Siracusa è il nuovo romanzo di Delia Ephron edito da Fazi editore: autrice statunitense, produttrice e regista.
Due coppie vanno in vacanza insieme in Sicilia: Michael e Lizzie, raffinati newyorchesi, lui scrittore affermato e lei giornalista precaria; Finn e Taylor, lui ristoratore senza troppe pretese e lei donna glaciale e madre oppressiva, vengono dal Maine e viaggiano con la figlia Snow, una bambina strana e taciturna. Non si tratta di amici di vecchia data, anzi: la confidenza è scarsa. Un invito nato quasi per scherzo, durante una serata piacevole passata insieme, uno slancio di entusiasmo, e i quattro americani si ritrovano in vacanza insieme dall’altra parte dell’Atlantico.
La cornice che ingloba tutta la storia dei quattro personaggi, all’interno del libro, si sposta dall’America all’Italia da un dialogo all’altro, che a tratti disorienta, la lettura lineare del romanzo.
“Siracusa” di Delia Ephron e la metamorfosi dei personaggi
Il continuo passaggio di battuta tra i protagonisti rende la dinamicità di “Siracusa” molto evidente. Un repentino cambio di visione all’interno delle righe del romanzo fanno accrescere nel lettore la frenesia di voltare pagina per scoprire cosa, da un momento all’altro, può determinare un cambiamento.
I cinque personaggi passeggiano prima tra le strade di Roma e poi, trasferitisi a Siracusa, procedono alla volta della vera vacanza, che già dalle prime riga del romanzo, si capisce non parlerà di tranquillità e meritato relax.
A mano a mano che si va avanti con una lettura che, forse, si appesantisce, ci si rende conto che i protagonisti del romanzo non sono, effettivamente, le stesse persone descritte nelle prime pagine di “Siracusa”.
Dalla copertina e dal titolo potremmo immaginare una classica commedia da ombrellone fatta di spensieratezza, sole e divertimento, invece “Siracusa” racconta la storia intrecciata di personaggi che non fanno della banalità il loro spirito guida di vita: sono vissuti che portano con se le pieghe chi della monotonia, chi della frustrazione, chi della infelicità e chi di un amore ormai troppo legato alla quotidianità.
A Siracusa si vedono poste su tela le pennellate di un quadro non troppo nitido all’inizio: i personaggi che non sono in grado di amare né di farsi amare non cambieranno nel corso della storia.
Simpatici all’interno del libro gli scatch dei turisti americani che sono accolti dagli italiani e molto particolari i clichè dei turisti americani in vacanza in Italia.
Di sicuro “Siracusa” si dimostra essere il romanzo giusto da ombrellone: cinque storie all’inizio confuse prendono via via la rotta verso il proprio definirsi. Cinque storie che chiedono di essere amate o forse no, cinque personaggi che non vogliono esserlo affatto.
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