Scrittori Italiani contemporanei, i nostri consigli!
Quando si pensa alla letteratura italiana è istintivo nominare subito i grandi nomi del passato: Dante, Leopardi, Manzoni, Ungaretti, Pirandello, Montale e tanti altri. Se però volessimo provare a stilare una lista di scrittori italiani contemporanei, la questione diventa più delicata. Non sono poi molti gli scrittori che si possono definire tali e che accrescono la storia letteraria del nostro paese in modo significativo.
Già Giulio Ferroni affermava che «ci sono scrittori da ogni parte» in riferimento, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, all’emergere di personalità che più che dalla voglia di essere testimonianza storica e sociale preferirono lanciarsi in operazioni commerciali. Oggi la situazione non è da meno, dato che l’universo dei “scrittori italiani contemporanei” è popolato principalmente da scrittori che si considerano tali pubblicando l’ennesimo giallo di ispirazione scandinava con sfumature esoteriche/complottistiche o l’ennesima storia “lacrimestrappa” (cit.) su due giovani innamorati che vengono separati dalle avversità di ogni sorta, senza contare poi i molti (e inutili) libri di scrittori occasionali: politici, chef stellati, youtuber, influencers, fashion bloggers e altre personalità che con la letteratura hanno davvero nulla a che fare.
Se quello che avete appena letto può aver suscitato in voi una reazione negativa e potrebbe avervi fatto pensare che lo scenario sia più pessimista che mai, ci sono anche delle buone notizie: di scrittori italiani contemporanei che vale la pena di leggere ce ne sono, anche se abbastanza rari. Ecco quindi a voi una lista di cinque autori italiani odierni da leggere e da riscoprire.
Scrittori italiani contemporanei, quelli da leggere assolutamente
Andrea Camilleri
Iniziamo subito con una personalità importante, scomparsa di recente e che ha sempre suscitato l’interesse anche di chi legge poco o nulla: Andrea Camilleri.
Nato a Porto Empedocle (in provincia di Agrigento) nel 1925 e morto a Roma il 17 luglio di quest’anno, Camilleri ha raggiunto la notorietà soprattutto con l’immenso ciclo di romanzi dedicati al commissario Montalbano (grazie anche alla famosa fiction prodotta dalla RAI) e in cui si respira un’atmosfera tutta siciliana non solo nelle ambientazioni, ma anche nell’impasto linguistico, in cui il dialetto è usato spesso in forma ironica.
L’attività di Camilleri però non si è limitata ai soli gialli. Ha scritto anche alcuni romanzi storici, ambientati sempre in Sicilia, come La strage dimenticata (1984), Il Birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997) e La scomparsa di Patò (2000). Non è da meno neanche la sua attività teatrale dove, oltre ad aver diretto adattamenti dalle opere di Pirandello e Beckett, ha anche scritto alcuni monologhi come Conversazione su Tiresia, messo in scena al teatro greco di Siracusa l’11 giugno 2018.
Elena Ferrante
Un altro tra gli scrittori italiani contemporanei noti al grande pubblico è Elena Ferrante, la cui identità sembra essere avvolta nel mistero. La scelta dell’anonimato per pubblicare i suoi romanzi ha spinto tanto i lettori quanto gli italianisti, tra cui Marco Santagata, a proporre varie teorie su chi possa nascondersi in realtà dietro questo nome.
Il suo primo romanzo L’Amore Molesto (1992) vinse il premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante e Mario Martone ne ricavò un lungometraggio. Nel 2002 esce I Giorni dell’Abbandono, finalista al Premio Viareggio, seguito un anno dopo La Frantumaglia dove la Ferrante racconta non soltanto la sua esperienza di scrittrice, ma anche il “dietro le quinte” dei suoi romanzi più celebri tra cui L’Amica Geniale del 2011.
È proprio L’Amica Geniale l’opera che fa conoscere la scrittrice al grande pubblico. Prima parte di una vera e propria saga letteraria di cui fanno parte Storia del nuovo cognome (2012), Storia di chi fugge e chi resta (2013) e Storia della bambina perduta (2014). Romanzi ambientati a Napoli, per la precisione nel quartiere periferico e a tratti degradato del rione in cui si segue la storia di due bambine, Elena “Lenù” e Raffaella “Lina”, legate da un forte sentimento di amicizia che le unisce fin dall’infanzia. Da L’Amica Geniale è stata tratta una serie televisiva prodotta dalla RAI che è andata in onda a fine novembre e che è stata distribuita anche negli Stati Uniti tramite il canale televisivo HBO. Inoltre per quest’autunno è prevista la messa in onda della seconda stagione tratta da Storia del nuovo cognome.
