Romanzi onirici di Haruki Murakami: 3 consigliati

Romanzi onirici di Haruki Murakami

Haruki Murakami (村上 春樹, Murakami Haruki; Kyoto, 12 gennaio 1949) è uno degli scrittori giapponesi più acclamati e riconosciuti a livello internazionale. I romanzi onirici di Haruki Murakami hanno affascinato lettori di tutto il mondo, consacrando in maniera significativa la sua popolarità. Sospesi tra sogno e realtà, immergersi in un romanzo dello scrittore equivale a sperimentare una vera e propria esperienza ultraterrena, popolata da gatti parlanti, biblioteche erranti e teschi di unicorni.

La penna di Murakami si distingue per una straordinaria versatilità, capace di spaziare fra temi importanti quali la depressione, le malattie mentali, l’amore per la musica jazz e il percorso di crescita personale.

La sua bibliografia gode di mondi fantastici e di tematiche universali, scandita da una scrittura poetica e delicata. È proprio la sua duttilità a consacralo come uno degli scrittori più significativi di questa generazione. La sua produzione letteraria è vasta e pertanto può essere suddivisa in quattro categorie principali: saggi, racconti, romanzi realistici e quelli onirici.

I romanzi onirici di Haruki Murakami rappresentano l’essenza cardine della sua opera e soprattutto l’elemento che lo ha reso memorabile nel mondo della letteratura contemporanea. Oggi ve ne consigliamo 3 perfetti per conoscere il fascino dei mondi immaginari narrativi di Haruki Murakami!

1. Kafka sulla spiaggia

Fra i romanzi onirici di Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia merita decisamente una menzione d’onore.

Oltre ad essere uno dei suoi romanzi più rappresentativi, Kafka sulla spiaggia anticipa il tratto sognante e introspettivo tipico del mondo narrativo di Murakami. Questa è la storia di Tamura Kafka, un quindicenne che decide coraggiosamente di fuggire di casa allarmato da una profezia oscura confessatagli dal padre. Vagando per le prefatture giapponesi, Tamura Kafka verrà accolto in una biblioteca a Takamatsu. Sarà qui che inizierà la ricerca del suo passato, con l’aiuto della misteriosa signora Saeki e il dolce bibliotecario Oshima.

Parallelamente alle vicende di Kafka, tramite una narrazione di capitoli alternati pari e dispari, ci viene presentato Nakata. Si tratta di un dolce anziano affetto da difficoltà cognitive che, anch’esso vagabondando per Tokyo, fa amicizia con gatti parlati fino ad incrociare la strada del piccolo Tamura Kafka. Servendosi di elementi surreali come piogge di sardine e sgombri e apparizioni di spiriti defunti, Murakami ci racconta il sapore dolce amaro della crescita. Sebbene l’elemento onirico sia forte, non mancano profonde e poetiche riflessioni sulla vita e sul senso di solitudine.

Ogni pagina tiene incollato il lettore alla storia, permettendogli di conoscere nuovi aspetti della propria persona e divenendo un fidato compagno di viaggio. Il romanzo, che si conclude con un finale aperto, gioca con la fantasia del lettore, ma soprattutto rende la storia di Tamura Kafka la voce di ogni lettore che sogna ad occhi aperti. Un romanzo importante e assolutamente da non perdere!

2. La fine del mondo e il paese delle meraviglie

La fine del mondo e il paese delle meraviglie è uno dei romanzi più ambizioni e stravaganti di Murakami. In una narrazione che si alterna fra capitoli dove vengono raccontate due storie apparentemente distinte, si crea un intreccio meraviglioso che sperimenta il confine fra coscienza e inconscio.

