Pedro Páramo di Juan Rulfo | Analisi

pedro páramo di juan rulfo

Juan Rulfo è stato uno scrittore messicano vissuto nel XX secolo. Insieme ad autori come Gabriel García Márquez e Isabel Allende, Rulfo viene considerato uno dei maggiori esponenti del realismo magico e anticipatore del boom latinoamericano. Negli anni Sessanta e Settanta, infatti, i romanzi scritti da molti autori latinoamericani ebbero un enorme successo anche in Europa, oltre che nel continente americano. Uno dei romanzi di maggior successo di Juan Rulfo, di cui parleremo in questo articolo, è Pedro Páramo, pubblicato nel 1955.

Trama di Pedro Páramo di Juan Rulfo

La storia comincia con Juan Preciado in viaggio verso Comala, qui, infatti, dovrebbe vivere suo padre, Pedro Páramo. Juan Preciado non ha mai conosciuto suo padre, ma la madre, poco prima di esalare l’ultimo respiro, gli chiede di andare a Comala per conoscerlo. Una volta arrivato nel villaggio, Juan Preciado comincia a fare la conoscenza di vari personaggi, a partire da: Abundio (che poi si scoprirà essere un altro figlio illegittimo di Pedro Páramo), Eduviges Dyada, amica di sua madre Dolores, Damiana Cisneros, Donis e Dorotea.

A questo punto la narrazione creata da Juan Rulfo si divide e quindi parallelamente assistiamo a quello che succede a Juan Preciado nel presente e a quella che è stata la vita di Pedro Páramo nel passato. Questa viene ricostruita dagli abitanti del villaggio e successivamente da un narratore onnisciente.

Pedro Páramo viene cresciuto da sua madre e sua nonna e da grande diventa il tiranno di Comala. Decide di sposarsi con Dolores Preciado per interesse, ma è sempre stato innamorato di un’altra donna, Susana San Juan. Dolores, non potendo più sopportare le violenze messe in pratica dal marito, decide di andarsene con il figlio Juan e a questo punto Pedro Páramo sposa Susana San Juan, che però impazzisce e muore. Il protagonista, che dà il titolo al romanzo di Juan Rulfo, morirà dopo molto tempo completamente solo, dopo che uno dei suoi figli illegittimi aveva tentato invano di ucciderlo.

Nel frattempo, però, Juan Preciado si rende gradualmente conto di trovarsi in un paese fantasma: quasi tutte le persone che incontra sono in realtà spettri rimasti bloccati nel paese e che non hanno potuto salire al cielo. Gli unici ad essere ancora vivi sono Dorotea e Donis, due fratelli dalla relazione incestuosa, condannati a non ricevere mai l’assoluzione dai loro peccati. Anche Dorotea, in seguito, muore e, come scopriremo in maniera sorprendente, viene sotterrata insieme a Juan Preciado, morto anche lui a causa dei sussurri e della mancanza di aria che invadono Comala.

Analisi

Sicuramente la trama del romanzo Pedro Páramo di Juan Rulfo non è particolarmente complicata, ma viene resa molto complessa dal fatto che più tempi narrativi e prospettive diverse si alternino nella narrazione. Questo crea ambiguità e disorientamento, quasi come se il lettore si trovasse a vivere la stessa esperienza di smarrimento vissuta da Juan Preciado a Comala.

Tra l’altro, Comala diventa quasi un ulteriore personaggio del romanzo. Il villaggio viene descritto nel passato come un luogo vivo e animato, mentre nel presente diventa un luogo lugubre, contraddistinto da un incessante sussurro e dalla totale mancanza di ossigeno. Il viaggio di Juan Preciado a Comala è come una sorta di discesa agli inferi che gli permette di scoprire la storia di suo padre, ma che allo stesso tempo lo conduce alla morte. Anche in questo caso il lettore rimane sorpreso nello scoprire che Juan Preciado è morto: non c’è una vera descrizione del momento della sua morte, ma semplicemente ci rendiamo conto che Juan Preciado sta parlando dalla tomba in cui è stato sepolto con Dorotea.

Questa tecnica, che Juan Rulfo applica sapientemente, è tipica del realismo magico che si concentra proprio sulla rappresentazione di qualcosa di eccezionale, al di là delle leggi naturali, come se invece fosse qualcosa di completamente normale e razionale.

Fonte immagine in evidenza: Amazon, copertina Pedro Páramo edizione Cátedra 

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