Il Costumbrismo è una tendenza letteraria e artistica sviluppatasi in Spagna nel XIX secolo, in particolare tra il 1820 e il 1870. Il termine deriva da “costumbre” (usanza, costume) e indica l’interesse per la rappresentazione realistica della vita quotidiana, delle tradizioni popolari, dei tipi sociali e delle scene di vita caratteristici della società spagnola dell’epoca. Il Costumbrismo si colloca in un periodo di transizione tra il Romanticismo e il Realismo, condividendo con il primo l’attenzione per il colore locale e il folklore, e anticipando del secondo l’osservazione oggettiva della realtà.
Cos’è il Costumbrismo: definizione e caratteristiche
Il Costumbrismo si manifesta principalmente in due forme: i cuadros de costumbres e gli artículos de costumbres. Entrambi sono brevi prose narrative, spesso pubblicate su giornali e riviste, che descrivono scene di vita popolare, tipi sociali caratteristici, feste, tradizioni e usanze della Spagna del XIX secolo.
Cuadros de costumbres e artículos de costumbres: le forme del Costumbrismo
I cuadros de costumbres (quadri di costume) si limitano a una descrizione oggettiva e pittoresca della realtà, senza intenti critici o moralistici. L’autore si pone come un osservatore esterno che “dipinge” con le parole un quadro della vita sociale. Gli artículos de costumbres (articoli di costume), pur condividendo la stessa attenzione per la realtà quotidiana, si distinguono per un tono più satirico e critico. L’autore non si limita a descrivere, ma esprime anche un giudizio, spesso ironico, sui costumi e i vizi della società. La caratteristica principale di questa tendenza è l’osservazione oggettiva della realtà che la circonda.
José Cadalso: un precursore del Costumbrismo
Sebbene il Costumbrismo si affermi come tendenza letteraria nel XIX secolo, alcune opere precedenti ne anticipano le caratteristiche. Tra queste, spiccano le Cartas Marruecas (1789) di José Cadalso, un’opera epistolare in cui un marocchino in viaggio in Spagna descrive con occhio critico i costumi e la società spagnola del Settecento.
Scrittori costumbristi: i tre autori principali
Tre sono i principali esponenti del Costumbrismo spagnolo:
Ramón de Mesonero Romanos: il ritratto della vita madrilena
Ramón de Mesonero Romanos (1803-1882) è uno scrittore madrileno noto per la sua prosa arguta e vivace, a tratti colloquiale. Nelle sue opere, in particolare in Escenas y Tipos Matritenses (1836-1842, poi ampliata e ripubblicata come Escenas Matritenses), Mesonero Romanos offre un ritratto dettagliato e pittoresco della vita di Madrid, descrivendo i luoghi, i personaggi, le feste, le usanze e le tradizioni della capitale spagnola. I suoi cuadros de costumbres sono caratterizzati da un tono bonario e divertito, privo di asprezze critiche. Mesonero Romanos si pone come un osservatore curioso e partecipe, che racconta la vita madrilena con affetto e nostalgia.
Serafín Estébanez Calderón: il cantore dell’Andalusia
Serafín Estébanez Calderón (1799-1867), noto anche con lo pseudonimo di El Solitario, è un altro importante autore costumbrista. Insieme a Ramón de Mesonero Romanos, fondò la rivista letteraria Cartas Españolas, che divenne un punto di riferimento per la letteratura costumbrista. La sua opera più celebre è Escenas andaluzas (1847), una raccolta di quadri di costume che celebrano la vita, le tradizioni, i tipi umani e il linguaggio dell’Andalusia. Estébanez Calderón si distingue per uno stile più elaborato e ricercato rispetto a Mesonero Romanos, con un uso frequente di termini dialettali e di espressioni popolari andaluse.
Mariano José de Larra: la critica sociale negli artículos de costumbres
Mariano José de Larra (1809-1837) è considerato il più grande rappresentante del Costumbrismo spagnolo, ma anche il più originale e innovativo. A differenza di Mesonero Romanos e Estébanez Calderón, Larra non si limita a descrivere la realtà, ma la analizza con occhio critico e satirico, denunciando i vizi, le arretratezze e le contraddizioni della società spagnola del suo tempo. I suoi artículos de costumbres, pubblicati su vari giornali e riviste con lo pseudonimo di “Fígaro”, sono caratterizzati da uno stile brillante, ironico e pungente. Tra i suoi articoli più celebri, spiccano Un Reo de muerte e Los Barateros, o El Desafío y la pena de muerte, in cui Larra denuncia la pena di morte e le condizioni disumane delle carceri spagnole, mettendo in luce l’ipocrisia e la spettacolarizzazione della giustizia.
Il Costumbrismo, pur essendo una tendenza circoscritta nel tempo e nello spazio, ha avuto un’importanza notevole nella storia della letteratura spagnola. Ha contribuito a creare un’immagine vivida e dettagliata della Spagna del XIX secolo, documentando usi e costumi che stavano scomparendo, e ha influenzato lo sviluppo del Realismo e del Naturalismo. Gli scrittori costumbristi, con la loro attenzione per la realtà quotidiana e la loro capacità di osservazione, hanno aperto la strada a una letteratura più attenta alle problematiche sociali e più vicina alla vita reale.
Fonte immagine per l’articolo “Scrittori costumbristi: i 3 più rappresentativi”: Wikimedia Commons