Souvenir, il ritorno dei Bastardi di Pizzofalcone

Souvenir, il ritorno dei Bastardi di Pizzofalcone

Puntuale come ogni anno, lo scrittore Maurizio de Giovanni ci regala un altro episodio della sua saga più amata, con il libro “Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone”, edito dalla casa editrice Einaudi.  Dopo “Pane”, recensito da Eroica Fenice un anno fa , “Souvenir” narra dell’amore travagliato tra Charlotte, una diva di Hollywood, e un cameriere di Sorrento, dove si sta girando il film “Souvenir” di cui lei è protagonista. Dopo cinquant’anni, Charlotte – affetta ora da Alzheimer – ritorna all’Hotel Tritone con i suoi figli, Holly ed Ethan. Quest’ultimo sarà trovato in fin di vita nella metropolitana di Napoli, nei pressi del quartiere di Pizzofalcone. Che ci faceva lì Ethan? Cercava qualcuno nel quartiere? Criminalità organizzata?

In un ottobre che non si decide a lasciare l’estate, fatto di cambi climatici repentini e confusi, i “Bastardi” indagano su un caso che si verifica a Napoli ma che in realtà nasce a Sorrento, in un periodo dell’anno dove la cittadina ha perso il suo vigore estivo ed è preda della nostalgia, la stessa che hanno vissuto per cinquant’anni Charlotte e il suo Mimì.

I “Bastardi” si trovano, ancora una volta, ad indagare su un caso che si intreccia con il lavoro di Buffardi, capo della Dda e, quindi, con un caso che non è legato direttamente ma “sfiora” la criminalità organizzata, come è già accaduto con “Pane”.

Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone, un altro successo

“Souvenir”, dopo “Pane”, “Cuccioli”, “Gelo” e “Buio”, conferma ancora una volta il successo della saga dei Bastardi di Pizzofalcone, poliziesco ambientato a Napoli, che vede come protagonisti una squadra di poliziotti, raccolti qua e là da vari commissariati ed etichettati per ragioni differenti: per essere collusi con la mafia, raccomandati o ancora, come nel caso di Ottavia e Pisanelli, per non essersi accorti che, nel commissariato, prima che venisse la squadra voluta da Palma, si facevano traffici illeciti di stupefacenti.

I Bastardi in “Souvenir” sono più sicuri di se stessi e osano di più, facendosi guidare più dall’istinto – guidati dall’ispettore Lojacono – piuttosto che dalle regole.  Ancora una volta dimostrano di essere una squadra ma anche una sorta di famiglia. Aragona si trova fare una scelta di vita molto importante, aiutato più da  Pisanelli che da suo padre. Romano lotta per ottenere l’affidamento della piccola Giorgia, una neonata che ha trovato in fin di vita qualche mese prima, presente nell’episodio “Cuccioli”; Di Nardo è sempre combattuta tra l’amore per suo padre e la sua omosessualità.

I Bastardi di Pizzofalcone, sono anche protagonisti dell’omonima serie tv andata in onda su RaiUno lo scorso inverno e della quale si sta girando il seguito.

 

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A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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