Otto ore, l’esordio letterario di Francesco Cotugno

Otto ore, l'esordio letterario di Francesco Cotugno

Pubblicato da Graus Editore a gennaio scorso nella collana TracceOtto ore è il romanzo grazie al quale il napoletano Francesco Cotugno ha debuttato sulla scena letteraria italiana.

Daniele Ruiz è un giovane laureato in economia che, dopo l’esperienza come responsabile acquisti per una multinazionale estera, è impiegato adesso come commesso in un negozio di abbigliamento maschile. Le sue giornate sono scandite dal lavoro, dalla palestra dove si allena praticando il pugilato, le uscite con gli amici nei fine settimana e le cene saltuarie dai genitori. A mancare nella sua vita è l’amore, quello totalizzante che colma, riempiendolo, il vuoto che ognuno di noi ha dentro di sé; d’altronde, come lui stesso ammette

“La verità è che cercavo una donna speciale, capace di spronarmi a essere importante per il suo mondo, qualcuna che riuscisse a completare i miei spazi rimasti vuoti. Volevo essere per lei la mappa da consultare quando non trovava il posto giusto dove andare, volevo trovare quella di cui innamorarmi perdutamente.”

La routine alla quale Daniele si è abituato, sarà interrotta dall’arrivo di un invito anonimo a una serata speciale che avrà luogo a Londra, nel quartiere di Covent Garden, il 7 dicembre. Il protagonista deciderà di parteciparvi spinto dalla curiosità di scoprire l’identità del mittente di quel messaggio e, con essa, il mistero che si cela dietro le mura della lussuosa villa Zero Hall dove si terrà l’evento.

Otto ore, un romanzo sorprendente

L’amore è semplice e complesso allo stesso tempo perché animato da emozioni e sensazioni dotate di una miriade di sfaccettature diverse che lo colorano e animano dando vita a quello che è il sentimento, a volte, più difficile da esternare e descrivere.

Francesco Cotugno con Otto ore ha saputo portare a termine questo non facile compito lasciando che il protagonista, nonché unico narratore della sua storia, parlasse ai lettori senza vergogna e senza paura manifestando ciò che realmente alberga in lui.

La trama è ben articolata, gli eventi presenti e passati si incastrano alla perfezione l’uno nell’altro in un crescendo di rivelazioni legate a ciascun tempo narrativo e che accompagnano il pubblico verso la scoperta della verità. Una verità palese se guardata con gli occhi del cuore ma al contempo celata, perché volutamente occultata e osteggiata dalla ragione. Eppure, nonostante i tanti ostacoli incontrati lungo il proprio cammino, Daniele sa, crede ed è fortemente convinto che, insieme alla persona amata, quegli stessi ostacoli possono essere superati perché all’amore, quello puro, non si possono voltare le spalle senza poi pentirsene per il resto della propria vita.

Otto ore è un romanzo maturo, consapevole, avvincente e sorprendente che emoziona pagina dopo pagina per la facilità, la naturalezza e la spontaneità con le quali un giovane mette a nudo la propria anima lottando con tutto se stesso per il proprio diritto ad amare e a essere felice rifiutando la mediocrità di sentimenti superficiali, finti o oramai appassiti. 

Francesco Cotugno è entrato a pieno titolo in quella ristretta cerchia di scrittori che non solo sanno parlare d’amore ma riescono a farlo in maniera egregia!

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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