoperto nella classica società patriarcale: quello di moglie e, successivamente, madre. La ricerca del matrimonio è ciò che detta ogni scelta delle protagoniste, a discapito dell’amore e della libertà. Tuttavia, Elvira, così come Angela, si sente schiacciata da una vita di cui pensa di essere prigioniera, più che protagonista, motivo per cui non riesce mai davvero a legare con le proprie figlie, che sono per lei un continuo rimando alla sua prigionia. Ma le donne della famiglia Morelli sono molto più di mogli e madri: sono personaggi pieni di vita e di sogni, con la voglia di essere travolte dal mondo, di sentirsi libere, apprezzate e amate. Nonostante condividano pressoché gli stessi desideri, purtroppo si sentono sempre molto sole, perché il loro senso di responsabilità verso la famiglia le porta a nascondere i propri sentimenti contrastanti. Ecco perché sono costrette a fantasticare in silenzio, cercando qualche piccola gioia a cui concedersi di nascosto, ogni tanto.

La Napoli dell’Ottocento

Attraverso le descrizioni forniteci dagli autori non è difficile immaginare come fosse la Napoli ottocentesca. Il centro storico viene descritto come affollato e caotico, molto simile a quello odierno, anche se percorso da carrozze piuttosto che da macchine. Anche il quartiere di Chiaia sembra essere lo stesso, più tranquillo del centro ma comunque pieno di negozi rinomati e con un lungomare perfetto per respirare un po’ di buona aria di mare, molto apprezzata dalle nostre protagoniste. Se si chiudono gli occhi, dopo aver letto La casa delle sirene, sembra quasi di poter tornare indietro nel tempo, in una Napoli eterna.

Fonte immagine: IBS

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