Petrolio di Pier Paolo Pasolini | Recensione

Petrolio di Pier Paolo Pasolini

Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Garzanti editore pubblica una nuova edizione del suo romanzo postumo: Petrolio.

«L’umanità, lettore mio, caro perché ancora solo potenziale, non è rivoluzionaria. Essa deve vivere la realtà come un tutto: accettare le gerarchie sociali come dei valori immutabili. Così il figlio può rifare la vita del padre, cioè essere uomo».

L’attività umana e artistica di Pier Paolo Pasolini, interrotta brutalmente il 2 novembre del 1975, ha segnato la cultura italiana con le sue posizioni contro il “centralismo della civiltà dei consumi” che nel secondo dopoguerra, a partire dagli anni ’50 e ’60, impone tanto al ceto medio quanto a quello borghese un modello di uniformità che trovava la sua massima espressione nella televisione, medium capace di omologare gli usi e il linguaggio di un popolo peggio di qualsiasi “centralismo fascista”.

A tale società, l’autore bolognese rispondeva con una produzione letteraria, teatrale e cinematografica incentrata sulla vitalità del gergo e del dialetto della borgata (i romanzi Ragazzi di vita e Una vita violenta e i film Accattone e Mamma Roma), la provocazione estrema (Porcile e Salò) e le critiche agli interiori fili che muovono il potere.

Tutto questo e molto altro avrebbe dovuto confluire in Petrolio, un lungo romanzo che Pasolini iniziò poco prima del suo assassinio. A cento anni dalla sua nascita, Garzanti propone una nuova edizione del romanzo, curata da Walter Siti e Maria Carreri.

Petrolio di Pier Paolo Pasolini, il romanzo di una vita (interrotta) e di misteri

«Ho iniziato un libro che mi impegnerà per anni, forse per il resto della mia vita. Non voglio parlarne, però: basti sapere che è una specie di “summa” di tutte le mie esperienze, di tutte le mie memorie».

Così scriveva Pasolini sulle pagine di Stampa Sera il 9 gennaio 1975, dove annunciava la volontà di scrivere l’opera della sua vita. Un’opera che avrebbe dovuto contenere tutta la sua poetica e che vedrà la luce soltanto nel 1992, quando Einaudi pubblicò la prima edizione. L’edizione di Garzanti, pubblicata a trent’anni di distanza, rappresenta la quarta in ordine cronologico.

Petrolio non si può considerare un romanzo nel senso classico. Si tratta piuttosto di una raccolta di appunti, frammenti che l’autore usa per cercare di costruire una storia: quella di Carlo, ingegnere proveniente da una famiglia borghese di stampo cattocomunista che lavora nell’ENI, nello stesso periodo in cui il suo fondatore Enrico Mattei viene assassinato in circostanze tutt’oggi misteriose. Allo stesso tempo Pasolini descrive l’iniziazione erotica del suo protagonista, che attraversa l’incesto e l’omosessualità.

Data la sua frammentarietà, Petrolio di Pier Paolo Pasolini  si presta a una moltitudine di registri linguistici. Si passa dalla sceneggiatura al racconto allegorico di ispirazione medievale, finendo per adoperare un linguaggio basso e gergale, spesso crudo e volgare. Proprio per questa sua caratteristica, unita alla sua incompiutezza, Petrolio non è il romanzo ideale per chi vuole avvicinarsi all’opera di Pasolini, ma un mistero lontano dall’essere risolto e cupo proprio come lo è il petrolio.

Oscuro, difficile, a tratti frustrante. Eppure, questo romanzo, nel suo essere un enigma filologico e narrativo, attrae e affascina tutti coloro che di un autore quanto mai attuale come Pasolini non sono mai sazi.

Immagine di copertina per la recensione di Petrolio di Pier Paolo Pasolini: Garzanti editore

Altri articoli da non perdere
Niente di male, un romanzo dalle tinte noir di Adam Rossi
Adam Rossi

Pubblicato dalla casa editrice digitale goWare nella collana Pesci Rossi, Niente di male è il secondo romanzo dell’autore Adam Rossi Scopri di più

Natale ad Amsterdam, di K. Frost | Recensione
Natale ad Amsterdam, di K. Frost | Recensione

Una storia  di amore e nuove opportunità. Da poco tempo è disponibile nelle librerie “Natale ad Amsterdam”, il nuovo romanzo Scopri di più

La rivoluzione, forse domani di Rosa Mangini | Recensione
La rivoluzione, forse domani di Rosa Mangini |Recensione

La rivoluzione, forse domani è una delle prime uscite di Divergenze Edizioni, la casa editrice nata nel 2018 che viaggia Scopri di più

Le notti bianche di Dostoevskij | Recensione
Le notti bianche di Dostoevskij

Crescere libreria editrice ci offre la versione integrale a cura di Aleksei Bukowski de Le Notti bianche di Fëdor Michajlovič Scopri di più

Il giro dell’oca di Erri De Luca | Recensione
Il giro dell'oca (Erri De Luca) | Recensione

Il giro dell'oca di Erri De Luca diviene protagonista di un articolo. Erri De Luca, noto scrittore napoletano, nato a Napoli Scopri di più

Licia Troisi: dal Mondo Emerso a Monster Allergy
Licia Troisi

Da qualche mese è stata annunciata la collaborazione di Licia Troisi alla stesura del soggetto dei nuovi volumi del fumetto Scopri di più

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

Vedi tutti gli articoli di Ciro Gianluigi Barbato

Commenta