Aldo di Mauro presenta il nuovo romanzo La signorina nel chiostro di San Domenico Maggiore, nell’ambito dell’iniziativa In-chiostro.
«Conoscere il passato di una persona ce la rende più vicina». Questa frase pronunciata da Aldo di Mauro può riassumere la presentazione del suo ultimo romanzo La signorina, avvenuta venerdì 11 settembre a San Domenico Maggiore nell’ambito dell’iniziativa In-chiostro che, fino alla fine del mese, promuove l’importanza della lettura e della carta stampata come strumento di rinascita dopo i mesi difficili del lockdown.
Aldo di Mauro, biografia e opere dell’autore
Nato nel 1947 a Napoli, città dove attualmente vive, Aldo di Mauro è una personalità con un ampio ventaglio di interessi: letteratura, musica, filosofia, poesia e molto altro.
Esordisce come poeta nel 1970 con la raccolta Parole e Cose e nel 2001 pubblica per Tullio Pironti Editore Tracce di Vita, che gli vale il premio letterario dell’associazione internazionale Emily Dickinson. Tra il 2006 e il 2007 pubblica la raccolta Occhi negli occhi e il romanzo Ma tu chi sei, che gli vale un sacco di recensioni entusiastiche. Va anche segnalato il saggio Elogio della filosofia del 2007.
Dal 1982 è iscritto alla S.I.A.E ed è autore di numerose canzoni, nonché di commedie e monologhi teatrali.
La signorina. Romanzo di una Napoli che non esiste più
La signorina (sottotitolo: storia di una pianista d’altri tempi) è stato presentato a San Domenico Maggiore in un incontro coordinato dal giornalista Giuseppe Giorgio, il quale l’ha definito «un romanzo di formazione di una donna di altri tempi». La protagonista è, per l’appunto, una donna che vive nei pressi del conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Ella passa gran parte del suo tempo isolata, suonando il pianoforte e cimentandosi in brani di musica classica e napoletana. La monotonia della sua vita sembra spezzarsi quando inizia a frequentare un giovane uomo, anch’egli pianista, ma una rivelazione è destinata a rimettere tutto in discussione. Una vicenda narrata sullo sfondo di una Napoli riconoscibile in ogni sua strada e via.
Nel descrivere il suo romanzo Aldo di Mauro insiste sul tema del passato. Un qualcosa che nei tempi odierni sta scomparendo, soprattutto all’interno delle famiglie.
«Nelle famiglie dove non si dialoga non c’è storia. I figli conoscono i genitori nella loro veste genitoriale, ma i genitori non conoscono i loro figli». Da questa massima l’autore ci conduce lungo un viaggio nella Napoli degli anni ’50, mostrando foto di persone e oggetti di quei tempi confinati in una dimensione archeologica come la vammana, la levatrice che aiutava le donne a partorire in casa o i grandi televisori che appartenevano alle famiglie benestanti di ogni condominio le quali invitavano le altre a guardare le prime trasmissioni della RAI. Ma viene rievocato anche il momento delle periodiche, riunioni che avvenivano nelle case private delle famiglie dove spesso e volentieri si recavano le donne nella speranza di trovare marito oltre a contenere, al loro interno, momenti dedicati alle esecuzioni di canzoni del repertorio napoletano e a divertenti poesie comiche che rivivono grazie alla partecipazione del cantante e musicista Mario Maglione, che ha reinterpretato la celebre Malafemmena di Roberto Murolo e dell’attore Piero Catalano, che invece ha letto alcuni componimenti dal sapore burlesco.
Una Napoli perduta, sommersa e confinata nel passato, ma mai dimenticata. Questo è il ritratto della città di Partenope che si ritrova ne La Signorina, dove i momenti di unione e solidarietà tra famiglie erano più forti dei tempi odierni e che Aldo di Mauro fa rivivere a chi ha vissuto quegli anni e che fa riscoprire alle veloci e ipertecnologiche generazioni odierne.
Immagine copertina: ufficio stampa