Vita di un libertino (Kōshoku ichidai otoko) di Ihara Saikaku è una delle opere più famose del narratore giapponese, stampata per la prima volta in Giappone nel 1682. Ihara Saikaku, membro del primo gruppo di scrittori di professione della letteratura nipponico, ovvero autori che trovano nella scrittura la principale fonte di sostentamento, è considerato lo scrittore più rappresentativo del periodo Edo (1603-1868).
L’importanza di Saikaku è stata pienamente riconosciuta e valorizzata solo nel XX secolo. Le sue opere, inizialmente considerate frivole, hanno rivelato, attraverso un’analisi più approfondita, una straordinaria capacità di immergere il lettore nelle strade e nelle case del periodo Edo, offrendo un ritratto vivido e realistico della società di quell’epoca.
La maggior parte delle opere di Saikaku, tra cui Vita di un libertino, appartiene alla categoria degli ukiyo-zoshi (“racconti del mondo fluttuante”). Questo genere si concentra sull’edonismo, il denaro e il piacere, con un particolare interesse per i quartieri di piacere e il mondo dei chonin, la classe di mercanti che si stava sviluppando in Giappone. I chonin erano protagonisti del commercio e assidui frequentatori dei quartieri di piacere, diventati simbolo della cultura urbana e dell’edonismo del periodo Edo. Vita di un libertino è la prima opera ukiyo-zoshi di Ihara Saikaku, che segnò l’inizio di una straordinaria esplosione di popolarità di questo genere in Giappone.
Trama
Il racconto segue le vicende di Yonosuke, un ragazzo benestante di Osaka ossessionato dall’erotismo e dal piacere sessuale. Sin da piccolo sviluppa un interesse morboso per le donne, intrecciando relazioni amorose con donne di ogni età e appartenenti a qualsiasi ceto sociale. Queste vicende danno vita a eventi tragicomici che riflettono il tono ironico dell’autore. Il libro narra le rocambolesche avventure di Yonosuke, dalla giovinezza fino all’età adulta.
Una finestra nel Giappone del periodo Edo
Vita di un libertino è un libro scritto con un tono leggero e una prosa priva di eccessivi aulicismi. Si percepisce chiaramente che è un’opera pensata per tutti, destinata a essere letta e apprezzata dalla gente comune, senza la pretesa di ergersi come un prodotto d’élite della letteratura giapponese. Tuttavia, è straordinaria la capacità dell’autore di rappresentare, seppur con alcune esagerazioni, la società giapponese, offrendo uno sguardo vivido sugli usi e costumi del periodo Edo, in particolare nei luoghi di perdizione come i quartieri di piacere.
L’apertura dei quartieri di piacere, come Yoshiwara, all’inizio del XVII secolo in Giappone fu uno shock sociale, dando vita a piccoli microcosmi all’interno di queste aree. Questi quartieri, tra sfruttamenti, dinamiche complicate e una vivacità sessuale mai così esplicita nella storia del Giappone, divennero il simbolo di un’epoca di edonismo.
Attraverso il protagonista Yonosuke, Saikaku esplora la vita libertina e il desiderio di vivere attraverso il piacere, temi profondamente radicati nel periodo in cui l’opera fu scritta. Tuttavia, l’autore mette in evidenza anche le problematiche di questo stile di vita, mostrando come il piacere sia spesso transitorio e raramente appagante. Questa ricerca incessante conduce il povero Yonosuke a relazioni sempre più strane e frequenti, sottolineando il vuoto e l’insoddisfazione che si celano dietro l’edonismo.
Conclusione
Vita di un libertino è un libro scritto in uno stile abbastanza semplice e leggero nelle tematiche. Tuttavia, non è sicuro che ai lettori non abituati ai lavori letterari giapponesi del periodo Edo piaccia. Per queste persone, la lettura del lavoro potrebbe essere troppo difficile e noiosa a causa della struttura non standard della presentazione. Tuttavia, l’opera di Saikaku ha davvero un impatto profondo sull’animo del lettore e offre un’opportunità unica di imparare di più sull’antico Giappone in modo intenso e interessante.
Fonte immagine: ES editore