Scopri il mondo di M. de Montaigne pubblicato da Fazi editore| Recensione

Scopri il mondo

Scopri il mondo è il quarto volume dei Saggi di Montaigne, pubblicato dalla casa editrice Fazi in una nuova e più moderna traduzione e secondo percorsi tematici che permettono al lettore di orientarsi in un testo spesso complesso e multiforme.

Il volumetto parte da una domanda apparentemente banale, ma che cela altre mille domande: Com’è possibile aprirsi al mondo senza perdere se stessi e, anzi, affermarsi in questa apertura? Detto in altre parole, Montaigne si chiede come sia possibile stare nel mondo, vivere, senza lasciarsi imbrigliare negli schemi imposti dalla società stessa.  La risposta che il filosofo fornisce attraverso Scopri il mondo è l’abbandonarsi volontariamente e coscientemente ad esperienze totalizzanti, che portano l’individuo ad entrare in contatto con il suo limite estremo e, in questo modo, a riappropriarsi di sé stesso in maniera attiva. 

Ognuno dei saggi di cui è composto Scopri il mondo, ripropone dunque una di queste “esperienze totalizzanti”: l’ozio, la paura, la memoria, divengono tutti motivo di scoperta di sé e dell’altro. Montaigne parte proprio dall’ozio, descritto da lui come il momento in cui, ritirandosi dalla quotidianità, l’individuo può cominciare a dialogare con la propria anima, ad osservare i fenomeni della vita concreta senza farsene condizionare.  Come l’ozio, anche la memoria e la paura del diverso o di ciò che, comunque, ci è estraneo, se indagate e affrontate attraverso una matrice filosofica, generano nuove modalità di conoscenza del concreto.

Perché ciò avvenga, tuttavia, è necessario presupporre l’esistenza di uno  strumento fondamentale che funga da mediazione tra il mondo e la mente: l’immaginazione. Per Montaigne, l’immaginazione è il vero motore della nostra comprensione del mondo e, nello stesso tempo, lo strumento principale per cogliere il mondo come un orizzonte nel quale possiamo agire concretamente. L’immaginazione si configura come la facoltà essenziale per l’apertura del soggetto al mondo e, quindi, per la sua scoperta. Scoprire il mondo non significa accumulare conoscenze sui dati che lo costituiscono, ma ricrearlo affinché ne emergano aspetti che non riusciamo a vedere immediatamente e che, tuttavia, vi sono impliciti e ne arricchiscono il senso. La presenza di numerosi esempi all’interno del saggio servono, quindi, a sollecitare l’immaginazione del lettore, ad immergerlo più profondamente in questo clima di lavorìo mentale che conduce alla destrutturazione delle conoscenze pregresse e alla creazione di un nuovo universo conoscitivo. È attraverso questa ricostruzione, resa possibile da un’educazione della nostra anima alla saggezza e alla virtù, che possiamo sfidare le nostre paure a la deformità del reale, trasformando la scoperta del mondo in senso del mondo.

Scopri il mondo: alcune considerazioni

Scopri il mondo non è un testo dalla facile lettura: la presenza di lunghi esempi, tra l’altro molto numerosi, tendono a distogliere l’attenzione dal concetto generale a cui si fa riferimento. La scrittura di Montaigne appare, infatti, disordinata e farraginosa, quasi come se l’autore volesse stordire il suo lettore utilizzando un vero e proprio fiume di parole. La difficoltà di lettura è, ovviamente, maggiore per chi si approccia a questo saggio senza avere una conoscenza filosofica basilare e non sia abituato a testi di questo genere.

Tuttavia, superato il primo impatto, Scopri il mondo si rivela un volumetto molto interessante, stimolante e, devo dire, anche molto attuale: la nuova chiave di lettura dell’esistenza proposta da Montaigne, infatti, è applicabile anche nel nostro vivere quotidiano, dominato da una cultura di massa che tende a farci dimenticare che siamo esseri pensanti. Ecco, consiglio di leggere Scopri il mondo principalmente perché ricorda al lettore di non lasciarsi fagocitare dal mondo, ma esserci e vivere assecondando la propria vera essenza. 

Chi è Michel de Montaigne, autore di Scopri il mondo

Michel Eyquem, noto come Michel de Montaigne nacque nel 1533 a Bordeaux, da una ricca famiglia da poco insignita del titolo nobiliare. Educato, secondo l’uso dell’umanesimo, nel culto della classicità – e per indole incline allo stoicismo –, dopo gli studi, a ventiquattro anni, esercitò per i successivi tredici come consigliere presso il Parlamento di Bordeaux, città della quale più tardi venne eletto sindaco. Apprezzato e conosciuto diplomatico, spesso in missione per conto del re, visse nel sanguinoso periodo delle guerre di religione, uno dei più bui dell’intera storia francese, tanto che a trentasette anni, amareggiato, decise di abbandonare la vita mondana per ritirarsi nel suo castello – in particolare nella sua tour de la librarie, la ‘torre della biblioteca’ –, dove rimase a meditare, studiare e scrivere. Morì nel 1592. I suoi Saggi, pubblicati per la prima volta nel 1580, sono unanimemente considerati una pietra miliare della letteratura occidentale e – avendo ispirato, tra le altre, personalità come Nietzsche ed Emerson, Rousseau e Proust – hanno avuto una profondissima influenza nella storia del pensiero europeo.

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Marianna è nata ad Avellino 28 anni fa, si è laureata in Filologia Classica. Ama la musica, i cani, il gelato e la scrittura. Ha sempre con sé un taccuino per poter appuntare i suoi pensieri volanti

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