Stefano Benni
Cambiamo totalmente genere con il torinese Stefano Benni, autore di oltre una cinquantina di opere tra romanzi, raccolte di racconti, drammaturgie, poesie e articoli.
Tra i suoi libri più famosi si possono citare Il Bar sotto il mare (1987), La compagnia dei celestini (1992), Bar Sport (1997), Spiriti (2000) e il recente Cari Mostri (2015). La particolarità della scrittura di Benni è quella di proporre in quasi tutte le sue opere trame in cui la realtà viene rappresentata con commistioni di elementi fantastici, con questi ultimi virati in chiave comica e grottesca allo scopo di sottolineare le contraddizioni, i pregiudizi e l’ipocrisia della società italiana. A ciò si aggiunge una galleria di personaggi bizzarri e stralunati, alcuni addirittura ripresi dal folklore e dalla tradizione della fiaba e dei racconti fantastici uniti anche ad una particolare predilezione per la musica rock e jazz che non manca di citare nei suoi libri. Non dimentichiamoci della creazione di celebri figure come “La Luisona“, l’enorme bignè del Bar sport che sta sul bancone da decenni in attesa che un coraggioso avventore la addenti.
Un autore sicuramente capace di strappare un sorriso, ma che sa giocare benissimo con i vari generi letterari. Dal racconto gotico al giallo, passando per la commedia leggera e il dramma. Lo si vede bene soprattutto nelle raccolte di racconti tra cui Il bar sotto il mare, L’ultima lacrima e La grammatica di Dio del 2007.
Antonio Tabucchi
Tra gli scrittori italiani contemporanei non si può non citare Antonio Tabucchi la cui lunga carriera, interrottasi con la morte avvenuta nel 2012, lo ha portato a studiare e approfondire la letteratura portoghese e in particolare le opere di Fernando Pessoa.
Se nei primi romanzi i protagonisti sono persone in cerca della propria identità (Notturno Indiano del 1984 e Il filo dell’orizzonte del 1986), è con Sostiene Pereira del 1994 che lo scrittore raggiunge la notorietà. La storia è ambientata nel 1938 in una Lisbona nel pieno del regime di António de Oliveira Salazar dove il dottor Pereira è un giornalista che si occupa della rubrica culturale del quotidiano Lisboa. Dopo un periodo passato nell’ombra per non incorrere nella censura e nelle ripercussioni della dittatura su di lui, una serie di eventi lo porteranno ad erigersi a baluardo della libertà di stampa e di espressione. Con questo romanzo Tabucchi vinse il premio Campiello nel 1994 e ciò lo ha reso uno degli scrittori italiani contemporanei più importanti.
Alessandro d’Avenia
Di genere e tematiche del tutto diverse è invece Alessandro d’Avenia, scrittore e professore di liceo che ha affrontato nei suoi romanzi tematiche strettamente legate all’adolescenza descrivendola in tutti i minimi particolari, portandolo a divenire uno degli scrittori più amati dai giovani.
La sua prima opera è Bianca come il latte, rossa come il sangue (2010), divenuta un bestseller a livello internazionale. Seguono Cose che nessuno sa (2011), Ciò che inferno non è (2014) dove compare la figura di Don Pino Puglisi, assassinato da Cosa Nostra nel 1993 e conosciuto personalmente dall’autore. In L’arte di essere fragili (2016) d’Avenia instaura invece una sorta di dialogo con il poeta Giacomo Leopardi e mostra al lettore, tramite i suoi scritti, il suo lato ribelle e sognatore ben distante dalla figura del poeta “depresso e gobbo” con cui una certa critica e un certo numero di professori lo hanno sempre designato. Il suo ultimo libro è Ogni storia è una storia d’amore (2018) nelle cui pagine scorrono figure di donne celebri per essere state compagne di personalità della cultura e della storia rendendole parte di un unico racconto.
Fonte immagine copertina per l’articolo sugli Scrittori italiani contemporanei: Freepic
Se tra i migliori abbiamo Camilleri vuol dire che siamo davvero malmessi