Lo strano caso del maestro di violino è un avvincente romanzo dell’autrice Alessandra Carnevali, edito da Newton Compton.
Accenni alla trama
“I primi segnali della pandemia cominciano a farsi sentire, nel frattempo Adalgisa Calligaris riceve in commissariato la denuncia di Filippo Acquacheta: qualcuno ha rubato dalla tenuta della sua famiglia lo spartito di un’antica opera lirica, chiamata Rosamunda. Con l’aiuto dello zio Fortunato, lo spartito è stato cercato ovunque, ma senza successo. Il problema però, è che della reale esistenza dell’opera, non vi è alcuna prova. Lo zio di Filippo ne sarebbe infatti venuto a conoscenza in sogno, su indicazione di Giuseppe Verdi”.
Ecco che un -semplice furto-, si trasformerà in qualcosa di estremamente avvincente e lascerà col fiato sospeso…
Lo strano caso del maestro di violino: un’indagine che lascerà col fiato sospeso
Il romanzo è un intenso giallo, che sin dall’inizio coinvolgerà i lettori, catapultandoli in una storia apparentemente facile da risolvere, ma che rivelerà nel corso della narrazione il suo vero profilo.
Lo strano caso del maestro di violino è un libro che fa trattenere il fiato, e catturerà l’attenzione grazie alla bravura dell’autrice che ha saputo creare diversi intrecci e livelli propri del corpus narrativo.
Il romanzo sa essere anche divertente, probabilmente ciò è dovuto alla ben delineata caratterizzazione sia ambientale, sia dei protagonisti, un po’ strambi, primo tra tutti il commissario. La storia si svolge in un paesino umbro, una realtà incontaminata, ma che condensa in sé quella serie di pettegolezzi e maldicenze che spesso caratterizzano le piccole realtà dove il tempo sembra essersi fermato.
Il commissario è una donna dal carattere forte e deciso, e ciò si avrà modo di appurarlo leggendo il libro. Così come per gli altri personaggi, tanti, a volte difficili da ricordare proprio perché numerosi, anche la figura del commissario è ben delineata, caratterialmente ed esteticamente ed immaginarne l’indole non è difficile.
Sicuramente la donna spicca per intelligenza, e si fa spazio tra le vicende (a volte facili e a volte paradossali, come nel caso di questo romanzo) sulle quali indaga.
Tutto è perfettamente pensato e costruito, realizzato magistralmente con le parole, messe nero su bianco a formare l’amabile tessuto narrativo de Lo strano caso del maestro di violino.
Pur trattandosi di un giallo, il romanzo risulta abbastanza facile da leggere, grazie ad un linguaggio spesso contraddistinto dall’uso di termini dialettali o derivanti dal parlato comune. Ecco un altro elemento che conferisce quel carattere in più a tutto, dai personaggi, all’ambientazione, dalla vicenda che dà il via alla storia vera e propria, fino alla presenza dell’autrice che a tratti sembra una sceneggiatrice, per l’abilità con la quale “tesse” i fili di una – indagine fuori dal comune.
Regista di una storia che appare semplice ma si complica sempre di più con l’aggiunta di nuovi elementi, sino alla soluzione finale.
Tanti sospetti, indagini lunghe, non un unico filo conduttore, intensi livelli psicologici, suggestione ed emozione, dall’inizio alla fine.
Tra battute pungenti, altre sottilmente ironiche e diatribe varie su temi fortemente attuali, tutto confluirà in un finale ricco di colpi di scena, che sicuramente non deluderà gli appassionati lettori.
Immagine in evidenza: www.newtoncompton.com