Michele Scalini, avventura e attualità in Trappist Terzo

Michele Scalini

0111 edizioni ha pubblicato Trappist Terzo, il nuovo e interessante romanzo fantascientifico d’avventura di Michele Scalini.

Michele Scalini è nato a Jesi nel 1974. Diplomatosi a una scuola di formazione ha lavorato nel settore dell’automazione industriale, svolgendo attività sia in Italia che all’estero.

La fantascienza, alimentata da romanzi, film e serie tv, ma anche saggi e documentari, rappresenta la sua più grande passione e lo ha spinto a pubblicare Era un giorno come tanti, racconto autoprodotto da egli stesso. Seguono poi Destiny, avventure ai margini della galassia e Mikauula, pubblicati per Genesis Publishing e poi Oltre la città, quello che non sai del tuo mondo. Il denominatore che lega tutte queste opere è la predilezione per scenari futuristici e apocalittici, spesso ambientati nello spazio e dal ritmo incalzante.

Della stessa pasta è anche Trappist Terzo, ultima fatica che Michele Scalini ha pubblicato con 0111 edizioni, casa editrice che dal 2008 promuove opere di scrittori esordienti e di vario genere.

Trappist zero di Michele Scalini, trama

Il maggiore Smith si è congedato dall’esercito dopo anni di onorata carriera e ora si ritrova privo di qualsiasi scopo. Prova a intraprendere diversi lavori, ma senza successo.

Una sera, mentre si trova al bar, gli capita sotto agli occhi un annuncio che cattura la sua attenzione. Una compagnia sta organizzando una spedizione sul pianeta Trappist Terzo per installarvi una colonia.

Smith viene assunto e dopo dieci anni di viaggio in ibernazione giunge sul pianeta, che però risulta essere già abitato da una popolazione aliena. Come se non bastasse la missione non è nient’altro che una copertura per un piano oscuro e toccherà a Smith tentare di sventarlo.

Romanzo d’avventura con tematiche attuali

Chi cerca un romanzo pieno di azione e dall’intreccio incalzante troverà pane per i propri denti in Trappist zero. Se la trama sa di visto e rivisto è anche vero che scorre via, complice lo stile asciutto e rapido con cui Michele Salini scrive.

Alle parole, è proprio il caso di dirlo, si prediligono spesso e volentieri le azioni: non mancano scene di combattimento e di guerra, degne del miglior blockbuster.

Naturalmente non mancano tematiche importanti: la colonizzazione di nuovi pianeti si ricollega non soltanto agli esperimenti effettuati dalla NASA per cercare vita su Marte, ma anche ai cambiamenti climatici che hanno messo a repentaglio lo stato di salute del nostro pianeta e che, in un futuro nemmeno tanto lontano, potrebbe costringere le generazioni future ad abbandonarlo in favore di uno nuovo di cui sfruttare avidamente le risorse. Allo stesso modo non mancano i temi, anche essi sempre attuali, della diseguaglianza sociale e del concetto di “invasione straniera” in società diverse, con l’immancabile conseguenza della paura verso ciò che è diverso e non si conosce.

Conclusioni

Trappist Zero è il più classico dei romanzi d’avventura che resta fedele agli stilemi del genere: combattimenti, inseguimenti e colpi di scena che tengono incollato il lettore fino all’ultima pagina.

Ma è anche un romanzo che, seguendo la linea tracciata dalla letteratura fantascientifica, non ha il solo scopo di far sognare chi lo legge, ma anche di farlo riflettere su un presente che sembra sempre più simile al futuro dispotico descritto da Michele Scalini.

 

 

Immagine copertina: ufficio stampa

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A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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