Una storia ridicola, Fazi editore, è il nuovo libro di Luis Landero, considerato uno dei maggiori scrittori spagnoli contemporanei.
Trama del romanzo di Luis Landero
Marcial lavora in un’azienda di macellazione della carne e ha una vita piuttosto scarna. È però un uomo molto esigente, consapevole di essere un ottimo conversatore, un vero e proprio autodidatta con una sua filosofia del mondo, in grado, all’occorrenza, di utilizzare un linguaggio forbito e una cultura tali da far invidia a chiunque. La sua vita procede in modo lineare fino a quando incontra Pepita, una donna che lo affascina molto e con la quale Marcial è pronto a sfoderare le migliori doti che è convinto di possedere.
Una storia ridicola, un libro dall’identità “kafkiana”
Luis Landero scrive un libro affascinante ed intrigante, sicuramente intenso, che si legge in modo lineare e alla base della quale c’è un amore apparentemente banale, pronto a rivelare un destino non propriamente florido.
Le vicende sono narrate in prima persona e questo espediente rende la lettura più semplice, donandole quella leggerezza che ogni libro dovrebbe avere. Luis Landero, crea quello che si può definire un vero e proprio monologo interiore, che riesce a mettere in luce criticità, problematiche di varia natura, comportamenti inadatti e manie, che imperversano nell’animo del protagonista, Marcial.
Un uomo molto sicuro di sé, a volte troppo, convinto di riuscire a conquistare una donna con semplicità. Marcial é un uomo decisamente particolare, lavora nella macellazione della carne, non ha studiato, ma ha una buona cultura; appare sin da subito fortemente paranoico, riesce a filosofeggiare e a conversare di svariati argomenti, puntiglioso, saccente, spesso nutre profondo ribrezzo per le persone trovando loro svariati difetti, fino a che, un giorno si innamora di Pepita, una donna impeccabile, nessuna nota stonata, la perfezione.
La caratterizzazione che l’autore, Luis Landero dà del protagonista, lo rende antipatico al lettore, troppo presuntuoso e pieno di odio, tanto da costruire, all’interno della narrazione stessa, una sorta di “diario” in cui riversa le proprie convinzioni e quell’inarrestabile voglia di rivalsa.
È come se coesistessero due piani narrativi, uno creato dall’autore e uno lasciato nelle mani del personaggio principale, che vomita emozioni.
Un libro da leggere tutto d’un fiato
Marcial ha una personalità decisamente contorta, quasi patologica, nutrita da un forte astio nei confronti di persone, situazioni e cose. Ossessionato dal giudizio altrui, il protagonista si alimenta di energie negative che influenzano anche le persone che hanno a che fare con lui.
Come una metamorfosi kafkiana, Luis Landero scrive le pagine di Una storia ridicola sancendo quella che si può considerare una vera e propria trasformazione del protagonista.
Si innescano così una serie di dinamiche grazie alle quali lo scrittore descrive non solo il protagonista della storia, ma riesce a creare lo spazio temporale e sociale, affinché si entri in connessione con quanto accade.
In questo modo si delinea il profilo di un racconto tragicomico di un corteggiamento impossibile.
Il protagonista incontrerà Pepita, colei che gli farà capire come, “Le storie d’odio e quelle d’amore sono esposte in parti uguali ai soprusi dell’immaginazione e della follia”, come afferma Marcial stesso in un passaggio del libro.
Il finale è esplosivo, proprio come tutta la storia, regalerà forti emozioni e lo si potrà amare ma anche odiare. Una storia ridicola è un libro da leggere con minuziosa attenzione, all’interno del quale anche quello che sembra un banale dettaglio o un elemento di poca rilevanza, assumerà importanza nel corso della narrazione.
Immagine in evidenza: Fazi Editore