Medicinalia di Francesco Gallina | Recensione

Medicinalia di Francesco Gallina | Recensione

Medicinalia è un libro di Francesco Gallina, pubblicato da Marco Saya.

Si tratta di un piccolo ma grande libro, si puó definire un opuscolo, al cui interno tante nozioni interessanti e ben strutturate, ma soprattutto spiegate con un linguaggio semplice e dunque accessibile a tutti.

Medicinalia è un atlante di medicina in versi, tra storia e mito, etica e cultura. La lettura del libro si propone come un “viaggio poetico attraverso la medicina”, quasi come se fosse un aspetto della letteratura da decantare e non solo da spiegare in modo “accademico”.

Medicinalia: storia, letteratura e nozioni mediche 

La medicina spiegata attraverso la letteratura, come detto poco più sopra, ma è anche quanto accade in un passaggio di Medicinalia, all’interno del quale: Boccaccio, Tasso, D’Annunzio, Metastasio, sono “interpellati” come canone da seguire per comprendere una cosa importantissima: lo studio del corpo umano, tastare il corpo di un paziente non è prerogativa di un uomo.
C’è del contemporaneo in questa importante parte del libro di Francesco Gallina. Come già avviene nelle pagine che precedono il breve trattato intitolato “Le donne”, la medicina è utilizzata per veicolare importantissimi concetti di vita vissuta, quotidianità, professione e addirittura trattati storici.

Mentre la narrazione procede, aprendo un mondo nuovo al lettore tra nozioni, spiegazioni e metafore poeticamente mediche, improvvisamente si palesa uno “specchio convesso”.
Una similitudine?
Un modo di dire?
Semplicemente il modo di intendere la medicina, trattandone in modo quasi ironico, oltre che sapientemente razionale e intellegibile, con una penna attenta propria dell’autore, che con maestria si muove tra i brevi capitoli che contraddistinguono le pagine di Medicinalia.

Il libro è così, aperto all’esterno, pronto ad accoglierne i caratteri tipici, quelli che riguardano una donna incinta, una persona che soffre con i nervi, tessendo per una serie di parallelismi storici e letterari, tra un girone dantesco e l’oscurità del Medioevo.

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