La suggestiva cornice del Castelnuovo di Napoli e la calorosa accoglienza di Giuseppe Branca e Maria Avitabile, giovani cuori pulsanti della GM Press, hanno dato il via al viaggio di Paolo Gisonna sull’onda del suo nuovo libro, che vede proprio protagonista il cuore. Quelle che l’autore definisce conversazioni cardiache ornano il suo scritto L’amore ha i baffi blu, titolo bizzarro e dalla medesima attrattiva delle sue due precedenti pubblicazioni, L’uomo senza ricordi e Il dio con gli occhiali rotti. Cambia radicalmente registro Paolo Gisonna nell’opera pubblicata per la GM Press, riaffondando le nude mani nella comicità e nell’ironia tipiche della sua indole.
Il meglio di sé Paolo Gisonna lo aveva regalato alle onde radiofoniche di Rai Radio 2, nonché al supporto nella realizzazione di testi di successo per numerosi artisti, tra i quali lo stesso Fiorello. Questa la sua vita a Roma, ma nato a Napoli, l’autore di L’amore ha i baffi blu vi ritorna oggi con il nobile proponimento di «cercare di rinascere nella mia città come Eroico Fenice». Parte attiva di un processo di rinascita, il suo nuovo libro è fonte di divertimento come di riflessione di una tematica ossessionante al tempo degli schermi digitali.
L’amore ha i baffi blu di Paolo Gisonna
Il titolo sembra gli sia stato ispirato dall’incontro di un gruppo di ragazzini in metro, alla stazione Toledo. Nella foga uno di loro persisteva nell’indignazione del tipico «ha visualizzato senza rispondere». I baffi blu (realizzati sulla coperta nella riproduzione grafica di Serena Ercole) rappresenterebbero dunque i segni indelebili di quel senso di abbandono che i disperati amanti dell’oggi rinfacciano alle rispettive metà. Questo manuale si fa Ars amatoria del tempo ipermoderno, giocando con ironia e semplicità sulle indagini di vita reale portate avanti da Paolo Gisonna nel corso della preparazione del suo libro. «Sarei figlio di Ovidio, o meglio nipote».
Nella velocità della tecnologia si sente a disagio, ma non nega di aver detto in alcuni casi «questa cosa l’ho fatta anch’io». Tra le regole d’oro di queste conversazioni cardiache regna sovrana la tendenza a «pensare con la testa degli altri». Un semplice “ciao” diventa ai nostri occhi veicolo di speranze e scrigno di un celato misterioso e attraente. Da qui la dipendenza, il disagio del doppio legame, fonte di avventure e disavventure raccontate con mordace ironia all’interno del libro. La stessa ironia che ha colpito lo scrittore umorista Pino Imperatore, presente al primo evento di presentazione di L’amore ha i baffi blu. Con veraci sentenze napoletane ha ribadito il tratto tragicomico di quella che è ormai dipendenza.
A supportare con basi scientifiche la tesi di Paolo Gisonna, la sessuologa e psicoterapeuta Valentina De Maio, che cita a suo vantaggio il primo assioma della comunicazione umana: non si può fare a meno di comunicare. Che sia tramite il linguaggio verbale, non verbale, paraverbale, non c’è scampo. La comunicazione tramite sistemi digitali però riduce la conversazione a mera trasmissione di vocaboli, lasciando perdere quelle espressioni e intonazioni che supportano la comunicazione vis-à-vis. È un viaggio che ci ha portati dai graffiti delle prime caverne alle emoticon. I problemi che nascono dalle coppie dell’oggi sono prevalentemente legati a questa dimensione di mutismo emozionale, ai like strategici. Tutto questo è materiale esilarante all’interno del libro, ma che, come afferma il consigliere comunale Andrea Santoro, ci deve far riflettere. Strappa un sorriso, ma tante sono le finestre spalancate sulla nostra società.
Sono anche sviluppi positivi quelli della tecnologia illustrata da Paolo Gisonna. Tra questi, la possibilità data ai più timidi di stringere un legame, di accorciare le distanze. Un accorciare che a lungo andare cade nella banalizzazione del rapporto. Alcuni di questi passi sono stati letti nel corso della presentazione dal comico Luca Sepe, il quale ha definito il loro autore dotato del «dono della comicità».
L’amore ha i baffi blu è un libro dedicato a chi è segretamente innamorato, a chi non lo è di nessuno, a chi non lo è di se stesso. Una lettura scorrevole ed esilarante sulle note di L’amore è blu dei The Renegades. «Chi più, chi più di me, piange con te, sorride con te. Lo sai, lo sai perché, se manchi tu è grigio per me».