La forma dell’acqua di Andrea Camilleri I Recensione

La forma dell'acqua di Andrea Camilleri

La forma dell’acqua è un libro di Andrea Camilleri, noto scrittore e sceneggiatore italiano.

La prima edizione de La forma dell’acqua è uscita nel 1994 per Sellerio; il libro è un’ottima occasione per chi vuole approcciarsi alla lettura di Camilleri. Un viaggio nel passato, una vera e propria catarsi a ritroso nel tempo, che permette di rivivere la genesi di Montalbano e di tutti i personaggi che vi si affiancano, scoprendoli passo dopo passo.

La forma dell’acqua di Andrea Camilleri. Trama

Pino Catalano e Saro Montaperto, sono due geometri che per necessità fanno il lavoro di munnizzari in una zona malfamata, la mànnara, luogo di ritrovo di prostitute, trovano in un’auto il cadavere di un uomo con gli abiti discinti che essi conoscono bene essendo un noto uomo politico: l’ingegner Luparello”.

Si tratta del primo omicidio letterario di Andrea Camilleri, una storia intrecciata, all’interno della quale il lettore avrà modo di perdersi tra le pagine, sin dall’inizio, tra intrighi, segreti, e anche un pizzico di ironia, che grazie alla sensibilità e alla spiccata intelligenza dell’autore Andrea Camilleri, riuscirà a catturare l’attenzione di chi legge, creando la giusta suspense.
Leggendo La forma dell’acqua tutto all’improvviso diventa vivido, reale, quasi come se potesse esser toccato, anche se molto malinconico. Montalbano è alle prese con la prima indagine… si tratta di morte naturale? O omicidio? Il giovane commissario riuscirà a scoprire la verità? Ma per farlo si confronterà con una serie di personaggi di stampo pirandelliano, ognuno dei quali indossa una maschera, che in molti casi nasconde la vera identità.

Un escamotage di Andrea Camilleri utile per creare un perfetto “gioco” di intrecci tra vincitori e vincitrici, che porterà ad un finale sorprendente.

La forma dell’acqua e l’impronta “pirandelliana”

Per quanto riguarda Luigi Pirandello, Camilleri respira gli stessi odori, calpesta la stessa terra del noto autore, tocca gli  stessi ulivi saraceni e nodosi, ascolta le stesse favole. E poi lo conosce attraverso i racconti dei suoi genitori e della nonna Carolina e attraverso i suoi  stessi di occhi, per questo filologi e letterati sono concordi nel credere che molti personaggi di Camilleri, abbiano qualcosa in comune con quelli dello scrittore italiano.

Le due caratteristiche principali de La forma dell’acqua sono, oltre alla caratterizzazione dei personaggi, il linguaggio misto italiano-siciliano utilizzato da Camilleri e sia il fatto che non si parli mai di Mafia, anche se in alcuni passaggi la si “intravede” comunque. Un aspetto da non sottovalutare, che spesso è utilizzato per catturare l’attenzione dei lettori.

La forma dell’acqua è un libro semplice, anche per chi si approccia per la prima volta alla lettura di Andrea Camilleri; la narrazione è facile e la trama affascinante. Anche in questo libro, Camilleri riesce a proiettare il lettore in una storia intricata ma ricca di sentimenti, aspetti positivi e negativi al tempo stesso, spesso denotati da espressioni sicule che però si comprendono perfettamente e donano semplicità al libro.

Ricordiamo che Andrea Camilleri è stato uno scrittore e uno sceneggiatore che ha praticato il giallo e l’intreccio con una facilità d’inventiva e sceneggiatore ad un’ironia e un’intelligenza di scrittura che rendono “divertente” anche il giallo. Ovviamente al centro della storia c’è un evento sul quale indagare, ma proprio intorno ad esso si generano una serie di prospettive che rendono tutto perfetto e leggero.

 

Immagine in evidenza: foto personale

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