Un’isola, di Karen Jennings | Recensione

Un'isola di Karen Jennings. Recensione

Un’isola è un libro di Karen Jennings edito da Fazi.

Trama

“Su una piccola isola al largo della costa africana vive Samuel, guardiano del faro. L’uomo, non ha contatti con nessuno, consapevole della propria scelta di estraniarsi, tagliando ogni rapporto con il mondo, da tutto e tutti.
Un giorno però, il mare porta a riva un corpo, sembra essere uno dei tanti cadaveri dei poveri profughi che nel corso del tempo Samuel ha visto morire, ma in realtà quell’uomo è ancora vivo. Sconvolto da quella inattesa presenza, nella mente di Samuel riaffiorano i ricordi della vita sulla terra ferma; tra questi una drammatica vicenda personale, segnata dal fallimento e dalla perdita. Nel frattempo, sull’isola, il rapporto fra i due uomini comincia a prendere forma lentamente, tra dubbi e sospetti”.

Un’isola è un romanzo ricco di verità, intense emozioni e suggestioni, alle quali si oppongono paura e sofferenze. Samuel è un uomo forte, almeno apparentemente, anche se presto dovrà fare i conti con qualcuno di cui ha paura, anche se non lo ammetterà mai. Vivere con una persona sopravvissuta ad una tempesta in mare, trascinato dalle onde, è un’esperienza difficile per il protagonista dell’opera, abituato a vivere da solo, tra silenzi e sospiri di leggerezza.

La prosa di Karen Jennings è diretta e tragica al tempo stesso, non si basa su giri di parole o metafore, descrive in modo semplice senza nascondere nessuna crudeltà.

Un’isola, di Karen Jennings: un viaggio tra passato e presente

Il lettore ripercorre, attraverso die flashback, alcuni episodi della vita di Samuel e, così facendo, comprende le motivazioni che lo hanno spinto ad isolarsi e ad evitare ogni contatto con il mondo.

Un’isola si tinge di quotidianità, data dalle cose che Samuel, attraverso quello che si configura come un esilio autoimposto, ogni giorno svolge, in solitudine e in perfetta sintonia con se stesso. Abituato a tutto ciò, non ha paura, non è tormentato, una vita monotona che però non sembra pesargli, nonostante quel luogo stia diventando sempre più aspro e le sue forze decrescono giorno dopo giorno.

La storia è dinamica, fortemente basata su elementi di natura storica e ciò tiene viva l’attenzione, rendendo Un’isola un libro estremamente interessante ed emozionante. Tutto avviene in quattro giorni, concretizzandosi tra passato e presente, in un rapporto spesso caratterizzato da contraddizioni e malintesi. I due protagonisti non si conoscono e soprattutto non parlano la stessa lingua. Inoltre, Samuel deve imparare a vivere alla presenza di un’altra persona, mentre il rifugiato, in un certo senso gli deve la vita.

Un’isola è una vera e propria avventura, una lettura adatta a tutti, scritta abilmente dall’autrice, tra le più importanti del panorama sudafricano contemporaneo, che sapientemente e con maestria sceglie cosa raccontare, facendo in modo che il lettore non si perda in un “mare” di parole.

Un testo duro, crudo, che racconta la storia travagliata di un paese africano di cui non si conosce l’identità, non essendo mai citato. In questa ambientazione senza riferimenti, alla quale ogni lettore può dare un nome, disegnandone i confini nella propria mente, si mescolano paranoie e ricordi, dolore e paura. Samuel vive con il timore costante che quell’uomo possa ucciderlo, ne è tormentato, anche perché si fonde con i ricordi, non floridi, del suo passato.
Un’isola  è un libro breve ma intenso, che affronta temi importantissimi, tra i quali: il colonialismo e la paura degli altri, quella che si potrebbe definire xenofobia. Due tematiche di notevole spessore storico e sociale soprattutto, di cui certamente non è facile parlare e ancor meno romanzare ma che l’autrice riesce a fondere in un libro che si rivela un vero e proprio pugno sul volto.

Un’isola (Karen Jennings) è un romanzo che permette al lettore di acquisire consapevolezza, arricchisce molto e presenta – come è giusto che sia – un finale tutto da scoprire, in perfetta linea con quanto si legge.

Immagine in evidenza: Fazi editore

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