Michael Crichton, tra il tecno-thriller e il romanzo globale odierno

Michael Crichton

Michael Crichton, le opere di uno scrittore americano tra il techno-thriller e il romanzo globale di Stefano Calabrese

Stefano Calabrese, docente di Semiotica del testo e di Critica letteraria e letterature comparate dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha affrontato la questione del romanzo globale (o global novel) nel suo saggio www.letteratura.global, pubblicato nel 2005 dalla casa editrice Einaudi. La sua  ricerca è stata condotta per scoprire il nuovo romanzo nato durante l’Era della globalizzazione, con la (presunta) fine del postmodernismo letterario. In un mondo sempre più globalizzato, dove le comunicazioni avvengono tramite dispositivi informatici e la libera economia di mercato influenza ogni scelta delle grandi industrie, sembra che il romanzo abbia dovuto adattarsi ai nuovi media e alle nuove forme di comunicazione come il cinema, la radio, il fumetto o il web.

In www.letteratura.global sono elencati diversi autori che hanno contribuito alla nascita del global novel: Don DeLillo, Stephen King, Isabel Allende, Salman Rushdie e Michael Crichton. Diversa è la loro provenienza, DeLillo, King e Crichton sono statunitensi, Allende è cilena, mentre Rushdie è indiano, ma ha ottenuto la cittadinanza britannica. 

Michael Crichton e le sue opere, dinosauri, viaggi nel tempo, feroci pirati, civiltà perdute nella foresta, rapine ai treni e un guerriero arabo

King e Crichton rappresentano la sfera della narrativa fantastica. Mentre il primo predilige il genere horror (perché permette di far emergere l’elemento dionisiaco dall’inconscio in un mondo dominato da quello apollineo e razionale, come indicato da Kathrine Hume nel suo libro Aggressive Fictions), il secondo romanziere si è dilettato tra il tecno-thriller, la fantascienza e il genere storico.

Il suo romanzo più famoso è Jurassic Park (1990, dal quale Steven Spielberg trasse il celeberrimo film); ma egli ha scritto anche Andromeda (The Andromeda Strain, 1969), Il terminale uomo (The Terminal Man, 1972), La grande rapina al treno (The Great Train Robbery, 1975), Mangiatori di morte (The Dead Eaters, 1976), Congo (1980), Sfera (Sphere, 1987), Sol Levante (Rising Sun, 1992), Timeline (1999) e Preda (Prey, 2002). Ad essi si aggiungono anche altre pubblicazioni postume: L’isola dei pirati (Pirate Latitudes, 2009), Micro (2011), I cercatori di ossa (Dragon Teeth, 2017) e L’evoluzione di Andromeda (The Andromeda Evolution, 2021). 

Il romanzo di Michael Crichton  secondo Stefano Calabrese

Calabrese individua alcune caratteristiche del suo modo di  scrivere da un punto di vista narratologico-semiologico.

In primis, Crichton predilige una narrazione onnisciente eterodiegetica nelle sue opere (il narratore esterno non è coinvolto nella storia e si limita a raccontarla senza esprimere il proprio parere), l’unica eccezione è il racconto A Case of Study (1969), dove il medico protagonista occupa il ruolo di narratore ed esprime le sue considerazioni. L’altra caratteristica, del tutto postmoderna, è la connessione intertestuale che riannoda un «nuovo testo alla tradizione e lo trasformano abilmente in déjà-vu». Come aveva affermato Umberto Eco, attraverso le parole di frate Guglielmo di Baskerville ne Il nome della rosa, «un libro è spesso costituito da citazioni di altri libri» (come avviene con la stesura della tesi di laurea).

Andromeda si rifà a La Guerra dei Mondi (The War of the Worlds) di H.G. Wells, Il terminale umano al celeberrimo classico gotico Frankenstein di Mary Shelley, Congo si ricollega a Le miniere del re Salomone (King’s Solomon Mines) di Henry Rider Haggard (il romanzo avrebbe anche ispirato il personaggio di Indiana Jones e le atmosfere del film  I predatori dell’arca perduta), Jurassic Park è influenzato da L’Isola del Dottor Moreau sempre di Wells e Sfera è stato “clonato dai romanzi nautici” di Jules Verne. Infine, c’è la questione dell’equilibro interno alla vicenda tra le reazioni dei protagonisti e gli eventi che sconvolgono lo svolgimento; per esempio (attenzione a possibili spoiler), abbiamo l’eruzione vulcanica in Congo che distrugge l’antica città perduta, i dinosauri che prendono il sopravvento sull’isola di Nublar in Jurassic Park o l’arrivo di tempeste oceaniche in Sfera. 

La nascita dei non-luoghi, la semiologia e la critica letteraria unite per spiegare il successo del romanziere

Secondo il parere del professore universitario, le opere di Michael Crichton (appartenenti alla categoria del techno-thriller) hanno delle caratteristiche provenienti dalla letteratura gotica (le misteriose forze che agiscono in questi romanzi, oppure i protagonisti tagliati fuori dalle comunicazioni con il resto del mondo durante le loro imprese), da quella avventurosa (mondi esotici, antichi, lontani o perduti) e  da quella poliziesca (perché «l’intensità emotiva dell’agire è minore di quella conoscitiva, e ben tre romanzi sono basati su crimini»). 

Con le seguenti parole (contenute nel suo saggio www.letteratura.global), descrive le caratteristiche dei mondi immaginati dal romanziere e sceneggiatore statunitense, dei mondi che si manifestano come “non-luoghi”,  imitano quelli “reali” (per esempio, nei parchi di divertimento come Disneyland ci sono riproduzioni di luoghi esistiti o esistenti come il Far West o le isole caraibiche minacciate dai pirati):

«Non c’è dubbio che l’intertestualità generica abbia favorito, [..], un’ampia esportazione della sua opera: si tratta di scatole nere, serie testuali chiuse sul doppio e che si modellano su una specularità concorrenziale con la tradizione. Nel mondo di Michael Crichton tutto è gemellare, perché un testo verbale può trasformarsi in testo filmico prendendo a modello un’opera canonica della tradizione narrativa, e infine tradurla in un software per videogames. Ma nulla come la gemellarità e il bisogno di liquefarsi in un circuito di scambio simbolico  indicano il rarefarsi della realtà, di cui restano solo tracce [..] alfanumeriche, virtuali, sufficienti a creare nonluoghi simili a Jurassic Park, questo mondo controllato che imita il mondo naturale [..]: come nella immaginaria terra di Matrix, anche se qui il virtuale guarda al reale come a una riserva di scorie, di cui prima o poi sarà opportuna sbarazzarsene. Inutile precisare che a richiedere questa disintensificazione è anche il mercato, l’unico a potersi fregiare del titolo di villaggio globale.»

Calabrese ha individuato i motivi del successo di Michael Crichton. Risiedono nella  sua capacità di presentare al pubblico modelli letterari  già noti e «personaggi privi di asperità», nella presenza di una struttura narrativa costituta da cause ed effetti che muovono la vicenda e in un lieto fine che non è un raggiungimento di uno scopo, piuttosto un «interruttore omeostatico che riporta l’energia narrativa al punto di inizio». Tutto questo ha permesso all’ex-medico, divenuto scrittore e sceneggiatore hollywoodiano, di diventare uno degli autori che ha proposto un nuovo modo di scrivere e raccontare davanti ai notevoli cambiamenti socio-culturali degli ultimi decenni. 

Fonte immagine di copertina: Wikipedia Commons 

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A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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