Recensione di Kiev, un libro-diario di Nello Scavo, edito da Garzanti.
Kiev (Garzanti) è l’accurato diario di un conflitto sorto nel cuore dell’Europa, scritto sul campo da Nello Scavo, un giornalista di guerra, attualmente inviato al fronte per “Avvenire”. L’autore racconta gli eventi che si sono svolti tra il 21 febbraio e il 10 marzo 2022, quando la guerra era ancora una “voce”, ma nessuno credeva veramente in una invasione armata da parte di Vladimir Putin. L’atto che rende la guerra una realtà è il bombardamento di Kiev del 24 febbraio: da quel momento Scavo registra, senza censure, il tracollo di una situazione che si fa sempre più pericolosa. Kiev ripercorre la dichiarazione dello stato di emergenza, il trasferimento delle ambasciate, e poi le esplosioni, le colonne di carrarmati, gli attacchi delle truppe russe e la resistenza del popolo ucraino.
Kiev di Nello Scavo: il dolore e la guerra
Scavo ne ha visti tanti di conflitti, e li ha sempre analizzati con mente lucida, evidenziandone le cause geopolitiche più recondite e gli effetti di tali guerre sugli equilibri mondiali. Ciò che contraddistingue la sua scrittura è il tipo di approccio estremamente umano alla guerra. Se da un lato infatti presenta gli avvenimenti in maniera oggettiva, dall’altro concede ampio spazio ai sentimenti di coloro che questa guerra se la sono letteralmente vista piovere sulla testa. Kiev è ricco di testimonianze di gente comune, costretta a fuggire dalla propria terra e dalla propria vita.
Con il suo saggio, Scalo ci ricorda anche che il popolo ucraino lotta già da otto anni nella quasi totale indifferenza dell’Europa: solo oggi che la minaccia di un conflitto su più larga scala è quasi certezza i loro dolori e le loro perdite sembrano preoccuparci davvero. Gli eventi degli ultimi mesi hanno ricordato a tutti, purtroppo, che la vita di ognuno dipende da equilibri fin troppo precari e da interessi economici e politici dei grandi potenti. In questo senso, leggere il libro di Scavo aiuta a comprendere i meccanismi che sono dietro al conflitto e quanto la politica influisca, oggi più che mai, sulla vita dei popoli.
Immagine: Garzanti