“Servo e serva” (titolo originale: Manservant and Maidservant) è un romanzo di Ivy Compton Burnett, scrittrice inglese del Novecento (uscito per la prima volta in Italia nel 1981 ed edito da Einaudi) e riproposto quest’anno da Fazi Editore. “Servo e serva” è stata pubblicato alla fine di agosto di quest’anno nella collana Le Strade ed è stato tradotto da Manuela Francescon. Di seguito proponiamo la nostra recensione.
Servo e serva- la sinossi
Siamo agli inizi del Novecento. I Lamb sono una ricca famiglia inglese che vive in una grande casa di campagna fuori Londra: il padre Horace è un capofamiglia severo e tirchio, quasi tiranno con i suoi bambini e non ha un grande rapporto con la sua ricca moglie Charlotte che preferisce alla sua la compagnia del cugino del marito, Mortimer che vive con loro insieme alla zia Emilia, ormai ottantenne.
Poi c’è la servitù che qualsiasi famiglia ricca (e che si rispetti) detiene e con i cui membri, negli anni, si è andato consolidando un rapporto di reciproco rispetto, soprattutto con il maggiordomo e la cuoca che rispettano scrupolosamente le regole di comportamento da assumere nelle relazioni interpersonali e fanno il possibile affinché le nuove generazioni di “servi”, rappresentati da Miriam e George, più sguatteri che camerieri, li rispettino cercando di mitigare le espressioni fuori luogo nonché i comportamenti poco adeguati di quest’ultimo che non perde occasione per farsi notare in tal senso.
L’equilibrio precario della famiglia Lamb inizierà a vacillare quando comincia a lavorare nella loro casa il precettore dei bambini: Gideon. Ciò favorirà l’instaurarsi dell’amicizia tra la famiglia Lamb, in particolare tra Horace e sua madre Gertrud mentre sua sorella Magdalen instaurerà un rapporto speciale (ma anche molto strano) con Mortimer. Varie saranno le vicende che vivrà questa famiglia, (intrighi, cattiverie, pettegolezzi, malattie) dove l’attenzione alla forma e all’etichetta svolgeranno ruoli di primo piano, in linea con quanto accadeva nelle famiglie inglesi del Novecento, tanto da farle apparire ridondanti e paradossali.
In questa famiglia, ciascun componente è padrone e servo allo stesso tempo, padrone del suo ruolo, ma anche schiavo delle gerarchie e della “forma”, di una vita che forse nessuno di loro si è scelto, sia il padrone di casa che la servitù. Ciascuno di loro sa bene, da quando è nato, che niente potrà cambiare la propria sorte e, quindi, è necessario che comprenda al più presto il proprio ruolo nella società e adattarsi. Contrastare questo stato di cose non solo non serve a nulla, bensì fa apparire la persona in questione “ridicola” e “fuori luogo”.
“Servo e serva” è un romanzo intrigante e ben scritto, consigliato a chi ama il genere.
L’autrice di “Servo e Serva”, Ivy Compton Burnett è una scrittrice inglese del Novecento. Tra le sue opere, Fazi Editore ha pubblicato, oltre a “Servo e Serva” anche “Più donne che uomini” (2019) e “Il capofamiglia” (2020), anch’essi recensiti da Eroica Fenice.