Michael Dobbs torna con Il giorno dei Lord. Lo abbiamo recensito!
Michael Dobbs nasce nel 1948, ed è uno scrittore e politico britannico; dal 2010 è membro della Camera dei Lord. È autore di una trilogia a sfondo politico incentrata intorno a Francis Urquhart (House of Cards, To Play the King e The Final Cut), da cui è stata tratta una serie televisiva della Bbc e, successivamente, di Netflix.
Il giorno dei Lord è il suo ultimo capolavoro, pubblicato il 7 giugno scorso, edito da Fazi Editore. Il libro è definibile un vero e proprio thriller politico, con protagonisti umani e quindi perfettamente credibili.
Il giorno dei Lord, la trama del romanzo di Michael Dobbs
Una volta all’anno, le persone più importanti d’Inghilterra si riuniscono tutte insieme in una stanza. La regina Elisabetta e il principe ereditario Carlo, il Primo Ministro, giudici, vescovi, leader spirituali e temporali. Vi sono anche le prime generazioni, tra queste abbiamo il figlio del primo ministro britannico e il figlio della presidente USA. L’occasione è data dalla cerimonia d’apertura del Parlamento, l’evento-cerimonia di Stato più rilevante dell’anno, un accadimento che affonda le sue radici nella storia dell’Inghilterra; infatti, quattrocento anni prima, nella stessa occasione, Guy Fawkes aveva cercato di far saltare in aria tutti i presenti.
Ora è il turno di un nuovo gruppo di congiurati, stranieri, i quali decidono di prendere d’assalto la Camera dei Lord. Per un giorno intero, ben ventiquattr’ore di accesa tensione, le congiunture di carattere politico-diplomatiche si intrecciano a quelle di natura personale e verranno tutti presi in ostaggio: i terroristi terranno sotto scacco una nazione e il mondo intero, il tutto in diretta tv. Ma dovranno fare i conti con Harry Jones, parlamentare ed ex militare pluridecorato in crisi matrimoniale, noto sia per il suo innato coraggio sia per la sua capacità di indispettire i superiori per eccesso di intraprendenza. Tutto ciò si svolge in uno scenario sconcertante e verosimile al tempo stesso, che si conclude con un sorprendente colpo di scena.
Il giorno dei Lord, temi e stile
La narrazione è coinvolgente e avvincente al tempo stesso; i personaggi sono ben delineati, infatti grazie anche al tessuto narrativo ben compatto, e al contempo semplice, si riesce dopo poche pagine quasi a prevenire quanto accade, sempre però con una forte tensione, che non smette mai di sorprendere. C’è una forte uniformità espressiva, infatti si ha la sensazione che dietro all’autore vi sia un intero mondo, in un “gioco” di incubo e premonizione. Lo sfondo in cui si snoda l’intera vicenda è quello di una società che annebbia positivamente tutto ciò che possa esistere, persone, cose, strutture, strade.
La non chiarezza, il non sapere cosa stia per accadere e la forte tensione sono tutte caratteristiche proprie della letteratura horror, genere al quale appartiene il romanzo. Esiste un pensiero spaventoso che genera minaccia o paura, intese come rottura degli schemi nei quali si vive quotidianamente. Dunque, la letteratura horror o dell’orrore si veste di una bidimensionalità che causa ribrezzo, paura, ma non repulsione; i protagonisti sono fondamentalmente razionali, seppur inebriati di irrazionalità.
Nel testo c’è una continuazione di eventi che portano il lettore a stare col fiato sospeso, nell’attesa che possa avvenire qualcosa, magari di ulteriormente spaventoso rispetto a quanto non sia già accaduto. Gli argomenti trattati sono vari, tra questi ad esempio, l’affezione del popolo inglese verso la monarchia, ma anche l’egemonia dell’America; temi assolutamente importanti, ben collimati tra loro, in un’opera che racchiude in sé un forte senso dell’inquietudine.
In questo scenario ovviamente non mancano i particolari, infatti l’autore, Michael Dobbs, crea una sinergia perfetta e particolareggiata, che riesce a sorprendere in modo progressivo, nonostante per molti aspetti sia tutto assolutamente spaventoso.
Un thriller che vale la pena leggere, soprattutto se si amano le vicende ricche di adrenalina e colme di uno spessore quasi tetro. Il giorno dei Lord non è per niente banale, risulta di facile comprensione, la lettura procede in modo quasi naturale, con la giusta dose di paura.
Il contenuto del libro porta alla riflessione, non è scontato, e si veste di una forte carica emotiva che sicuramente coinvolgerà quanti sceglieranno di leggerlo. Lo stile di Michael Dobbs è schietto, l’autore traccia un ritratto crudele dell’alta società inglese, che nonostante tutto conserva un filo di orgoglio, e forse, anche un briciolo di buon cuore.
Michael Dobbs, romanzi
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