La prima linea narrativa è intitolata Il paese delle meraviglie: ambientata in un futuro distopico, il protagonista è Cibermatico, un esperto di informatica che lavora per un’associazione governativa. A ingaggiarlo è uno strambo scienziato che lo incarica di criptare i dati di una sua rivoluzionaria e difficile ricerca sul suono delle ossa. Essendo dati pericolosi e privati, lo studio di quest’ultimi rende necessario l’utilizzo dello shuffling, un metodo che coinvolge profondamente il subconscio di chi lo adotta. Cibermatico, una volta accettato l’incarico, dovrà lottare con nemici Invisibili, con frotte di sanguisughe ammassate in cunicoli bui e sopravvivere alla spietata guerra informatica tra il Sistema e la Fabbrica.

Tutta la narrazione, però, sembra rimandare ad un misterioso teschio di unicorno ed è qui che subentra la seconda linea narrativa, La fine del mondo. Ambientato in un mondo onirico, quasi sacrale, il tono narrativo si distanzia dal mondo artificioso e tecnologico del Paese delle meraviglie. Il lettore di sogni, protagonista di questo mondo fatato, è privato della sua memoria e vive la sue giornate studiando teschi di unicorni in un mondo dalle mura invisibili.

Con l’intreccio delle due trame e con l’amalgamarsi dei destini dei due protagonisti, il lettore inizia ad ottenere familiarità con il filo sottile che lega i due mondi. Il paese delle meraviglie, caratterizzato da tecnologie e codici complicati, rappresenta la realtà logica del modernismo avanzato. Al contrario, la Fine del mondo simboleggia la spiritualità, la scoperta interiore di un individuo e l’intimità del proprio subconscio.

Con la sua penna poetica e intriganti atmosfere oniriche, Murakami ha dato vita ad un romanzo che sfida le convenzioni narrative tradizionali, coinvolgendo il lettore in un’esperienza unica e indimenticabile. La fine del mondo e il paese delle meraviglie è il più sofisticato tra i romanzi onirici di Haruki Murakami, una lettura altamente consigliata!

3. La ragazza dello sputnik

Il più breve fra i romanzi onirici di Haruki Murakami, La ragazza dello sputnik è una storia che tratta temi significativi e profondi, intrecciando realtà e sogno, lasciando spazio a elementi surreali che amplificano il senso di spaesamento dei protagonisti.

Con gli occhi di K, un giovane insegnante giapponese, conosciamo Sumire, migliore amica e amore segreto del narratore. Questo sentimento però non può essere ricambiato poichè attratta da una donna più grande di lei, una misteriosa musicista chiamata Myū. Persa per Myū, Sumire sceglie di accompagnarla in un viaggio attraverso l’Europa, ma durante il soggiorno su un’isola greca, la ragazza svanisce nel nulla, lasciando dietro di sé soltanto tracce enigmatiche. Da questo momento in poi, la narrazione si svolge come un’indagine emotiva e complessa, dove si esplora la dimensione immaginaria nella quale Sumire è stata risucchiata.

Murakami, come spesso accade nei suoi romanzi, si serve di sentimenti universali e di squarci di quotidianità per aprire porte su dimensioni più profonde e misteriose dell’esistenza, dove i confini tra sogno e realtà si sfumano. Il titolo stesso, La ragazza dello Sputnik, fa riferimento allo Sputnik 1.  Si tratta del primo satellite artificiale a essere lanciato in orbita intorno alla Terra. Quest’ultimo rimase in orbita per tre settimane, finché le sue batterie non si scaricarono. Successivamente, continuò a orbitare per altri due mesi prima di entrare nell’atmosfera e distruggersi. L’utilizzo dell’elemento dello Sputnik come metafora rimanda all’idea di oggetti che orbitano senza mai entrare in contatto, diviene un’analogia originale per descrivere il rapporto complesso tra i tre protagonisti.

Un romanzo delicato e misterioso, dove temi importanti come il senso di alienazione e il dolore di un amore non corrisposto, sono accompagnati da dimensione oniriche e mondi alternativi.

I romanzi onirici di Haruki Murakami sono unici nel suo genere: letture speciali e incantevoli, capaci di lasciare un segno indelebile nell’animo di chi legge. Non vi resta che perdervi in queste dimensioni fantastiche e sognare ad occhi aperti!

Fonte immagine: archivio personale. 

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