Quel ragazzo della curva B – Nino D’Angelo movie è un libro scritto da Fabio Izzo e Giordano Lupi, edito da Il Foglio.
Trama
Nino D’Angelo nasce a San Pietro a Patierno, quartiere povero della periferia napoletana, il 21 giugno 1957. Lasciò la scuola molto presto per dedicarsi a vari lavori, per aiutare la famiglia. Tra le attività cui si dedicò Nino D’Angelo, quella del calzolaio e il posteggiatore, ma anche il gelataio ambulante alla stazione ferroviaria e date le evidentissime note canore, il cantante ai banchetti dei matrimoni. La popolarità napoletana e campana cresce sul finire degli anni Settanta e lo porta a incidere (a proprie spese) il primo disco: A storia mia, che ottenne sin da subito un grandissimo successo. È così che ha inizio la stagione dei concerti, della sceneggiata, del teatro, ma non solo. In questo modo, Nino D’Angelo va affermandosi come l’erede di Mario Merola: un cantante che rivisita la tradizione, in chiave moderna.
Quel ragazzo della curva B, Nino D’angelo: un libro appassionante e “melodico”
Quel ragazzo della curva B, Nino D’Angelo è un saggio molto interessante, grazie al quale i lettori potranno esplorare il profondo legame tra il noto artista e Napoli, comprendendo quanto la sua musica e anche la sua identità artistica, siano state plasmate dalle tradizioni e dalla cultura partenopea, e come, allo stesso tempo, D’Angelo abbia contribuito a valorizzarne l’identità.
Quel ragazzo della curva B, Nino D’Angelo movie è un libro estremamente dettagliato, che segue il percorso personale ed artistico di un uomo che nel tempo ha conquistato il cuore non solo dei napoletani, ma del mondo intero. Su Nino D’Angelo sono tanti i libri esistenti, tradotti in diverse lingue, ma in questo volume si potrà assaporare la vera essenza dell’artista napoletano, con aneddoti, curiosità, informazioni personali e tanto altro ancora.
Quel ragazzo della curva B – Nino D’Angelo movie è presente un’interessante prefazione di Carlo Tortarolo, che definisce sin da subito la grandezza dell’artista napoletano. Si legge: “Nino D’Angelo è quello che vorremmo essere noi se ci riuscissimo”, frase chiave nell’identificazione del libro, che apre innumerevoli chiavi di lettura, incuriosendo tutti, anche chi non è suo fan.
Quel caschetto biondo, definito un napoletano che si tingeva i capelli, è riuscito a conquistare i cuori di tutti, trasformando la tradizione in una melodiosa modernità. Nino D’Angelo non ha mai rinnegato le proprie origini napoletane, la melodia mediterranea ha da sempre caratterizzato le sue canzoni, che riecheggiano nei cuori di chi lo segue da sempre.
Quel ragazzo della curva B – Nino D’Angelo movie racconta, pagina dopo pagina, l’infanzia e la storia di un artista che non ha mai smesso di sorprendere, che ancora oggi riesce a commuovere cantando una canzone. Il linguaggio è semplice, leggero, e per questo il libro si legge velocemente, mentre l’immaginazione vola al di là di ogni possibile confine. La bravura degli autori è quella di riuscire a creare una sorta di “diario”, dove in ogni capitolo si legge qualcosa di diverso, ovviamente nuovo, senza ripetizioni, con una nota magica che accompagna la narrazione. I periodi sono spesso brevi, spezzati dalla punteggiatura, criterio che dona una veste semplice e dinamica al libro.
Quel ragazzo della curva B – Nino D’Angelo movie, lo si può leggere tutto d’un fiato, ricordando i tempi andati che però riaffioreranno nitidi in mente grazie alle descrizioni accurate ed analitiche. Nulla annoierà. Non c’è spazio per la noia. Tutto è al proprio posto. Le parole si dispongono come se fossero le note di una canzone e fanno “vibrare l’anima”, come se le pronunciasse Nino D’Angelo stesso cantando un proprio brano.
Immagine: Quel ragazzo della curva B – Nino D’Angelo Movie, Il Foglio