La guerra dei papaveri di R. F. Kuang | Recensione

La guerra dei papaveri di R. F. Kuang | Recensione

La guerra dei papaveri di R. F. Kuang è il primo volume di una trilogia fantasy caratterizzata da un’ambientazione estremamente particolare, ispirata alla Cina del XX secolo.

Con questa trilogia ci troviamo di fronte a un fantasy unico nel suo genere: gli eventi trattati traggono ispirazione dalla seconda guerra cino-giapponese (1937-1945), ma vengono rivisitati nell’ottica fantastica. È questa una caratteristica peculiare dell’autrice, parlare della storia osservandola attraverso la lente del fantasy, creare storie fittizie per parlare di argomenti attuali a cui tiene particolarmente. Con La guerra dei papaveri di R. F. Kuang ci troviamo nell’Impero del Nikan, un paese sull’orlo della guerra e all’interno del quale la disuguaglianza sociale può fare la differenza tra la vita e la morte. La gente non si ribella a questa realtà dei fatti, nessuno osa provare a cambiare la propria posizione, nessuno tranne Rin.

«Ebbene, che andasse pure a farsi fottere l’ordine celeste delle cose. Se sposare un vecchio laido era il suo ruolo prestabilito sulla terra, allora Rin era determinata a riscrivere tutto.»

R. F. Kuang, l’autrice

Rebecca F. Kuang è un’autrice cinese-statunitense, nata a Canton, in Cina, nel 1996. La scrittrice ha frequentato università prestigiose: ha studiato a Cambridge e Oxford ed è attualmente impegnata a conseguire un dottorato all’università di Yale. La trilogia de La guerra dei papaveri costituisce il suo esordio come scrittrice ed è composta da La guerra dei papaveri (2020), La repubblica del drago (2021) e La dea in fiamme (2022), tutti pubblicati in Italia da Mondadori. R. F. Kuang ha poi scritto altri due volumi, entrambi standalone, Babel (2023) e Yellowface (2024). Nonostante la giovane età, R. F. Kuang è stata autrice bestseller per il New York Times e per il Sunday Times e ha vinto numerosi premi come il Nebula, il Locus, il Crawford e i British Book Awards.

La guerra dei papaveri, la trama

La protagonista de La guerra dei papaveri è Rin, una giovane ragazza orfana proveniente da una delle province più povere dell’Impero del Nikan. Costretta a vivere con degli zii che la sfruttano e maltrattano, Rin è determinata a cambiare il proprio destino, soprattutto per sfuggire a un matrimonio combinato con un uomo molto più grande di lei. La ragazza è decisa ad entrare nell’accademia militare più prestigiosa del paese, Sinegard, ma per farlo deve prima superare a pieni voti il kējǔ, un esame estremamente difficile per il quale non si è mai potuta preparare. Visti il poco tempo a disposizione e la sua provenienza, Rin è costretta a studiare molto più duramente degli altri, arrivando persino a farsi del male pur di restare sveglia per prepararsi.

Ma con l’ingresso all’accademia i problemi di Rin non fanno che aumentare: essendo l’unica ragazza dalla pelle scura in un contesto pieno di giovani ricchi e aristocratici, viene presa di mira non solo dagli altri studenti, ma anche dai professori. Nonostante ciò, la nostra protagonista si rifiuta di tornare indietro, farà di tutto pur di restare a Sinegard ed entrare a far parte dell’esercito. È qui che, grazie a un professore che tutti ritengono matto, Rin approccerà l’antica e leggendaria arte sciamanica; scoprirà che le divinità che tutti ritengono morte sono in realtà più vive che mai e attingerà da queste ultime un potere che non avrebbe mai immaginato. Quando la guerra con la Federazione di Nugen è alle porte, la ragazza dovrà a tutti i costi imparare a utilizzare queste nuove abilità, anche se con queste rischia di sacrificare la sua stessa umanità.

«“Voglio nascondermi. Voglio che qualcuno mi dica che sarò al sicuro, che questo è solo uno scherzo, un brutto sogno”.
In quel momento si rese conto che per tutto quel tempo aveva giocato a fare la soldatessa, fingendo di essere coraggiosa.»

La trilogia de La guerra dei papaveri di R. F. Kuang è un racconto di guerra: guerra contro i propri nemici, ma anche guerra contro sé stessi e i propri impulsi. Rin non è certamente la tipica protagonista che piace a tutti, è imperfetta sotto moltissimi aspetti, commette molti errori e fa fatica ad accettarlo. La stessa umanità contraddistingue anche gli altri personaggi del romanzo, ai quali è difficile non affezionarsi. Siamo di fronte a dei ragazzini che si ritrovano costretti a combattere una guerra devastante, costretti a prendere decisioni difficili per la propria salvezza e che, nel corso della storia, dovranno sopravvivere a molte atrocità.

R. F. Kuang non cerca in alcun modo di indorare la pillola: ci descrive la guerra in tutte le sue sfaccettature, anche quella più cruda e violenta, trasportando il lettore al centro di questo conflitto. Nel complesso, La guerra dei papaveri non è affatto una lettura leggera, ma è una storia che spingerà il lettore ad andare avanti pagina dopo pagina, ansioso di scoprire cosa ne sarà di Rin e di tutti coloro che la circondano.

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A proposito di Martina Di Costanza

Studentessa di Mediazione Linguistica e Culturale presso l'Università degli Studi di Napoli l'Orientale.

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