Il Lazarillo de Tormes, il cui titolo completo è La vida de Lazarillo de Tormes y de sus fortunas y adversidades, è un’opera fondamentale della letteratura spagnola, considerato il primo esempio di romanzo picaresco. Pubblicato anonimo nel 1554, questo breve romanzo ha avuto un impatto enorme sulla letteratura europea, influenzando generazioni di scrittori.
L’autore anonimo del Lazarillo de Tormes: un mistero secolare
Uno degli aspetti più intriganti del Lazarillo de Tormes è l’anonimato del suo autore. Nonostante le numerose ipotesi e ricerche, l’identità dello scrittore rimane ancora oggi sconosciuta.
Le ipotesi sull’identità dell’autore: un frate, un umanista o…?
Nel corso dei secoli, sono state avanzate diverse ipotesi sull’identità dell’autore del Lazarillo de Tormes. Alcuni studiosi hanno suggerito che potesse essere un frate, a causa della forte critica anticlericale presente nell’opera. Altri hanno ipotizzato che fosse un umanista erasmiano, per via delle idee riformiste e della satira sociale. Altri ancora hanno proposto nomi di scrittori dell’epoca, come Diego Hurtado de Mendoza, Sebastián de Horozco o Juan de Ortega, ma nessuna di queste attribuzioni è stata finora confermata con prove certe.
La pubblicazione del Lazarillo de Tormes: edizioni, censure e successo
Le prime edizioni del 1554: un successo immediato
Le prime edizioni conosciute del Lazarillo de Tormes risalgono al 1554. Furono pubblicate in quattro diverse città: Alcalá de Henares, Burgos, Medina del Campo (questa è un’edizione ipotetica, non pervenutaci) e Anversa. È probabile che esistesse un’edizione precedente, del 1552 o 1553, ma non ne sono state trovate tracce. Il libro ebbe un successo immediato, fu ristampato numerose volte e tradotto in diverse lingue (francese, inglese, olandese, tedesco, italiano).
La censura dell’Inquisizione e le edizioni espurgate
Nel 1559, l’Inquisizione spagnola inserì il Lazarillo de Tormes nell’Indice dei libri proibiti, a causa della sua critica alla Chiesa e della rappresentazione di personaggi immorali. Nel 1573, fu permessa la pubblicazione di una versione espurgata, priva dei capitoli IV e V (considerati i più irriverenti) e di altri passaggi ritenuti offensivi. La versione integrale del Lazarillo non fu pubblicata in Spagna fino al XIX secolo.
Trama e struttura del Lazarillo de Tormes: l’autobiografia di un “pícaro”
Il prologo e i sette trattati: la struttura narrativa
Il Lazarillo de Tormes è strutturato come un’autobiografia fittizia, scritta in forma epistolare. Il protagonista, Lázaro de Tormes, racconta in prima persona la sua vita, dalla nascita in una famiglia povera fino al matrimonio a Toledo. L’opera è composta da un prologo e sette capitoli (o “trattati”), di lunghezza variabile.
I padroni di Lázaro: un microcosmo della società spagnola
Nel corso della sua vita, Lázaro serve diversi padroni, che rappresentano vari strati della società spagnola del XVI secolo: un cieco astuto e crudele, un prete avaro, un hidalgo squattrinato e ossessionato dall’onore, un frate, un venditore di bolle papali (buldero), un pittore, un cappellano e un alguacil (ufficiale di giustizia). Ogni padrone rappresenta un vizio o un aspetto negativo della società, e Lázaro impara da ciascuno di essi lezioni di sopravvivenza, spesso a costo della sua innocenza e della sua morale.
Temi e significati del Lazarillo de Tormes: critica sociale, onore e sopravvivenza
La critica alla Chiesa e alla società del tempo
Uno dei temi principali del Lazarillo de Tormes è la critica alla società spagnola del XVI secolo, in particolare alla Chiesa e alla nobiltà. Lázaro, attraverso le sue esperienze, smaschera l’ipocrisia, l’avarizia e la corruzione di molti rappresentanti del clero e dell’aristocrazia.
L’apprendistato di Lázaro: dalla innocenza alla disillusione
Il Lazarillo è anche un romanzo di formazione (o, meglio, di “deformazione”). Lázaro, inizialmente un bambino ingenuo e innocente, impara gradualmente a sopravvivere in un mondo ostile, ricorrendo all’inganno, al furto e all’astuzia. La sua è una storia di disillusione e di perdita dell’innocenza.
Il tema dell’onore e della sua perdita
Un altro tema importante è quello dell’onore, un concetto fondamentale nella società spagnola del tempo. Lázaro, pur di sopravvivere, è costretto a rinunciare al suo onore, accettando compromessi e situazioni umilianti. Alla fine del romanzo, Lázaro raggiunge una certa stabilità economica e sociale, ma a costo della sua integrità morale.
Il Lazarillo de Tormes e il genere picaresco: caratteristiche e innovazioni
Il Lazarillo de Tormes è considerato il capostipite del romanzo picaresco, un genere letterario che si sviluppò in Spagna tra il XVI e il XVII secolo. Le caratteristiche principali del genere picaresco, tutte presenti nel *Lazarillo*, sono:
- Protagonista: un “pícaro”, un giovane di umili origini, astuto e disilluso, che vive di espedienti.
- Struttura autobiografica: il romanzo è narrato in prima persona dal protagonista.
- Realismo: la narrazione è cruda e realistica, e descrive la vita quotidiana delle classi sociali più basse.
- Critica sociale: il romanzo picaresco mette in luce i vizi e le ipocrisie della società.
- Intento satirico e morale: attraverso le avventure del protagonista, il romanzo picaresco vuole denunciare i mali della società e offrire un insegnamento morale (anche se in modo ambiguo).
L’eredità del Lazarillo de Tormes: influenza e fortuna dell’opera
Il Lazarillo de Tormes ha avuto un’enorme influenza sulla letteratura spagnola e europea. Ha inaugurato il genere del romanzo picaresco, che ha avuto numerosi seguiti e imitazioni nei secoli successivi (es. *Guzmán de Alfarache* di Mateo Alemán, *El Buscón* di Francisco de Quevedo). L’opera ha anche influenzato lo sviluppo del romanzo moderno, in particolare per la sua struttura autobiografica, il suo realismo e la sua critica sociale.
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