In questo articolo parliamo di tre libri di Kurt Vonnegut, famoso scrittore statunitense ricordato per aver sperimentato nel corso della sua produzione letteraria diversi generi, mescolando alcuni elementi tra di loro come la satira politica, il fantascientifico, il black humor e molto altro.
Kurt Vonnegut Jr. è nato ad Indianapolis l’11 novembre del 1922. All’età di vent’anni frequenta la facoltà di biochimica all’università Cornell, ma l’anno successivo abbandona tale scelta per potersi volontariamente arruolare nell’esercito durante la Seconda guerra mondiale.
Durante questo periodo venne fatto prigioniero durante l’offensiva delle Ardenne per poi essere trasferito in Germania. Durante quegli anni Kurt Vonnegut si è trovato ad assistere a orrori indimenticabili legati alla guerra tanto che questi verranno parzialmente trattati all’interno delle sue opere.
Durante gli studi condotti presso la facoltà di antropologia, trova lavoro come pubblicitario presso la General Electric. Nel 1952 pubblica il suo primo romanzo Piano Meccanico e nel mentre continua a svolgere diversi lavori. Arrivato alla metà degli anni ’60 pubblica i suoi romanzi più famosi come Mattatoio n. 5 e altre opere di questo genere che iniziano a discostarsi dai generi fantascientifici pubblicati precedentemente.
Il 10 aprile del 2007 perde la vita a seguito di un incidente domestico che aveva procurato diversi traumi cerebrali. Dopo la sua morte gli viene dedicata una biblioteca ad Indianapolis.
Dopo essere venuti a conoscenza di alcuni episodi autobiografici dell’autore possiamo consigliare la lettura di tre libri di Kurt Vonnegut.
1. Madre notte
Famoso romanzo di Kurt Vonnegut dal quale è stato tratto anche il film Confessione finale diretto da Keith Gordon. La narrazione si apre con Howard Campbell rinchiuso nel carcere di Gerusalemme nell’attesa di essere processato per crimini di guerra.
Howard è stato accusato di propaganda nazista e di conseguenza, a seguito di questo processo, decide di scrivere le sue confessioni spiegando di essersi trasferito insieme alla sua famiglia in Germania dopo la Prima guerra mondiale e aver assistito alla presa del potere da parte di Hitler.
Successivamente inizia a discutere della propaganda nazista in lingua inglese, diventando una sorta di portatore di tale propaganda. Tale azione compiuta da Howard Campbell viene messa in discussione poiché molte persone accusavano quest’ultimo di aver intrapreso tale scelta a seguito di un determinato orientamento politico, mentre altri affermano che è stata presa a seguito di esigenze come il controspionaggio statunitense.
2. Comica finale
Questo è il secondo tra i libri di Kurt Vonnegut ad aver avuto un adattamento cinematografico ovvero Comiche dell’altro mondo prodotto nel 1982. Protagonista di questa storia e Wilburn Rockefeller Swain, ed è anche la voce narrante di questo racconto che parla appunto della sua vita.
Racconta come lui e sua sorella gemella Eliza siano stati allontanati dal loro nucleo familiare a seguito della loro bruttezza, costretti a vivere da soli con domestici pagati dai loro genitori benestanti. I gemelli trascorrono la maggior parte del tempo insieme fin quando, durante il periodo adolescenziale, vengono separati.
Dopo l’allontanamento i fratelli intraprendono strade diverse: Elisa viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico, mentre Wilburn diventa presidente del paese. Una volta raggiunta tale carica Wilburn mette in atto il suo programma politico ovvero quello di una riassegnazione casuale di tutti i cittadini a nuove famiglie allargate. La situazione precipita nel momento in cui gli Stati Uniti si trovano ad affrontare un collasso economico e malattie.
3. Mattatoio n.5
Il libro è la testimonianza di ciò che ha vissuto l’autore durante il suo periodo di prigionia in Germania e i bombardamenti, vissuti in prima persona, di Dresda. Il racconto, oltre a presentare aspetti autobiografici in realtà si concentra su tematiche come quella del pacifismo e del valore effimero dell’esistenza. Il romanzo è stato candidato al premio Hugo e al premio Nebula.
Come già citato precedentemente, buona parte del racconto fa riferimento ad episodi autobiografici dell’autore durante la Seconda guerra mondiale. Inoltre, a seguito dei bombardamenti di Dresda l’uomo riesce a salvarsi rifugiandosi all’interno di una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio. La storia ripercorre la vita del protagonista, un americano medio affetto da un disturbo molto particolare.
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