Quella sera dorata è un romanzo dell’autore americano Peter Cameron, pubblicato in Italia nel 2006 per la casa editrice Adelphi. La versione originale del libro risale al 2002 e porta il titolo di The City of Your Final Destination.
Si tratta di uno dei tanti casi di traduzione non proprio appropriata. Infatti, il titolo Quella sera dorata non rende pienamente giustizia all’argomento trattato dal romanzo, tanto quanto il titolo originale.
Quella sera dorata può essere considerato un classico romanzo di formazione americano che ruota intorno al topos del viaggio, fisico e metaforico, del protagonista e ne segue l’evoluzione alla scoperta di sé stesso.
Trama
La narrazione in Quella sera dorata ruota intorno al progetto letterario del protagonista Omar Razaghi, uno studente universitario di lettere, che decide di proporre come progetto per il dottorato la stesura di una biografia del defunto Jules Gund, autore di un unico fortuito libro, la cui vita, e ancora di più la cui morte, appaiono avvolte dal mistero. Per ottenere i permessi di ricerca, il protagonista scrive ai membri ancora in vita della famiglia di Jules Gund: la sua ex moglie, la sua amante e suo fratello. Quando non riceverà il permesso per la stesura della biografia, Omar si troverà dinanzi ad un bivio: rinunciare al dottorato, oppure partire per l’Uruguay, dove risiede la famiglia Gund, per far cambiare loro idea. A partire da questa scelta prende piede la narrazione: il protagonista decide di imbarcarsi verso l’Uruguay, in un viaggio che si trasformerà nel punto di partenza della propria vita.
Le ambientazioni e i dialoghi
Punti cardine del romanzo Quella sera dorata sono sicuramente le descrizioni delle ambientazioni e i dialoghi. Peter Cameron si conferma un maestro nella stesura di vere e proprie descrizioni cinematografiche. L’autore è in grado di lasciare al lettore una immagine nitida delle ambientazioni dell’Uruguay, permettendo di immergersi completamente in luoghi tanto particolari. Sicuramente un altro punto forte del romanzo sono i dialoghi, sempre molto dinamici ed incalzanti, per quanto spesso criptici.
I personaggi
Un altro aspetto interessante da analizzare sono sicuramente i personaggi del romanzo. Da un lato abbiamo il protagonista, Omar Razaghi, dall’altro i familiari del defunto Gund, che dovrebbero rivestire il ruolo di personaggi secondari, ma che si convertono nei veri pilastri della narrazione. Infatti, il protagonista appare un inetto al loro confronto, un personaggio molto bidimensionale e poco incisivo. Questa scelta è probabilmente dettata dal fatto che, trattandosi di un romanzo di formazione, deve mostrare proprio l’evoluzione e la maturazione del protagonista rispetto ai personaggi secondari già adulti e formati. Tuttavia, questa scelta narrativa rende Omar meno affascinante rispetto ai personaggi che lo circondano, che finiscono per imporsi nella maggior parte delle scene.
Il finale
Punto critico del romanzo Quella Sera Dorata risiede nella sua conclusione. Se fosse necessario descrivere il finale del romanzo in un’unica parola, questa sarebbe sicuramente: incertezza. Il romanzo si conclude in maniera piuttosto sbrigativa e lascia nel lettore molti dubbi. Sembra quasi che ci fosse, da parte dell’autore, un’idea iniziale di continuare la narrazione e che poi il progetto sia cambiato e si sia deciso di interromperla bruscamente. Una conclusione, insomma, senza alcun fondamento.
Considerando quanto detto, Quella sera dorata è sicuramente un romanzo da recuperare, una lettura leggera e scorrevole, pur con le proprie criticità. Peter Cameron si conferma uno scrittore interessante ed attrattivo, come dimostrato da un altro suo titolo di grande successo quale è il romanzo Un giorno questo dolore ti sarà utile.
Fonte immagina per Quella Sera Dorata di Peter Cameron | Recensione: Feltrinelli