La contea è un libro di Luigi Giorgino, edito da ilLibraio .
Trama
“Il romanzo narra le vicende della dinastia di una piccola contea della terra d’Otranto: Lecce. Ai normanni si deve la rinascita della città e la sua crescita d’importanza dopo secoli bui, con la costruzione di mura, palazzi, cattedrali e conventi.
Dal 1140 le vicende della contea si intrecciarono con quelle del Regno di Sicilia di cui faceva parte: dalla relazione tra l’erede al trono Ruggero ed Emma, figlia di Accardo II, signore di Lecce, nacque Tancredi, ultimo re normanno di Sicilia.
La famiglia dei conti di Lecce, che nelle continue ribellioni baronali era sempre stata alleata di re Ruggero II, divenne alla sua morte (1154) protagonista della ribellione contro suo figlio Guglielmo I, poi detto ‘Il Malo’, con conseguenze drammatiche”.
La contea. Storie d’arme e d’amore in terra d’Otranto. Tra passato e presente
La trama si snoda attraverso vicende legate a personaggi reali mescolati ad altri di fantasia, secondo un ritmo incalzante che rende tutto dinamico, avvolgente ed interessante. S’intrecciano abilmente vicende storiche e quindi realmente accadute, ed episodi di fantasia, nati dall’abile penna dello scrittore.
Il romanzo, il cui titolo completo è, La contea. Storie d’arme e d’amore in terra d’Otranto, è un libro che incuriosisce con semplicità e senza troppi artefatti, con una storia interessante e suggestiva al tempo stesso. Ogni pagina insegna il valore del coraggio, dandogli significato e attribuzioni diverse per quanto possibile.
Il personaggio cardine del libro segue i saggi consigli di un frate di nome Paolo; entrerà a servizio dei Conti di Lecce, per poi diventare cavaliere. Nel contempo, grazie ad una serie di vicissitudini imparerà a districarsi tra l’impeto “furioso” delle passioni alle quali spesso non si riesce a sfuggire e la forza costante e travolgente dell’amore, tra bellezza, consapevolezza e difficoltà. Il bello che prende forma man mano che le cose accadono, così come il brutto che è sempre lì … in agguato. Una cosa è certa e aggiunge una ulteriore verve al romanzo: tutto avviene in un’epoca di fondamentale importanza per la Storia del regno del Sud e del nostro Paese.
La contea. Storie d’arme e d’amore in terra d’Otranto insegna che la storia fa sempre parte del presente, e riesce a far sentire il proprio eco e la sua costante presenza.
Luigi Giorgino crea un “gioco letterario e narrativo” di effetti ed immagini reali e presenti, vere e passate, ma anche immaginarie e contestualizzate allo stesso tempo, dando luogo ad una serie di significati ripensati che offrono varie visioni al lettore che, come detto all’inizio, non si annoierà mai durante la lettura di questo romanzo.
Ogni episodio e ogni personaggio si trasforma a seconda di quanto il passato ed il presente riescano a mallearli stimolando e solleticando l’interesse ma, soprattutto, coinvolgendo chi legge.
Immagine in evidenza: IlLibraio