Sfidare il Capitalismo, di Bernie Sanders | Recensione

Sfidare il Capitalismo, di Bernie Sanders.

Sfidare il Capitalismo è un libro scritto da Bernie Sanders e recentemente pubblicato in Italia per la casa editrice Fazi Editori (traduzione in Italiano a cura di Nazzareno Mataldi, prefazione di Fausto Bertinotti). 

Sfidare il Capitalismo: il testo 

Sfidare il Capitalismo è il resoconto di una riflessione acuta: può davvero la democrazia esistere in un sistema profondamente e radicalmente capitalista

Da tale domanda, centro focale della riflessione di Bernie Sanders, si diramano, come su di una raggiera, plurimi interrogativi che altro non sono che spunti da cui partire per analizzare, ad una ad una e nel dettaglio, le più classiche delle contraddizioni del capitalismo: il benessere socio-economico è davvero raggiungibile da tutti oppure risiede solo nelle mani di una cerchia ristretta, di una certa oligarchia a cui “le cose non sono mai andate meglio”? I diritti socio-economici inalienabili sono davvero garantiti a ciascun cittadino oppure solo ai più ricchi? I principi di solidarietà vengono rispettati, garantiti e tutelati? Oppure è incentivata – più o meno tacitamente – una spietata concorrenza commerciale che affonda e impunemente inabissa la classe media a beneficio esclusivo della classe abbiente? Il diritto all’informazione è davvero così trasparente oppure è taciuto tutto ciò che implicherebbe un danno “all’immagine” dei benestanti capitalisti? L’uguaglianza sociale è perseguita e strenuamente difesa oppure viene incentivata la disparità al fine di tutelare unicamente gli interessi economici dei più ricchi? 

La prosa di Bernie Sanders in Sfidare il Capitalismo scivola dritta e pungente verso le risposte a queste domande, provando a sollevare l’opinione pubblica: «Sì, noi oggi viviamo in una “democrazia”, ma è la loro democrazia. Spendono decine di miliardi di dollari in contributi elettorali per sostenere ambedue i maggiori partiti, per comprare politici che eseguiranno i loro ordini […]. Sì, abbiamo la libertà di parola e una “stampa libera”. Ma, in misura significativa, gli oligarchi possiedono quei media. Ecco perché […] c’è uno scarsissimo dibattito pubblico sul potere dell’America delle grandi aziende e su come gli oligarchi esercitano quel potere per proteggere i propri interessi a scapito delle famiglie di lavoratori». 

Con piglio deciso e fermo, tipico della carica che ricopre, Bernie Sanders, esponente politico della sinistra statunitense, tratta quindi l’argomento del Capitalismo sotto diversi aspetti, mettendone subito in luce le sue contraddizioni. 

«Oggi, decine di milioni di americani nutrono una rabbia profonda», incalza Bernie Sanders nel suo Sfidare il Capitalismo, in quanto vede il governo che «ignora i bisogni, ma anche politici interessati solo a presenziare a eventi di raccolta fondi con i ricchi e che non hanno nessuna idea di come viva la grande maggioranza della gente».
Mancate realizzazioni delle promesse elettorali, assistenza sanitaria che finisce per essere privilegio di chi può permetterselo, piuttosto che diritto umano (e per questo garantito a tutti e a ciascuno), parole e parole trite e ritrite prive di effettiva sostanza, sempre promesse e mai realizzate: emerge in questo tutta l’ipocrisia che piaga e attanaglia purtroppo moltissimi Stati del mondo. 

Sfidare il Capitalismo è in buona sostanza il resoconto delle azioni e delle strategie politiche messe in campo da Bernie Sanders per minare e provare a sgretolare un sistema politico e socio-economico contrario al suo orientamento: la minuziosa spiegazione di come abbia provato a sovvertire il sistema, gli schemi precostruiti e “collaudati” attraverso cui negli Stati Uniti d’America si è sempre sostenuta una campagna elettorale presidenziale; una campagna elettorale finanziata “dal basso”, dagli strati medi della società, affinché il tutto potesse avere un respiro popolare ed essere sentito dal popolo stesso. Bernie Sanders spiega come abbia rifuggito i finanziamenti della classe ricca al fine di poter essere percepito dall’opinione pubblica come un portavoce della classe lavoratrice statunitense. Un tentativo di scacco matto al capitalismo, o quanto meno qualcosa che potesse avvicinarsi a ciò, sfruttando tutti i canali di comunicazione – reale e virtuale – utilizzati dal popolo: non affidarsi a media quali giornali, riviste, onde radiofoniche o televisive (per lo più ad appannaggio, come già scritto in precedenza, dell’oligarchia capitalista), piuttosto raggiungere in maniera diretta le classi medie, vera forza motrice di qualunque sistema statale. 

Ci pare, a questo punto, eloquente chiudere questo articolo con le parole di Bernie Sanders in chiusura alla sua Introduzione al testo: «Uno dei dibattiti politici chiave è sul ruolo che dovrebbe svolgere il governo nelle nostre vite. Ed è una discussione che deve necessariamente coinvolgere il tema dei diritti umani. Detto in parole povere: in una democrazia e con un «governo del popolo, dal popolo e per il popolo, a che cosa hanno diritto i cittadini come esseri umani? E il governo come può assicurare questi diritti?»; domande a cui il capitalismo, per sua stessa natura, non potrà mai sinceramente rispondere. 

Bernie Sanders: l’autore del libro 

Bernie Sanders è un politico statunitense: candidato alle elezioni presidenziali nel 2016, è ad oggi al suo terzo mandato al Senato degli Stati Uniti d’America. Esponente del pensiero politico di sinistra, è autore e coautore di diversi testi a stampo politico. Fra questi, oltre a Sfidare il Capitalismo, sono stati pubblicati in Italia i seguenti volumi: Quando è troppo è troppo! Contro Wall Street, per cambiare l’America (edito nel 2016), Un outsider alla Casa Bianca (edito nel 2016), La sfida più grande. La strada verso una società più giusta (edito nel 2019). 

Fonte immagine in evidenza: casa editrice Fazi Editori

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: [email protected] [email protected]

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