La Musica di Crumb è il terzo volume della raccolta uscita nel 2015 per le Comicon Edizioni interamente dedicata al visionario, magmatico e surreale genio di Robert Crumb.
Classe 1943, il fondatore del fumetto underground americano – diventato celebre, tra l’altro, per essere stato il creatore di Mr. Natural e Fritz il Gatto, oltre che per aver stravolto il linguaggio della nona arte, ispirando innumerevoli artisti tra i quali Andrea Pazienza – ha sincretizzato tra le sue tavole affollati scenari traboccanti di nevrosi, depressione e lampi lisergici, erotismo goliardico e narrazioni scomode; e spesso e volentieri, il suo segno dinamicamente solido ha delineato biograficamente il ritratto intimo di un vorace fruitore e collezionista di una musica da lui amatissima che proviene dritta dalla tradizione americana: dal blues delle origini, al folk e al country, fino al jazz della prima ora. Un accanimento passionale che costa al fumettista una vita segnata dall’alienazione, aggrappata ad un fondamentalismo sonoro che nulla vuol sapere del mainstream e che, in perfetta coerenza con la corrente artistica di cui è creatore, vive di sé stessa, alimentandosi della sua adorazione nei confronti di forme consolidate quanto rivoluzionarie.
La Musica di Crumb – La Recensione
Sin dalla storia di apertura, Così è la vita, è chiara e genuina la volontà immersiva del narratore in una dimensione lontana dal presente, profondamente sentita come attualissima. Il dramma che permea la sorte del cantore di blues alla ricerca di fortuna, parimenti contraddistingue quella del bluesman che ha conosciuto la beatitudine di uno straccio di successo, e ritrae perfettamente l’esistenza dello stesso Crumb, in preda alla smaniosa necessità di ritrovare, ricostruire e protrarre un passato la cui colonna sonora detiene il potere di alleviare il dolore dei sensibili, cancellando la distorsione artefatta di tempi che si rivelano moderni unicamente nella loro obbligata frenesia. Un diario diretto e sincero, in cui l’artista mette a nudo l’eccitazione del potersi ritrovare tra i solchi di un vinile che l’oblio di un mondo distratto rischia di inghiottire e di sottrarre così alla memoria, alla storia e al cuore di chi, sulla propria strada, non ha incontrato e riconosciuto i propri demoni né, di conseguenza, ha potuto nutrire in sé la speranza della propria salvezza.
Insieme alle storie, sono incluse numerose, bellissime illustrazioni: tra di esse, i celebri ritratti dei vecchi bluesmen, simili a figurine di calcio dal sapore vintage, in bianco e nero ed a colori, racchiuse ognuna come in un’essenziale edicoletta votiva, quasi a consacrarne la laica sacralità ed a favorire la diffusione di un ipotetico vangelo delle dodici battute. Gli elementi della musica stessa vengono tradotti nel linguaggio fumettistico di Crumb attraverso segni tracciati secondo ritmo ed equilibrio formale, carichi di un’energia che irrompe nei canoni più noti della narrazione a fumetti, scuotendo le tavole con originalità ed emotività dirompenti.
Un’opera da leggere e da osservare nei dettagli, fin tanto da scorgere, all’orizzonte dell’ennesima tempesta creativa, la figura di un bluesman dimenticato che, chitarra in spalla, fa ritorno dal passato dell’Umanità per restituirle la poesia perduta.

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